Lunadì
Mentre tornavo da Milano appena dopo il tramonto ho visto sorgere la luna. Gialla, enorme, piena. Appena sono arrivato a casa ho infilato le scarpe e sono uscito sapendo che mi avrebbe fatto da compagna in questa serata. Per un po' tornerò a correre col buio della sera. Forse avrei dovuto mettere i pantaloni pesanti per sentire meno freddo, ma comunque le gambe lo soffrono meno del resto. Appena arrivato sull'alzaia ho cominciato a correre guardando verso l'alto, neanche troppo, davanti a me. Una luce fredda, bianca che disegnava l'asfalto con piccole righe oblique il profilo della ringhiera del Naviglio, le sagome degli alberi spogli, i passi che lasciavo dietro di me.