Superpapà runner
Non vedevo l'ora di poter festeggiare di corsa la mia nuova vita da super-papà (bis). E come era già successo per Tommaso, anche con Leonardo ci sono voluti cinque giorni prima di riuscire ad avere un attimo di pausa tra corse (diverse) fra casa e ospedale. Le corse più belle che si possano fare.
Non sapevo cosa aspettarmi prima che fossimo in quattro. Non so cosa aspettarmi nemmeno ora. Facile pensare che tra poco arriverà il momento di rispolverare il mio amato stroller Thule Glide, ma non è poi così scontato. Perchè non siamo più solo in due a correre. Perchè il tempo intanto passa (insieme a tutti i nuovi acciacchi). Perchè il mondo (anche della corsa) cambia.
Ma mi piace pensare che ogni nuovo inizio sia anche l'occasione per una nuova partenza. Sarà una nuova vita anche per Chiara e sarà nuovamente bello (ri)percorrerla insieme. Magari raccontando anche il suo punto di vista, quello di una mamma che riprende a correre dopo una gravidanza.
Anche se corriamo in due, non sarà più semplice gestire allenamenti e gare. Perchè il tempo da dedicare alla corsa (quando non lo si fa insieme) raddoppia. Dovremo trovare il modo di incastrarci, alternando "staffette" a "gare di coppia", ma sempre con due spettatori (o protagonisti?) speciali in più.
Insomma qualcosa che ancora non è definito. Da costruire. Ma per me uno stimolo in più per ritrovare quella strada persa. Perchè non c'è nulla di più bello che lo sguardo di tuo figlio che ti guarda come un supereroe. E quegli occhi che ti studiano per poter essere come te. O forse anche meglio.