I presagi per una brutta domenica c'erano già tutti in partenza, ma non pensavo che le cose capitolassero in questa maniera. Appena alzato un nubifragio si stava abbatendo su tutta la bassa. Sono rimasto indeciso su cosa mettere in borsa, troppi vestiti avrebbero voluto dire troppi chili di acqua addosso. Mentre dalla macchina cammino verso il punto di ritrovo ho una fitta al ginocchio destro, all'altezza della bandelletta ileotibiale, la stessa che in settimana mi aveva dato qualche fastidio. Un dolore momentaneo, ma passa quasi subito. Alla partenza incontro i pochi del gruppo presenti e faccio i primi chilometri con Iacopo. In teoria avrei dovuto compiere un giro da 7 Km e poi uno da 30 Km, ma i cartelli della Stratreviglio già segnavano una variazione sulle distanze con il percorso da 30 Km ridotto a 27 Km causa impraticabilità dell'unico tratto su sentieri di campagna.

A poco a poco rosicchio qualche secondo su tutte le distanze. Oggi nuovo personale sui 16 Km, pensato, sperato ma per nulla cercato. L'importante in questo periodo è fare bene l'allenamento, tutto quello che viene in più è solo segno di buona forma e di buon lavoro. Anzi, avrei anche potuto fare meglio se nel finale il ginocchio non mi avesse dato fastidio. Domani devo riuscire a cambiar scarpe. E' stata anche la prima volta col buio. La temperature è stata più che accettabile, 12°C, ma correre con la luce del giorno è tutta un'altra cosa, anche solo per il fastidio di cappello e luce frontale. Ho scelto anche una maglia forse troppo pesante, leggermente felpata.

E' spuntato anche il sole nel pomeriggio mentre sono uscito per l'allenamento quotidiano. Due maglie sono state anche troppe per il caldo che ha fatto. Non so quanto gradi ci fossero, ma la maglia termica sarebbe sicuramente stata sufficiente. 12 Km non impegnativi, ma ho fatto più fatica del dovuto, soprattutto nel ritorno quando anche la spalla destra ha cominciato a farmi male. Male alla spalla uguale cattiva postura uguale affaticamento. Ma per una distanza così breve e ad una velocità così ridotta c'è solo una spiegaizione: la concentrazione. E' vero che ho mantenuto un ritmo superiore a quello di tabella...

Prima settimana di scarico, finalmente. Il tempo sta nettamente peggiorando e per i prossimi giorni è purtroppo prevista pioggia. Non so se le temperature si abbasseranno anche di conseguenza. Oggi giorno di scarico sui 12 Km che non correvo praticamente da un mese. Uscita rilassata nel deserto della Martesana dove ho solo incrociato e superato una ragazza che correva con buon passo. sarei curioso di verificarne l'andatura se la dovessi reincontrare. Io ho mantenuto una velocità attorno ai 4' 10" al chilometro anche se l'allenamento prevedeva una corsa più lenta, ma voglio abituarmi a correre sul ritmo maratona e non troppo più lento. Non ho avuto particolari problemi, solo un po' di freddo appena partito,

Il nemico di questi giorni è sicuramente la pioggia. Abbondante e perenne. Dovevo uscire ieri, ma mi è bastata quella presa tornando dal lavoro. Oggi non sapevo quando uscire. In mattinata ero quasi deciso, ma vista l'abbondanza di acqua ho rimandato al pomeriggio rimanendo sotto il piumone caldo. E oggi quasi non volevo crederci quando uscendo, senza aver prima controllato la situazione, non ho sentito nessuna goccia bagnarmi la testa. Oltretutto la temperatura di questi giorni è decisamente mite, così sono partito fiducioso verso la Martesana. Le strade erano comunque fradice e le gambe si sono bagnate presto. Arrivato al primo terzo dei 14 Km totali ha cominciato però quasi di colpo l'ennesimo scroscio accompagnato da vento

Uscita pomeridiana ma ancora col sole. L'ultima visto che poi per almeno due settimane tornerò ad aiutarmi con la vecchia luce frontale per il buio. E sarà anche freddo. Credo che dovrò prendere in considerazione l'idea di tirar fuori l'abbigliamento pesante. Oggi invece si stava bene anche se il sole stava ormai tramontando, 12°. La corsa di ieri l'ho sentita parecchio, in cosce, polpacci e ginocchio. Ma se per i primi due la cosa è normale e sono abituato, il dolore al ginocchio un po' mi preoccupa. Sicuramente il percorso totalmente accidentato di ieri e soprattutto le discese più ripide hanno contribuito all'affaticamento, ma è anche ora di comprare un paio di scarpe nuove, anche per rodarle in vista della maratona.

Quasi un mese che non correvo più i 10 Km. Ormai fisico e gambe si sono abituate alle medie-lunghe distanze ed oggi mi è quasi sembrata una passeggiata. Oddio, fatica ne ho fatta, ma avrei potuto di sicuro spingere molto di più globalmente e, visto i 39' 27" finali, abbassare di un bel po' anche il tempo dei diecimila. Sicuramente meglio della DeeJay Ten. Comunque già alla partenza sapevo che l'uscita non mi sarebbe pesata tanto. Per di più il clima oggi era praticamente perfetto, con un po' di umidità che ha scaldato leggermente la temperatura e il terreno bagnato che mi fa sempre correre meglio. Le serie le avrei dovute completare tra i 3' 40"/50" al chilometro, ma non ho mai superato i 3' 40".

Si ritorna a correre sull'Adda, posti che si amano o si odiano. Boschetti, saliscendi, la riva del fiume, silenzio e tanta tanta fatica. Temperature rigide, ma ancora tanti scalpitano in calzoncini e maglietta. Quando partiamo da casa la temperatura è un po' più alta rispetto a settimana scorsa, intorno ai 9°C. Al ritrovo siamo quasi tra i primi e aspettoche arrivino Simone e Davide, il "Gladiatore", con cui ho appuntamento prima della partenza. L'aria è frizzante il sole fatica a fare capolino tra le case. Mi tolgo tuta e giubbotto solo pochi minuti prima dela partenza per non prendere troppo freddo. Facci appena in tempo a salutare Davide e poi sono già per strada a rincorrere Filippo, con la sua solita partenza a razzo. Qualche via per il paese e poi passiamo per la lunga discesa che porta fino alla riva dell'Adda.

Detto, fatto. Stasera sono passato da Affari&Sport a Villasanta e mi sono portato a casa le mie nuove Saucony Jazz 14. Avevo addocchiato da qualche settimana il nuovo colore blu&giallo ma già in altri negozi si erano volatilizzate. Forse esteticamente il più bel modello che avessi visto fino ad oggi. E purtroppo anche questa sera il mio numero non c'era. O mezzo numero in più o mezzo numero in meno. Mi sono accontentato del modello che ho trovato, nero&verde, a mio malincuore, anche perchè non è il colore a fare la differenza. Domani le proverò subito, con la speranza che il ginocchio non torni a darmi fastidio e si rallegri per l'ammortizzazione tutta nuova che lo aspetta. Se posso darvi un consiglio, passate da Affari&Sport se siete in zona o non dovete fare troppa strada, soprattutto se siete indecisi sulla scarpa da prendere o se volete consigli. Non ve ne pentirete.

Non era partita nel migliore dei modi la mattinata, complce il cambio d'orario. Fatti i calcoli e sperando di non sbagliare quando alle 5 la sveglia è suonata mi sono scaraventato giù dal letto verificando velocemente l'orario. Ormai i tempi della preparazioneprima di uscire di casa sono oliati e poco prima delle 6 ero già pronto ad uscire per arrivare a Terno d'Isola e partire col gruppo alle 7.15. Oggi partenza anticipata per la lunghezza dei percorsi di 32 Km e 50 Km. Peccato che l'orario della sveglia non si sia aggiornato automaticamente e scappandomi l'occhio sull'orologio della cucina mi sono accorto di essere con un'ora di anticipo e un'ora di sonno in meno. Fuori era ancora notte ed anche abbastanza fredda.

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Una cosa positiva in tutto 'sto periodo almeno c'è, correre col sole a mezzogiorno. Temperatura mite, calzoncini e maglietta. Lungo l'alzaia praticamente vuota ci sono solo io e i miei pensieri. Mai avrei immaginato di potermi godere il caldo sole anche alla fine di ottobre. C'è una differenza abissale tra correre di giorno e correre di sera con il solo ausilio della luce frontale. Oggi era giornata per correre. Solo per correre. Un allenamento tranquillo, 16 Km a ritmo medio. Le gambe si stanno riprendendo dalle fatiche della scorsa settimana. Partito da casa, essendo mattina, ho fatto un po' fatica prendere il ritmo, ma una volta scaldato non ci sono stati più problemi.