Corse 2013: 2548 Km
Tutto è cominciato come qualsiasi altro anno, ma con la speranza che potesse diventare l'anno del passo in avanti, lasciando i mesi di infortuni e di recupero alle spalle. E' stato il mio primo anno sotto la guida atletica di qualcuno più esperto di me. E' iniziato anche come l'anno in cui la corsa non è rimasta semplicemente l'uscita d'allenamento del dopo lavoro, ma si è trasformata anche in un mondo da vivere. La raccolta fondi e la beneficenza con AiCra, la collaborazione con Runner's World. E' stato anche il primo-vero anno di corsa in coppia. Ogni sera, ogni sabato, ogni domenica, ogni viaggio, ogni serata sempre in due. E questa è la fortuna che solo pochi possono provare. Ognuno per la sua strada, ma insieme.
Gennaio è iniziato con la classica Ciaspolada in Val di Non per proseguire sulla scìa del Campionato Brianzolo di Cross. Ma gli strascichi degli infortuni del 2012 hanno rallentato tutte le ambizioni iniziali. La guida del prof. Massini è stata importante. Fondamentale. All'inizio mi sono dovuto fidare ciecamente, ma poco alla volta ho imparato a capire i diversi tipi di allenamento, i ritmi, i carichi. E la forma come per magia poco alla volta è tornata. Ma allenarsi non basta, ci vuole anche un po' di fortuna a volte. Contavo molto sulla Milano City Marathon corsa anche per Markiyan e AiCra. Volevo almeno ripetere la performance di un anno prima, vincere la sfida benefica (vinta con 2444€ totali raccolti, nda), ripartire con nuove ambizioni. Solo allenamenti per i primi mesi, solo il sapore agonisitico delle gare di cross e una piccola apparizione, una prova, nella bufera di neve della Maratonina di Treviglio. L'antipasto era stata la Stramilano corsa per la prima volta insieme a Chiara come personal-pacer per il suo pb sotto il diluvio e il freddo di un cielo più autunnale che primaverile. E quando tutto sembrava dovesse portare ad un felice epilogo è stato lo sgambetto della sfortuna a fermarmi. Problemi intestinali a due giorni dalla Maratona e tutto da rifare. In realtà poi il lavoro fatto è servito per le settimane successive. Qualche podio e qualche premio sono cominciati ad arrivare, come alla Run for Parkinson di Voghera o alla 10K di Monza. E' stato anche il periodo in cui la corsa mi ha anche regalato la possibilità di collaborare con alcune aziende come TRS e Nike. Ma non è mancata la seconda debacle, più cronometrica che di prestazione, alla Bavisela, dove avrei potuto migliorare la mezza, ma dove il primo-forte caldo e la bora hanno avuto la meglio, su tutti. Poi è arrivata la corsa perfetta. La nostra prima-vera corsa insieme e il gradino più alto del podio. La MoMot, la Monza-Montevecchia Eco Trail. Una spinta e-motivazionale per la seconda parte dell'anno. Ho ritrovato Pier sulla salita della Monza-Resegone, dove ancora una volta sono arrivato poi invece solo inseme a Chiara e da lì è partita l'ascesa alla Maratona di Carpi. Un'estate di allenamenti e gare al caldo, con ritmi che sembravano non arrivare. Gambe che sembrano soffrire più che mai e tempi che sembrano lontanissimi. Trappeto, il Giro del Lago di Resia, la Cariparma Running, la Mezza di Monza, la Maratonina di Mantova, tutte le tapasciate domanicali sono state sofferenza pura. E mi sono solo fidato dei suggerimenti e degli allenamenti di Fulvio. Ciecamente. E i tempi son tornati. E non solo i miei. Potrei dire che lì è finita la mia stagione agonistica, ma quella di tutti i miei compagni, vecchi e nuovi, è proseguita. Simone, Franco, Paolo, Iacopo, Mauro, Chiara. Ed io ho corso anche con loro. Ho riprovato nuovamente la mezza in quel di Crema, ma ancora non è stata la giornata giusta. Giornata che invece è arrivata accompagnando nuovamente Chiara nel suo pb alla mezza Firenze Marathon. E dove posso considerare conclusa la mia stagione. Le corse con il GPA Mulino Vecchio sono state molte meno rispetto gli scorsi anni, ma non per questo meno belle. Qualche migliaio di metri in più rispetto il 2012, 2548 Km, ma con un mese in meno a causa della nuova fibrosi. Un nuovo piccolo incubo e la paura di riperdere nuovamente tutto. Ma non andrà così. Ho consumato la suola di quattro paia di scarpe in questi quasi-dodici mesi, perso chili, rosicchiato minuti, secondi, scoperto nuovi amici, trovato nuovi lettori. Siamo solo davanti ad una nuova tappa e un nuovo anno ancora da scrivere. Solo non posso conoscere il finale. Solo immaginare e rincorrerlo.