Eco...
Eco come eco-trail, corse immerse nella natura che al momento mi mancano almeno quanto quelle su strada. Eco come eco-grafia, esame che aspettavo di fare per capire cosa mi stesse costringendo al nuovo stop forzato da ormai troppi giorni. Eco come eco-logico, non nel senso di "scienza che studia l'ambiente", ma come risultato-logico della diagnosi. Ancora riposo. Eco come (poco) eco-nomico, il costo assurdo che hanno gli esami medici anche quando (per fortuna o purtroppo) sono superflui. Eco come l'eco, il continuo risuonare dentro alla testa del mantra del buon corridore: devi guarire prima di correre, devi guarire prima di correre...
Non sarà servito a far passare il tutto, ma almeno so che non dovrebbe esserci nulla di grave. Che sia cruralgia o un piccolo stiramento o entesite o un'infiammazione dello psoas, il problema che mi sta tenendo fermo dalla Mezza sul Brembo dovrebbe passare con la più classica delle cure: riposo e fisioterapia. L'ecografia non ha rilevato nessun danno di rilievo, se non l'infiammazione generale della zona addome-inguinale. Ma non c'era bisogno di un parere medico per scoprirlo. Sarebbe bello, invece, capire quale sia la causa scatenante. Sono quasi convinto che il fastidio (lieve stiramento?) sentito alla Gipigiata prima di Natale possa essere una con-causa. Infiammazione subito rientrata, ma poi riscatenata da qualcos'altro.
Non mi resta che ricontinuare col riposo e il recupero. Stasera proverò anche a sentire il prof. Massini per capire come proseguiremo il nostro progetto. Certo, sarebbe meglio prima essere pronti al cento-per-cento. Ma anche la testa ha bisogno di correre, non solo le gambe. Credo che la Milano Marathon rimarrà l'obiettivo primario. Il dubbio sarà forse solo come correrla. Ma le incognite ci sono sempre e sono sempre troppe per sapere come andrà. Eco come eco-pass, quello che serve per attraversare il centro di Milano...