2019, diversamente running
Il mondo del running sta cambiando. Il mio mondo del running sta cambiando. E non posso non tenerne conto tirando le somme di fine anno. Un 2019 forse di transito, dove i chilometri si sono drasticamente ridotti, dove le strade su cui correre si sono moltiplicate. Un anno di cambiamenti. Ma non vedo l’ora di scoprire quel che sarà...
Ho ormai imparto che dai problemi, dai momenti difficili, dalle crisi nascono sempre nuove occasioni. Basta non arrendersi, basta aver voglia di ripartire, di cambiare strada, di raggiungere nuovi risultati. È quello che mi ripeto sempre ogni volta che qualcosa non va per il verso giusto. È un modo di vivere che ho fatto mio dalla corsa. Soprattutto dalla maratona. E guardandomi indietro non posso altro che confermarlo.
Sportivamente parlando il 2019 è stato fino ad oggi l’anno più basso della mia carriera di runner amatoriale. Era già successo nel 2017 e nel 2018 e le cose sono andate sempre peggiorando. I problemi alla schiena che mi porto dietro da due anni (e che forse sono riuscito finalmente a risolvere con l'epidurale, incrociamo le dita) sommati all’arrivo di due figli (2016 e 2019) hanno inesorabilmente segnato gare a allenamenti. Poco meno di 1000 Km che riassumo esattamente quanto sono riuscito a fare in dodici mesi. Ma che non raccontano tutto.
Per la prima volta, infatti, il 2019 è stato anche l’anno in cui ho pedalato seriamente. (Solo) quattro mesi in preparazione della Chase The Sun, ma comunque 2500 Km messi nelle gambe. Un risultato in cui credevo, di cui ero timoroso, ma che è arrivato. Un’esperienza nuova, diversa e allo stesso tempo interessante. Un’esperienza da ripetere e da far evolvere.
Se io non ho corso, ci ha pensato qualcun altro però a farlo. Parlo dei Corro Ergo Sum Runners. Un gruppo in continua crescita, sia numerica che di risultati, di cui vado veramente fiero. Il 2019 si è concluso con 59 compagni (43 uomini e 16 donne) a difendere i colori violarancio e con un bottino di tutto rispetto: 74 gare disputate durante l’anno, 33 podi conquistati (di cui 9 assoluti e 24 di categoria). Ma anche con un Campione Italiano di Maratona (SM35), Stefano Meroni; un Vicecampione Regionale di Maratona (SM35), sempre Stefano Meroni; una Campionessa Regionale di Maratona (SF35), Jessica Mammarella; una Campionessa Regionale di Mezza Maratona (SF50), Lorenza Di Gregorio; un Campione Italiano Ferrovieri di Mezza Maratona, Fabrizio Rausa; un Vicecampione Polizia di Mezza Maratona (SM35), Antonio Rausa. Ma non ci vogliamo fermare certamente qui. Se anche voi volete diventare violarancio, ovunque voi siate, contattateci.
Lavorativamente parlando il 2019 è stato invece un anno di assoluta soddisfazione. Tante collaborazioni che si sono solidificate o evolute. E tante nuove occasioni di vivere il mondo della corsa in modo differente, ma non meno entusiasmante. Dal punto di vista tecnico ho seguito diverse manifestazioni a cominciare dalle (per me) classiche Milano Marathon e Wings for Life World Run, per passare alle nuove Salomon Running, Virgin Urban Obstacle Race, PoliMi Run, fino alla DeeJay Ten di Milano e alla internazionale Abu Dhabi Marathon. Esperienza diverse, ruoli diversi, ma soddisfazioni inimmaginabili. Se correre è bello, è altrettanto appassionante riuscire a farlo fare agli altri nel miglior modo possibile. E il 2020 non sarà da meno, anzi...
Senza dimenticare tutte le collaborazioni giornalistiche che ogni giorno mi portano a scrivere e parlare di corsa. Runner's World in primis (con fugaci divagazioni tra Cyclist e Men’s Health) e la nuovissima esperienza intrapresa con il CONI, dove ho portato le mie competenze di docente e blogger. Perché tutto alla fine è iniziato da qui. Da sette semplici righe che riassumevano cinquanta minuti di corsa e che in realtà erano solo il prologo di una storia più complessa. Lunga. Non ancora scritta. Ma allora non lo sapevo.