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Progressivo. Ripetute. Scarico. E Corro Ergo Sum Runners.

Dopo le ripetute lunghe di venerdì scorso, il progressivo di domenica pomeriggio e le ripetute brevi di questa mattina, inframmezzate da un giorno di riposo e un lento, il fisico ora sta chiedendo un po' di recupero. E' normale e lo avevo anche previsto nella mia tabella personale in preparazione della Conero Running. In vista soprattutto del lungo week-end bi-maratona tra Milano e Roma.

Progressivo. Ripetute. Scarico.Se c'è una cosa che il prof. Massini mi ha insegnato è proprio quella di inserire una settimana di scarico dopo un periodo di lavoro pesante. E visto che ormai da quasi due mesi sono in continua crescita, il momento di rifiatare è arrivato. In realtà avevo già previsto un week-end di pausa dalla corsa in corrispondenza dei viaggi di andata e ritorno tra Milano e Roma che porteranno via tempo ed energie. Ma credo che farò qualcosa in più. Oggi, mentre mi rincorrevo lungo l'anello del ginestrino, ho sentito proprio il bisogno di riprendere le energie. Gambe pesanti, stanchezza diffusa. Probabilmente dovuto anche al cambio dell'ora che non ho ancora digerito a causa delle ore piccole. Dormire è fondamentale e cercherò di recuperare un po' anche nei prossimi giorni. Giovedì avrei voluto continuare la progressione sui mille con un allenamento di nove ripetute, ma lo rimanderò alla prossima settimana. 

Progressivo 6 Km 4' 05" + 3 Km 4' 00" + 3 Km 3' 45" 

Domenica è andata molto meglio di quel che avrei potuto sperare. Anche perché ho corso dopo il pranzo domenicale. E ravioli cremaschi e polpettone non sono proprio l'ideale prima di correre. Più che altro non sono più abituato a correre spesso nel pomeriggio o alla sera e anche il corpo si è disabituato alla digestione in corsa. Cosa che invece mi capitava spesso quando mi allenavo dopo il lavoro qualche anno fa. La leggera pioggerella di domenica, a parte il fastidio iniziale a freddo, è stata manna dal cielo, come sempre. Temperatura perfetta di tarda giornata e pochissimi quelli incrociati lungo il Naviglio. Strada tutta per me. Inizialmente ero un po' preoccupato per la lunghezza dell'allenamento, ma strada facendo mi sono ricreduto. Il ritmo a 4' è venuto facile, soprattutto nei chilometri iniziali (certo, prima di poter provare a fare quarantadue chilometri c'è ancora da lavorare). Poi nella mente avevo ancora il lungo fatto sette giorni prima con Chiara con solo qualche secondo in più. Man mano che il giro di boa si è avvicinato la stanchezza è uscita, ma a al contrario di quello che avrei potuto immaginare il ritmo è aumentato invece che diminuire. Diversamente dal solito, ho controllato il ritmo ad ogni intermedio per cercare di rimanere in linea con le previsioni di allenamento. Ma forse avrei potuto farne a meno. E anche gli ultimi tre chilometri a ritmo veloce sono passati abbastanza in fretta senza lasciare strascichi. Un allenamento che mi ha dato soddisfazione, soprattutto per il livello del cardio che è sempre rimasto abbastanza controllato, aumentando solo nella parte finale quando ho cambiato decisamente il ritmo. 

Ripetute 12x400 1' 20" rec. 1'

Diverse invece le sensazioni di oggi. A dir la verità sono anche stato indeciso se seguire l'allenamento previsto o no. Ma il sole caldo dell'ora di pranzo, mi ha invogliato non appena ha iniziato a scaldarmi, sciogliendo per un attimo la stanchezza. E' bastato qualche giro per capire che sarebbero stati quaranta minuti di sofferenza. Forse i 400 m sarebbe più facile psicologicamente farli in pista. Ma ci ho pensato solo dopo. Proverò nelle prossime settimane. La difficoltà maggiore è stata quella di riuscire a mantenere la velocità costante fino alla fine, senza farsi ingolosire dai primi duecento metri e soffrire nei restanti. Inizialmente pensavo di essere partito troppo forte nelle prime serie, ma guardando a posteriori i grafici così non è stato (media sempre intorno ai 3' 20"). Immaginavo anche che sarebbe stato un allenamento piuttosto leggero con sole dodici serie, invece ho sofferto molto. La pesantezza delle gambe è ciò che mi ha segnato maggiormente. Oltretutto oggi, giornata in cui ho voluto provare le nuove Asics Noosa FF per la prima volta dopo la due-giorni londinese. Ottime le sensazioni, soprattutto per il grip decisamente funzionale. Una scarpa leggera e diversa. Da scoprire avvicinando la Conero Running. Ma scarpe che non hanno potuto far nulla contro la fatica. Quello di cui sono contento è di non aver mollato. E di essere anche stato abbastanza costante. Come sempre i risultati li vedrò tra qualche settimana, quando sarà davvero il momento giusto. 


Corro Ergo Sum Runners in azione: il piccolo Christian e Jessica al Club del Miglio, Antonella (all'esordio) e Christopher con Gabriele ed Emanuela alla Run Donato.

Corro Ergo Sum Runners

Il prossimo week-end sarà importante per i colori arancio-viola. Un anno fa esatto avevamo fatto il nostro esordio colorato sui quarantadue chilometri meneghini (leggi qui l'articolo completo), io Franco Christopher e Liviana. Questa volta saranno otto quelli che sfideranno Milano. Qualcuno esordiente. Qualcuno alla ricerca di un risultato straordinario. Qualcuno per fare ancora un passo in avanti. Ma Per l'in-bocca-al-lupo aspetterò però i prossimi giorni. Ultimo week-end appena passato invece ancora denso di appuntamenti e qualche podio. Sabato sulla distanza del miglio è stata Jessica a salire sul terzo gradino di categoria, accompagnata dal piccolo Christian al suo esordio nella categoria esordienti. Domenica invece buone prestazioni per tutti i Corro Ergo Sum Runners nei diecimila della Run Donato, con i soliti Christopher, Gabriele, Emanuela e l'esordiente Antonella. Piano piano arrivano tutti.