Fibrosi e Fibrolisi
Direi che per questa volta la lezione l'ho imparata. E spero soprattutto che l'esperienza possa servire anche a qualcun altro. Non mi era mai successo prima. Correre la Cortina-Dobbiaco non in condizioni ottimali è stato uno sbaglio, lo sapevo e adesso ne sto ancora pagando le conseguenze. Seppur sembrava che la situazione si fosse invece ristabilita. L'esito della visita di oggi da Mario (Ruggiu, n.d.a.) è stato fibrosi. Ed anche questa non mi era mai successa prima. Però finalmente almeno so qual è il problema che mi stava assillando da settimane. E soprattutto come uscirne.
In pratica dopo la corsa di giugno mi sono lesionato il muscolo del polpaccio (e probabilmente quello che è stato diagnosticato come una forte contrattura in realtà era un piccolo strappetto), ma nonostante la pausa e la fisioterapia il tessuto danneggiato non si è rimarginato completamente. Si è quindi formato un tessuto fibroso in sostituzione del normale tessuto muscolare a proteggere la zona ancora traumatizzata. Questa cicatrice (come viene chiamata), che dà consistenza al muscolo e lo ripara, non essendo elastica ne riduce però il movimento e la capacità di sviluppare forza. Con il continuo carico, la zona si è poi infiammata ed ha continuato a dare il fastidio persistente di queste ultime settimane. Con oggi abbiamo anche già iniziato la terapia di guarigione, la fibrolisi (manuale). Se in altre sedute avevo sentito male, quella di oggi è andata oltre. Il lavoro del fisioterapista consiste nell'andare a rompere la cicatrice utilizzando un particolare strumento in acciaio ad uncinetto durante la manipolazione. Pressando e forzando il tessuto si rompono le fibre con conseguente versamento (interno) e miolisi, che verranno poi drenate nei prossimi giorni con il massaggio. Mentre son qui a scrivere la gamba è adagiata sul ghiaccio per disinfiammarsi. Ma almeno il conto alla rovescia è iniziato. Tra poco si riparte...