Non smettere di correre (o pedalare) con Zwift
Che l’attività sportiva sia fondamentale per il benessere fisico è sicuramente fuori da ogni dubbio. Soprattutto in questo periodo di emergenza per il Coronavirus non dobbiamo dimenticarlo. E, anche se dobbiamo seguire la direttiva #iorestoacasa, non dobbiamo nemmeno smettere di praticarla. Zwift è una valida alternativa a tutto quello che abbiamo lasciato chiuso fuori dalla porta.
Corsa, bici, core stability, circuit training, cardio, stretching... sono solo alcuni dei modi che possiamo trovare per mantenerci in forma anche rimanendo in casa. Queste prime settimane di quarantena forzata saranno probabilmente le più dure dal punto di vista fisico e psicologico da passare, ma sono anche quelle che ci permetteranno di provare e trovare la giusta alternativa al nostro amato running (sono sicuro che tra una decina di giorni più della metà dei buoni propositi che molti si erano posti si saranno arenati sul divano, davanti a qualche serie di Netflix).
Provare tutto non è sbagliato, anzi. Potrebbe anche essere l’occasione giusta per vedere oltre quella strada asfaltata che percorrevamo tutti giorni. O l’opportunità per imparare ad alternare anche altro (come potenziamento, stretching o core stability) alla nostra unica ossessione. Di ciò che la casa ci offre (sempre) ne ho parlato in un simpatico articolo sulle pagine di Runner’s World (Una palestre in casa), un modo diverso, divertente e veloce per mantenersi sempre in forma anche quando il tempo o la voglia a volte scarseggiano. Per chi è invece più avvezzo alla tecnologia e ha la possibilità di sfruttare una bici (con rulli o volano) o un tapis roulant, volevo parlare di Zwift.
Un po’ sport, un po’ gioco
Zwift è un fitness-game multiplayer nato nel 2014, pensato e progettato per i ciclisti. Con una bici indoor e uno schermo si pedala per ore e chilometri all'interno di una realtà virtuale insieme a migliaia di altri appassionati. Si suda e ci si diverte in sfide all'ultimo scatto, in allenamenti di gruppo o sfruttando un'ora libera di tempo in pausa pranzo. Da qualche mese, finalmente, Zwift è diventata terra anche di runner. La app funziona semplicemente con un tapis roulant e un footpod (come Garmin Dynamic Pod o Stryd) o, per i più fortunati e tecnologici, anche alcuni sportwatch (come Garmin Forerunner 245 o 945 e a breve il Garmin Fenix 6) e un devices (pc, tablet o smartphone) su cui è installato Zwift (qui tutto quello ciò che è compatibile).
Si sale su bici o tappeto, si sincronizzano i devices e si fa partire l'attività. C'è sempre una sessione in corso. Basta scegliere dove correre, a Londra, a Central Park a New York, a Richmond in Virginia, a Innsbruk o nella fantasyland di Watopia, unirsi al gruppo e partire. Sullo schermo viene visulizzato il proprio avatar (da personalizzare guadagnando bonus durante ogni sessione) e tutte le statistiche di corsa, dal passo, alla cadenza, al cardio.
In questi giorni mi sto divertendo parecchio, pedalando con la mia Cinelli Veltrix Caliper e MyCycling di Technogym. Lungi da me il sostenere che una corsa o una pedalata indoor siano meglio di un allenamento all'aperto. Ma è indubbio che un'applicazione come Zwift permette molteplici possibilità sia per chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo, diverso e divertente, sia per chi ama correre in palestra. Non ultima la possibilità di far avvicinare allo sport anche chi è più sedentario e amante del gaming. C'è una cosa che mi ha sempre ispirato e incuriosito dopo l'esplosione, una quindicina di anni fa, della WII e successivamente della PlayStation Move fino ad arrivare alle nuove consolle di questi mesi. Curiosità che in verità mi era nata già studiando la realtà virtuale e i suoi sviluppi all'università. Unire gaming e allenamento. Gioco e fitness. Indoor e outdoor. Benessere e divertimento. E un assaggio delle potenzialità lo avevo già anche avuto in questi anni, provando alcuni tapis roulant di Technogym o seguendolo sviluppo di diverse app come RunSocial (con la quale l'astronauta Tim Peak corse l'intera London Marathon nello spazione nel 2016).
Una nuova opportunità
Avevo parlato già in questo articolo, Coronavirus, una nuova opportunità per il runner, delle nuove possibilità che sarebbero potute nascere anche grazie ad un’emergenza (in maniera diversa). Questa è un’altra. Uno step successivo. Un’evoluzione. Anche le sfide tra amici un domani potrebbero prendere una piega diversa, correndo (o pedalando) tutti insieme fianco a fianco, nonostante i ritmi e i tempi di gara differenti o su un palco per gare di beneficenza davanti ad un pubblico che incita per tutto il percorso e non solo per qualche secondo lungo il tracciato. Ma anche soluzioni più divertenti per risolvere problematiche differenti, come la corsa in notturna per donne solitarie o la possibilità di allenarsi sempre anche quando le condizioni climatiche esterne non lo permettono.
Ma esistono anche altre svariate caratteristiche che rendono Zwift appetibile ai runner (o ai ciclisti) più esigenti. È statisticamente dimostrato che chi si allena con una tecnologia studiata per il fitness lo fa per più tempo del normale (i ciclisti presenti su Strava che utilizzano Zwift hanno pedalato il 10% in più all’anno). Merito va in parte alla divisione in checkpoint del percorso, ma anche che delle mission che permettono di programmare sempre nuovi obiettivi. E a rendere giocosa l'esperienza ci pensa anche il sistema di ricompense, che a ogni nuovo livello offre oggetti in premio (le sfide fanno salire di livello, sbloccando abiti e accessori delle marche più famose, come New Balance, Hoka, Under Armour, Garmin... da far indossare al proprio avatar).
Forse non saremo runner più veloci quando l’emergenza sarà finita. Ma ad oggi ancora non sappiamo quanto tutto questo durerà. Settimane? Mesi? Stare bene significa vivere meglio, con sé e con gli altri. Adesso. E farci trovare pronti con una nuova consapevolezza per il domani. Che sarà diverso. E forse migliore. Ma solo se iniziamo a costruirlo ora.