Garmin Forerunner 245 Music: a misura di runner
Quando ho allacciato al polso Garmin Forerunner 245 Music ho viaggiato nello spazio-tempo, rivivendo in un solo attimo l’evoluzione dei GPS dedicati al running. Chilometri e ore passati calpestando l’asfalto, nascosti dietro ad un piccolo display. Ma mi è bastato cominciare a correre per iniziare a scrivere una nuova storia.
Era il luglio di quattro anni fa. La prima volta che ho provato a correre con al polso un Forerunner 235. Mi sembrano passati decenni guardando oggi il nuovo Garmin Forerunner 245 Music. Eppure sono fratelli. Di sangue. Allora il Forerunner 235 (forse il GPS da corsa di maggior successo) aveva rivoluzionato il mondo degli sportwatch con l’introduzione del primo lettore ottico della frequenza cardiaca di casa Garmin. Oggi il Forerunner 245 lo fa arricchendosi di nuove applicazioni, che trasformano l’allenamento quotidiano in un’esperienza senza eguali. Una ri-evoluzione continua.
Il Forerunner 245 Music si presenta come lo sportwatch dedicato al running della serie Forerunner4Runners, anticipata già lo scorso anno dall’uscita del gemello-diverso Forerunner 645. Quattro prodotti (insieme a Forerunner 45 e 45s - dei quali seguirà a breve la recensione - e Forerunner 945) che presentano interessanti novità e che vanno a soddisfare le esigenze e le richieste di tutte le tipologie di runner, da chi inizia a muovere i primi passi di corsa, a chi punta a chiudere la sua prima maratona, da chi ama lunghi trail immerso nella natura, fino a chi al running affianca ciclismo e nuoto nella passione per il triathlon.
Premessa
Preciso che questo non vuole essere un manuale di utilizzo, né tantomeno un documento esplicativo di tutte le (decine di) funzioni del Forerunner 945, ma un articolo in cui raccontare (come sempre) la mia personale esperienza e analizzare le principali novità e funzioni di questo nuovo modello di casa Garmin.
Più leggero, più veloce
Il Forerunner 245 deriva in ogni sua funzionalità dal Forerunner 945. Una scelta precisa, con l’unico obiettivo di fornire il più completo sportwatch dedicato al mondo della corsa. Più leggero, per non staccarsi mai dal polso. Più veloce, per non fermarsi mai.
Esteticamente ricorda molto il fratello maggiore, anche se in dimensioni e spessore leggermente minori (42,3 x 42,3 x 12,2 mm), display a colori (30,4 mm di diametro e risoluzione 240 x 240 pixel). Stessi materiali, stessa cassa, ma cinturino leggermente più stretto (20 mm, adatto ai polsi con circonferenza compresa tra 127 e 204 mm). Disponibile in tre colorazioni (nero, bianco e acqua marina) pensate sia per l’uomo che per la donna. Uno stile sportivo e allo stesso tempo hi-tec regalato dalla colorazione argentata dei pulsanti. Il polimero rinforzato in fibra è lo stesso utilizzato per le gamme superiori di Garmin. Leggerezza e comodità sono le due caratteristiche che lo fanno apprezzare maggiormente. Internamente il firmware (v.250) è di nuova concezione e deriva dalla serie fenix, dalla quale ha preso in prestito importanti e rilevanti novità.
Come già detto il Garmin Forerunner 245 Music è stato progettato esclusivamente per il running. Rispetto al fratello Forerunner 945 abbandona tutto l’universo legato a triathlon e sport outdoor, concentrandosi maggiormente su tutto ciò che è corsa. Ma sempre con la possibilità di essere usato anche per altri sport oltre alla corsa: bici, nuoto in vasca, tapis roulant, corsa indoor, trail running, vogatore, camminata, camminata indoor, pesi, cardio, yoga, ellittica, step. In queste settimane io l’ho usato prevalentemente per allenamenti di running e il monitoraggio delle attività quotidiane.
Le novità del Forerunner 245
Rispetto ai modelli che l’hanno preceduta, la serie Forerunner4Runners ha presentato succulente novità e decise sterzate. E ne ha beneficiato anche il Forerunner 245.
Dal punto di vista della performance, sono state inserite nuove funzioni di monitoraggio, che includono lo stato di acclimatamento e l’altitudine (che regolano il valore reale del VO2 max), il Training Status (che valuta automaticamente la cronologia degli esercizi recenti e gli indicatori delle prestazioni per scoprire se l'allenamento è stato efficace, troppo leggero o troppo intenso), il Training Load (che misura il volume di esercizio degli ultimi sette giorni e lo confronta al range ottimale di forma fisica e alla cronologia degli allenamenti più recenti), il Tempo di recupero (per massimizzare il beneficio degli allenamenti e non andare over-training) e il Training Effect (aerobico e anaerobico). Parametri decisamente migliorati grazie all’introduzione di un pulsossimetro che permette di leggere (stimare) ossigenazione e percentuale di emoglobina nel sangue e migliorare il monitoraggio avanzato del sonno.
Per chi ama correre con le auricolari (Bluetooth) alle orecchie, anche Forerunner 245 (nella versione Music) è stato equipaggiato con la musica. In streaming (attualmente solo per abbonamenti premium con Spotify, Deezer e Amazon Music) o memorizzando fino a 500 brani direttamente sull’orologio. E sicurezza prima di tutto, grazie alle nuove funzioni che includono l'Incident Detection e la richiesta di assistenza, che inviano in tempo reale la propria posizione ai contatti di emergenza (basta tenere premuto per 3 secondi il tasto Light ed essere collegati in Bluetooth con il proprio cellulare).
Ultima novità (funzionale) e non meno importante l’introduzione di Garmin Coach, l’applicazione che fornisce piani di allenamento dinamici (attualmente dedicato esclusivamente ai principianti) personalizzati per i propri obiettivi e le proprie prestazioni (solo per le distanze di 5 Km, 10 Km e 21 Km).
Una nota a parte la dedicherei al display full screen (ereditato dal Forerunner 645). Particolare che mi aveva fatto apprezzare particolarmente la linea a-tutto-display del Forerunner 645 e che mi è mancata invece nel Forerunner 945. Un elemento puramente estetico, che dona molta più eleganza al Forerunner 245 e che allo stesso tempo lo fa percepire più grande rispetto alle sue reali dimensioni.
Garmin Forerunner 245 Music: schermata cronografo (1), durante l’attività (2), attività (3) e zone cardio (4).
Menù
I menù e la grafica del display sono stati leggermente migliorati. Tenendo premuto per un secondo il tasto Light si accede immediatamente alla schermata Comandi, in cui è possibile selezionare e memorizzare le principali funzionalità preferite. Premendo i tasti Up e Down si scorrono tutte le schermate del menù Widget (personalizzabili a piacimento). Tenendo premuto per un secondo il tasto Up si entra invece nel Setup, dove è possibile impostare tutte le funzionalità e le caratteristiche di Forerunner 245 a piacimento (quadrante, sveglia, cronologia, attività, widget, comandi, cardio, sensori, accessori, musica, telefono, wi-fi, avvisi, profilo, sicurezza, metriche fisiologiche, rilevamento dell’attività, mappe, navigazione e impostazioni di sistema).
Il quadrante orologio come in tutti i precedenti modelli è completamente personalizzabile, a partire dalla grafica che si vuole dare al display (sono pre-caricati sei differenti stili iniziali e personalizzabili) fino ad arrivare ai dati che si vuole sempre avere sott’occhio. Io ho mantenuto sempre attiva la versione cronografo già utilizzata sui precedenti modelli, personalizzandola con i widget di data, percentuale di batteria, numero di passi giornalieri e cardio (novità).
Cardio e Pulsossimetro
Garmin Forerunner 245 monta il nuovo sensore ottico HR (sistema Elevate, V3) di casa Garmin. Il nuovo sistema Elevate è composto da due LED luminosi (il verde è il sensore cardio, quello rosso è il sensore della SpO2, Pulse OX) e da due celle elettro-ottiche centrali. I LED illuminano la pelle, consentendo alle cella elettro-ottiche di rilevare ogni secondo la variazione di volume del flusso sanguigno e derivarne quindi la frequenza cardiaca (o la SpO2). Il sensore sporge leggermente di più dal fondo dell'orologio rispetto alla precedente versione (qualche decimo di millimetro), in modo da essere sempre a contatto con la pelle, anche quando gli inevitabili movimento del braccio spostano il cinturino. Non ho mai avuto la necessità di stringerlo troppo al braccio (ormai col tempo ed i diversi modelli testati, ho imparato sia quanto il cinturino debba essere stretto, sia dove posizionarlo sopra al polso), ma semplicemente di renderlo più saldo durante i movimenti dovuti alla corsa (durante l'uso giornaliero è possibile utilizzarlo con il bracciale leggermente più allentato). Provato in diverse posizioni (e su entrambe i polsi) e con differenti misure di allacciamento, è facile poi trovare il giusto compromesso tra comodità e funzionalità, magari anche utilizzando due misure diverse per attività e riposo.
Confrontato in corsa con altri sensori cardiaci (tra i quali il Forerunner 645 e il Forerunner 945) non ha dato risultati differenti. Ormai dopo qualche anno dal loro lancio, tutti i sensori da polso hanno trovato un loro equilibrio e sono decisamente paragonabili, come qualità di segnale, anche con la fascia cardiaca (la differenza principale con la fascia cardiaca è la velocità di reattività). Il segreto è sempre quello di indossarli in modo corretto, non troppo stretti onde evitare una vaso-costrizione, non troppo larghi perdendo il segnale. E ricordandoci di tenere sempre presente le criticità date da strumenti così sensibili, quali la dimensione del braccio, l'irsutismo, il colore della pelle, i tatuaggi e il sistema venoso (leggi qui l'articolo sulle Criticità del cardio da polso).
Tra le innovazioni introdotte il pulsossimetro (derivato dalle ultime versioni del fenix 5 Plus) sembra essere la più interessante ed è principalmente destinata a chi pratica attività outdoor in alta montagna (oltre al monitoraggio eventuali ipossiemie, come le apnee notturne). Misura e analizza la saturazione di ossigeno nel sangue e fornisce il livello di acclimatamento in quota o lo stato metabolico per chi si allena in altura. Quando viene visualizzato il widget del pulsossimetro mentre si sta fermi, il dispositivo analizza la saturazione di ossigeno e la quota (il profilo di quota aiuta ad indicare come cambiano le letture del pulsossimetro, in base alla quota).
Attività (running)
L’utilizzo in corsa è semplice e intuitivo, uguale ai precedenti modelli. Tasto Start/Stop da premere tre volte consecutivamente. La prima per accedere al menu con l’elenco completo delle attività, la seconda per scegliere la propria attività (come primo verrà mostrata l’ultima praticata - tutte le attività sono comunque memorizzabili nei preferiti) e attivare la ricerca del segnale GPS e degli eventuali sensori, la terza per dare inizio alla registrazione. Le configurazioni di visualizzazione della schermata sono molteplici e variano nel numero di campi visualizzabili e nella tipologia. Personalmente ho configurato il display suddividendolo in quattro parti per avere a disposizione il maggior numero di dati per schermata, impostando i parametri principali che maggiormente mi possono servire per analizzare la corsa durante l’allenamento (distanza, tempo, frequenza cardiaca, passo dell’ultimo lap). Le schermate (personalizzabili a piacimento) sono scorribili con i tasti Up e Down e i valori visualizzabili sono decisamente numerosi (campi timer, distanza, passo, velocità, frequenza cardiaca, dinamiche di corsa, cadenza, temperatura, quota, bussola, navigazione… più di duecento). Per la personalizzazione è necessario prima entrare in modalità Attività, poi tenere premuto il tasto Up (centrale a sinistra) per qualche secondo e utilizzare quindi il menu Pagine Dati all’interno della pagina di Impostazioni Corsa.
Come su tutti gli ultimi modelli Garmin è presente la possibilità di utilizzare la funzione per la registrazione di allenamenti preimpostati (da Garmin Connect o anche direttamente su Forerunner 245), che personalmente utilizzo esclusivamente durante gli allenamenti di ripetute o fartlek. La novità principale è data dalla schermata di visualizzazione che è stata decisamente migliorata (già dal Forerunner 645). La sequenza di ripetute viene indicata chiaramente nella parte inferiore della schermata (divisa in quattro parti) e non più in un piccolo quadratino illeggibile, mentre nella parte superiore sono visualizzati il tempo o la distanza rimanenti prima del termine della ripetuta (o del recupero), la velocità o la distanza o il passo medio (calcolato ogni 5 secondi e non istantaneo) e il tempo trascorso dall'inizio della fase.
Ho trovato poi molto più precisa la funzione di Performance Condition (già presente anche sui vecchi modelli a partire dal Forerunner 735xt). In questo caso non c'è nulla da attivare, ma dopo circa 5 minuti dall'inizio dell'allenamento, automaticamente Forerunner 245 fornisce un valore (da -20 a +20) che rappresenta la frequenza cardiaca misurata rapportata alla media di quella degli allenamenti precedenti e stabilisce la capacità di recupero delle ultime corse. Più il valore è alto, maggiore sarà stato il recupero; più è basso, più le gambe saranno stanche e si farà maggior fatica (su Garmin Connect poi la possibilità di visualizzare in post-allenamento il grafico della Performance Condition e l'incidenza degli allenamenti passati, sull'intera durata della corsa).
Garmin Forerunner 245 Music: training effect(1), percorso (2), VO2 max (3) e training status (4).
Segnale GPS e Batteria
La ricezione del segnale GPS è istantanea, soprattutto quando si ri-correre nello stesso posto (la prima volta è necessario solo qualche secondo in più). Come in tutti gli ultimi modelli, Forerunner 245 è dotato dei tre principali sistemi satellitari mondiali: lo statunitense GPS, il russo Glonass e l’europeo Galileo (leggi qui tutti i segreti della ricezione satellitare). La letteratura consiglia di utilizzare sempre in combinata due sistemi per una maggiore precisione. Un vantaggio in termini di accuratezza e di copertura (rilevazione aumentata anche dalla presenza dell’altimetro barometrico interno che ne aumenta la precisione). Non ho trovato particolari differenze tra GPS+Glonass o GPS+Galileo, anche se la prima combinazione sembrerebbe essere quella migliore (per cambiare le impostazioni del GPS selezionare l’attività desiderata, entrare in Impostazioni e scorrere il menù fino alla voce GPS). Nota: le impostazioni GPS, non sono generali (comuni) a tutto il Forerunner 245, ma vanno settate per ogni attività selezionata.
L'incidenza sulla carica della batteria è secondaria. Personalmente non ho mai avuto la necessità di ricaricarlo più di una volta ogni due settimane (con ancora batteria residua) utilizzandolo quotidianamente 24h/24h in modalità orologio/cardio e per quattro/cinque uscite settimanali di allenamento (Garmin dichiara fino a 24 ore in modalità GPS - senza musica - e fino a 7 giorni in modalità smartwatch in base alle impostazioni scelte). Per gli ultramaratoneti, meno per chi corre su tracciati più tradizionali, sempre disponibile la modalità UltraTrac per risparmiare batteria sulle lunghe distanze, in cui l’aggiornamento dei dati avviene ad intervalli più ampi e non costantemente.
Dopo la corsa
Terminata la propria attività (ripremendo il tasto Start/Stop) Forerunner 245 fornisce una serie di opzioni interessanti. Oltra alla possibilità di Salvare, Eliminare o Riprendere immediatamente l’allenamento da dove era stato lasciato, anche altre due scelte. La vecchia funzione di navigazione Trackback (diventata Indicazioni all'inizio) per tornare alla partenza (in cui una freccia indica la direzione da prendere indipendentemente dal percorso appena effettuato) e la modalità Riprendi Dopo, attraverso la quale congelare l’allenamento e continuare poi in un momento successivo (utilizzabile, ad esempio, per chi registra sia il riscaldamento che la gara e vorrebbe avere tutto in un unico file).
Salvando l’attività Forerunner 245 presenta le statistiche di allenamento in una nuova e più completa schermata. La cover mostra immediatamente distanza percorsa, tempo, media e mappa del tracciato. Ma è la pagina di Training Effect ad essere più interessante, fornendo informazioni precise su carico aerobico e anaerobico dell’allenamento appena svolto (su una scala da 0 a 5).
Scorrendo il menù Widget possiamo poi analizzare ulteriori dati grazie alla funzione Training Status. La prima schermata fornisce un riassunto dello stato di forma, indicando rispettivamente lo stato fitness e il carico di allenamento (in base alle ultime sedute). Entrando nell’applicazione (premendo il tasto Start/Stop) è possibile poi visualizzare dati più specifici di VO2 max (attuale e il suo sviluppo nell’ultima settimana), Training Load degli ultimi sette giorni (somma delle misurazioni del massimo consumo di ossigeno dopo l’allenamento - necessita di qualche uscita perché si possa attivare), il tempo di recupero stimato (per ogni schermata, premendo il tasto Start/Stop, vengono forniti suggerimenti per migliorare il proprio livello di forma) e la stima dei tempi di gara sulle distanze di 5, 10, 21 e 42 Km (per quanto mi riguarda sempre un po’ sovrastimate).
Forerunner 945 fornisce automaticamente anche altre due schermate (opzionali) relative all’Acclimatazione dell'Altitudine (per avere dati veritieri e precisi è necessaria la permanenza in quota ad un’altitudine superiore agli 850 m per diversi giorni consecutivi) e del Calore (la funzione sfrutta la temperatura rilevata dalle stazioni meteorologiche vicine, non quella del dispositivo, e deve essere connessa a Garmin Connect Mobile entro 3 ore dall'avvio dalla corsa per ricevere i dati meteorologici aggiornati), dati che servono a generare valori fisiologici più corretti quando la condizioni ambientali sono più estreme.
Nuova anche la funzione Body Battery (raggiungibile sempre attraverso il menù Widget) in cui viene mostrato il nostro livello di “carica” e calcolato in tempo reale la percentuale di energia utilizzata e quella ricaricata durante tutto l’arco della giornata.
Semplice la sincronizzazione con Garmin Connect. Appena terminato un allenamento è possibile caricare i dati sul portale utilizzando la tecnologia WiFi o Bluetooth. Nel primo caso, basta associare l’orologio alla propria connessione WiFi (una tantum) e il trasferimento avviene in automatico qualche minuto dopo essere rientrati a casa. Nel secondo, è sufficiente accoppiare Forerunner 245 con il proprio cellulare grazie al menù Comandi, avviare l'applicazione Garmin Connect e attivare la funzione di sincronizzazione per scaricare in pochi secondi i propri allenamenti sul portale.
Dinamiche di corsa
Ho utilizzato Forerunner 245 accoppiato al Dynamic Pod (scopri qui tutte le sue funzionalità). E grazie al suo accelerometro ho potuto sfruttare appieno tutte le potenzialità dei dispositivi di casa Garmin (lo stesso si può fare utilizzando la fascia Garmin HRM-Run). Automaticamente, accoppiando i due strumenti, Forerunner 245 presenta due (più una) schermate supplementari: la prima con bilanciamento (destra-sinistra), tempo di contatto al suolo e cadenza, la seconda con rapporto verticale, oscillazione verticale e lunghezza del passo. La schermata-in-più è necessario invece programmarla scaricando i Widget Connect IQ della Potenza (qui tutto sulla potenza) e fornisce, tutto all’interno della stessa visualizzazione, potenza, potenza dell’ultimo lap, potenza del lap e potenza media. Dati raggruppati e facilmente analizzabili poi in post-allenamento su Garmin Connect.
Garmin Forerunner 245 Music: la mia giornata (1), statistiche salute (2), CRONOLOGIA (3) e SpO2 (4).
Widget
Come ormai tutti gli sportwatch anche Garmin Forerunner 245 Music ha una serie di widget e funzioni non legate al mondo prettamente sportivo. Come anticipato ad inizio articolo, sia il menù Widget che il menù Comandi sono completamente personalizzabili. Nel primo (rinnovato graficamente) inoltre sono state inserite una serie di nuove schermate che raggruppano applicazioni comuni in famiglie legate alla funzionalità, come ad esempio La mia giornata (in cui vengono riassunti i parametri legati ai Minuti a intensità, il Numero di passi giornalieri e le Calorie bruciate) o le Statistiche di salute (che raggruppano il Cardio delle ultime 4 ore, l’SpO2 giornaliero, la percentuale Riposo e lo Stress delle ultime 4 ore). Rimangono immutate tutte le vecchie caratteristiche legate al monitoraggio giornaliero (come ad esempio il rilevatore di movimento con relativo avviso) o la possibilità di riceverne le notifiche dal telefono se collegato tramite bluetooth. Tutto le schermate sono personalizzabili (io ne ho impostate ben 20 consecutive) ed è possibile memorizzare quello che più si preferisce, dalla bussola, all’altimetria, alla cronologia delle proprie attività.
Confronto e conclusioni
Attualmente credo che non ci sia runningwatch che abbia un rapporto qualità prezzo migliore di Garmin Forerunner 245 (299,99 nella versione base e 349,99€ con musica). Il suo concorrente più acerrimo è il fratello Forerunner 645 (349,99€ nella versione base e 399,99€ con musica) e questo la dice lunga sulla qualità dei due prodotti. Scegliere l’uno o l’altro non è una mera questione di gusto (o di prezzo), ma piuttosto di necessità (o opportunità). Meglio avere il pulsossimetro o termometro e altimetro barometrico? Meglio prediligere il body battery o le possibilità date da Garmin Pay? Piccole diversità, ma che fanno la differenza.
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