Lenti medi progressivi e ripetute
E' da un po' che non parlo dei miei allenamenti. E non perchè non stia correndo. Anzi. Ma il tempo è stato tiranno in questi ultimi giorni tra luglio e agosto. Mi ricordo che fino a qualche anno fa, agosto corrispondeva al mese in cui sulle homepage di tutto il web appariva l'immagine "chiuso per ferie". Ma non c'erano smartphone, tablet, wifi e 4G. Oggi non è più tempo di fermarsi.
Neanche per chi corre. Non va più di moda prendere una pausa estiva. Anzi tra luglio ed agosto si comincia la preparazione autunnale. Velocità e base per chi va in montagna, un po' più di resistenza e magari qualche garetta per chi sceglier invece il mare. Da parte mia gli ultimi giorni della scorsa settimana hanno visto diverse tipologie di uscite.
Venerdì verso sera è stata l'ora nelle nuove ripetute brevi. 16 volte i 300 metri con recupero un po' più lento. Sessantasei i secondi previsti dalla tabella del prof. Massini con recupero di un minuto e mezzo tra una serie e la successiva. Praticamente un fartlek di trecento metri piano e di trecento metri veloci. 66' mi sono sembrati subito un po' troppo lenti (in effetti corrispondono ad una velocità di 3' 39" al chilometro) per cui ho deciso di partire un po' più forte. Ma senza esagerare troppo, cercando di rimanere ad una velocità di crociera tra i 3' 30" e i 3' 20". Probabilmente il caldo non più asfissiante come a luglio mi ha infastidito molto meno, perchè tuttosommato non sono arrivato a fine allenamento completamente distrutto come nelle ultime uscite. Ho cercato di prestare attenzione soprattutto alla postura, all'appoggio più spostato verso l'avampiede, all'inclinazione in avanti per favorire la velocità. Probabilmente, se avessi mantenuto lo stesso ritmo della settimana precedente (anche se allora il recupero era stato più lungo di 30") sarei riuscito comunque a portare a termine l'allenamento. Ma per fare ancora più fatica ci sono già pronte le settimane a venire.
Dopo la giornata di sabato passata all'Orobie Ultra Trail, è stato il momento del medio-progressivo. Domenica mattina, neanche troppo presto, ho cavalcato la cilcabile lungo il Naviglio Martesana. Cinque chilometri di lento a 4' 30", cinque chilometri a 4' 20" e ultimi cinque chilometri a 4' 10". Ma grazie al clima ancora favorevole, alla fine è stato sempre qualcosa in meno. La difficoltà più grossa è stata quella di slalomare in mezzo ai ciclisti che hanno riempito l'alzaia. Ma questo, si sa, è uno dei temi ricorrenti delle domeniche primaveril-estive. La cosa che invece mi ha dato un po' di fiducia è vedere che piano piano il ritmo e il cardio si stanno adattando agli allenamenti. Sempre meno fatica e più facilità a riconoscere il passo, anche se la forma fisica continua invece a latitare. I 69 Kg [kgr] sembrano non voler abbandonare la bilancia nonostante tutto. E questo potrebbe essere un problema in previsione alle prime gare di settembre. Mi vedo e mi sento pesante e tre chili (e quasi una taglia) in più non sono certo uno scherzo. La differenza si vede. E si tocca.
Questa settimana invece previsto scarico completo. Due uscite già affettuate, dopo il riposo canonico di lunedì. Un lento sulla Martesana con la compagnia improvvisata di Filippo e un medio-lento a Monfalcone con finale in allungo. Pochi chilometri e poca velocità, tutto in previsione della gara di domani sera a Muggia insieme a Silvia e a Gianmarco. Un'ora in centro storico su percorso di 800 m da fare a staffetta. Prevista pioggia. Pesante. Che, se in condizioni di corsa normale sarebbe potuta essere un piacere, stando fermi una decina di minuti ad aspettare il proprio turno, non sarà la cosa migliore del mondo. Ma, visto che sarà la prima volta per il team Corro Ergo Sum feat. The Running Pitt, ci sarà ugualmente da divertirsi. Peccato che sarò proprio io a rallentare la squadra.