Corse 2012: 2172 Km
Il 2012 sarà un anno che ricorderò a lungo, nel bene e nel male. Sicuramente è da considerare l'anno della svolta. Da ricordare per la crescita avuta nei primi mesi dell'anno, con risultati per me strabilianti e mai nemmeno pensati prima. Una facilità di corsa e un divertimento che mai avevo provato fino ad ora. Corse ed esperienze nuove, tanti amici conosciuti e incontrati. Un aumento esponenziale di followers sul sito e collaborazioni importanti con le maggiori testate del running. Credo che di più non avrei mai potuto chiedere. Poi c'è stata la faccia opposta della medaglia. Qualche errore di valutazione, il non sapersi gestire, l'inesperienza e gli inevitabili infortuni. Settimane di purgatorio, pesanti. Gare a cui avrei voluto esserci saltate, gare fatte alla bell'e meglio. La consapevolezza cresciuta giorno dopo giorno che la prima parte della stagione ormai stava diventando un ricordo lontano. Mi sono cimunque tolto altre soddisfazioni, ma intanto i mesi sono passati e siamo arrivati alla fine di questi dodici. E dopo una fine c'è sempre un nuovo inzio.
Anno partito subito alla grande con la Mezza sul Brembo della scorsa epifania, per passare dalla Maratonina di Treviglio e infine al personal best (1h 19' 33") della Maraton(in)a del Naviglio a Cernusco, a fine maggio. In mezzo c'è stato il mio primo Campionato di Cross, al Brianzolo, concluso con una premiazione di categoria neanche minimamente immaginata prima dell'iscrizione. La soddisfazione più grande alla Milano City Marathon 2012 (2h 51' 52"), una corsa folle, insperata, ma creduta fino in fondo, chiusa abbondantemente sotto pe tre ore e tra i primi cento assoluti. E la corsa più pazza alla Fisherman's Friend Strongman Run tedesca, la corsa che mi ha cambiato la vita sotto tanti aspetti. Chiunque ci è stato insieme a noi in questa edizione non potrà scordarla tanto facilmente. E poi tutte le nuove gare provate a partire dalla mia prima vittoria in coppia con Chiara alla Run&Bike della Brianza, la Rewoolution Raid con Pier e il Runner's World Challenge Team, la Monza-Resegone con Lorenzino e Paolo. Senza dimenticare le corse solidali fatte con i Podisti da Marte, naturalmente. E tutti gli amici che mi hanno chiesto un aiuto, un consiglio, un parere. Chilometri fatti con le loro gambe e tanto sudore, come con Iacopo, il mio Amico Ultraman, alla 100 Km di Seregno. Poi... poi l'infortunio, dopo tre anni di corse senza gravi stop-forzati. L'infortunio che non ci voleva e che si poteva evitare. Ma dagli errori si impara. Spero. E comunque nonostante le difficoltà di cose buone ne sono nate. Sono ritornato a correre con gli altri e per gli altri, come alla Maratonina di Crema. Ho fatto qualche centinaio di chilometri in meno rispetto agli anni precedenti, 2172 Km per la precisione. E le solite tre-quattro paia di scarpe da running. Calcolando che praticamente ho perso due-tre mesi di gare e allenamenti, un buon risultato. Adesso è il momento più difficile. Vedere che i risultati e la forma non sono più gli stessi, che la fatica fatta per raggiungerli è nuovamente da rifare, che i nuovi obiettivi sono ancora da spostare un po' più in là, questi sono gli ostacoli da abbattere adesso. Non sarà facile iniziare una nuova stagione e scoprire che dodici mesi fa le cose andavano meglio. Ma è l'unica strada da prendere. Infilarsi le scarpe, stringere i lacci, i denti e correre.