Perchè Sanremo è Sanremo
Prima volta di corsa al mare d'inverno. Mi era capitato qualche altra sporadica volta per gare o per diletto, ma solo in periodi caldi, primavera o estate, quando anche se sei al mare il sole picchia e si fa sentire. Oggi invece 12°C senza vento, ma solo con una leggera brezza. Purtroppo mattinata nuvolosa, ma clima di tutto rispetto. Mi sono anche vestito troppo con la doppia maglia e la manica lunga, seppur leggera. Ma correre in pantaloncini corti a fine dicembre non ha prezzo. Sono partito dal lungomare di Sanremo in direzione Arma di Taggia. Una lunghissima pista ciclabile costruita al posto della vecchia ferrovia che costeggia tutta la costa.
Mi ha ricordato la Mezza di Nizza di un anno e mezzo fa, con questo lungo percorso dritto che si allungava su tutta la riva. Girare la testa e vedere il blu del mare con i suoi riflessi, sentire il rumore delle onde che ti accompagna ad ogni passo non è cosa a cui ci si possa abituare anche per chi abita qui. Ti dà un senso di libertà e di forza che poche altre cose possono fare. Ho lasciato che il passo lo facessero le gambe, senza obiettivi, ma col solo gusto di godermi la mattinata di corsa. L'idea era quella di correre una cinquantina di minuti e quindi arrivare dove sarei arrivato e dopo 25' ritornare indietro. E devo dire che di strada ne ho fatta parecchia. Da una parte all'altra di Sanremo, passando per le spiagge di sabbia, il centro, il porto e fuoriuscendo poi lungo la costa più sassosa. Pensavo fosse più piatta come strada, ma come ogni riviera ligure ci sono stati tratti di sali-scendi continui. Tantissimi i ciclisti che ho incrociato, complice probabilmente il periodo festivo. Pensavo inceve di trovare più runner, ma si potevano contare sulle dita di una mano quelli che ho visto. Un peccato non sfruttare certi vantaggi di dove si abita. Anche oggi un po' di fatica l'ho sentita, soprattutto nelle gambe. Fiato e testa stanno bene, ma la maratona pesa sui muscoli. Spero di non aver azzardato troppo iscrivendomi alla Milano City Marathon del prossimo aprile. La strada del ritorno è stata più agevole, col sole che cominciava a farsi intravedere tra le nuvole e la strada leggermente in salita. Passando per il tratto in centro ho anche avuto alcune turiste che mi hanno voluto immortalare al mio passaggio, strano ma vero. Una volta ritornato al punto di partenza mentre facevo stratching ho controllato la registrazione del gps che mi ha dato quasi 12 Km in 48' 50", con il giro di boa praticamente esatto al sesto chilometro. Neanche controllando avrei potuto fare di meglio. Domattina si replica, quanta voglia...