Le pause fanno bene. Almeno alla testa. Ho saltato una seduta questa settimana e questa sera non vedevo l'ora di infilarmi le scarpe ed uscire, complice anche la giornata tersa ed azzurra. Complici le nuove Saucony Mirage che ho potuto provare questa sera. Prima volta che indossavo delle A2. Dopo i primi due passi di corsa ho subito sentito la differenza: minor peso (quasi non si sentono ai piedi nonostante le Jazz siano anche loro molto leggere pur essendo A3), avampiede praticamente scarico e senza grip che facilita la spinta, ammortizzazione molto più rigida e suola poco arquata che facilita nettamente la rullata del piede. Diversissima sensazione e diversissima corsa.

Solitamente non tiro mai conclusioni affrettate. Ho imparato soprattutto dal calcio che fino all'ultimo secondo può sempre succedere qualcosa. Eppure a volte non basta saperlo. Ieri sera ho reimparato anche questo. E per fortuna sono abituato a non mollare mai, altrimenti sarei qui ora a scrivere d'altro e non a raccontare questa nuova corsa per come è stata. Attesa. Calda. Dura. Inaspettata. Per questo bisogna crederci sempre, perchè a volte non si vedono le cose nella maniera obiettiva, soprattutto quando si è dentro. Come sempre servono pazienza, sacrificio e coraggio. E anche se non è ogni volta facile, provare ad avere un sorriso anche quando le cose non sembrano andare bene. Non correvo una 10 Km dalla DeeJay Ten di ottobre. Non ho molte occasioni di partecipare ai 10000 metri, se non facendoli in allenamento. Per questo ogni volta è quasi un test decisivo, perchè diventa la conferma di ciò che di buono ho fatto durante i mesi precedenti. Una conferma dei tempi trovati in allenamento. Non ho detto nulla nei giorni precedenti, ma avrei voluto provare a fermare il cronometro sui 36', ma un po' per scaramanzia, un po' per i commenti sul percorso ho preferito non sbilanciarmi troppo.

Folle. Credo che folle renda bene l’idea di ciò che è stata questa Fisherman’s Friend Strongman Run 2012. Dura non era sufficiente. Come non era sufficiente chiamarla corsa. “Run Through Hell” dice il motto di quest’anno. Una settantadueore fatta di tanti ingredienti, dallo sport all’amicizia, dalla fatica alle emozioni, dalle scoperte alle conferme. Un turbinio di sensazioni che si sono accavallate, attorcigliate, assemblate. E non è possibile scindere una cosa dall’altra, provare a raccontarne una parte. Lo scorso anno avevo esordito dicendo “Siamo partiti come Runners, siamo tornati da Strongman”. E quest’anno ne ho avuto la conferma: una volta provata è una corsa che ti rimane nel cuore, come gara e per tutto quello che c’è attorno. Guardando le fotografie chiunque direbbe “ma siete pazzi!” e un po’ lo siamo stati. Pazzi, incoscienti, disperati. Folli. Ma in fondo siamo tutti solo runners, con la sola peculiarità che non ci accontentiamo mai. Ci piace. E ci piace farlo. Divertendoci.

Giorno di festa, giorno di corsa. Come sempre. Un po' di riposo e poi un po' di moto per smaltire. Mi sono dato ancora questa settimana prima di riprendere a caricare in vista della Monza-Resegone del prossimo 23 giugno. Già, perchè finalmente quest'anno riuscirò a partecipare per la prima volta. Nelle prossime settimane qualche aggiornamento. Questa invece è la settimana della Strongman Run. E il tempo per acclimatarci meglio ha deciso di mettere acqua per tutti i prossimi giorni, compreso il week-end in Germania. Meglio non guardare le temperature, intorno ai 5°C. Oggi fortunatamente invece quando sono uscito niente pioggia. Anzi, temperatura mite, forse un po' umida. Vorrei abituarmi a girare costantemente sotto i 4' al chilometro senza forzare.

Alla fine ho ceduto alla tentazione. In tanti ultimamente mi consigliavano di passare ad un paio di A2 per le gare medio-corte (e per gli allenamenti veloci) visti gli ultimi risultati. Non ho mai considerato le scarpe talmente determinanti da poter far la differenza. Certo, importanti per tantissimi altri aspetti, ma non così tanto incidenti sul risultato. Ma visto che c'è chi ne sa più di me, ho provato a seguire i consigli. Sabato prima della corsa a Monza sono passato da Affari&Sport ed ho scelto di provare le Saucony Progrid Mirage. Ero indeciso con le Kinvara, ma a quanto pare queste ultime sono più da Gara che Intermedie. In effetti il peso ora mi permette di provare anche qualche paio di scarpe più leggere. Sono anche quasi stato tentato di usarle subito in gara, ma poi ho preferito non rischiare. E adesso non vedo l'ora di provarle il prima possibile, magari venerdì se andrò al Fosso Bergamasco. Ma tutto dipenderà dallo stato delle gambe.

"Sono rientrata da poco dalla serata. Ho spento le luci e mi sono infilata sotto le coperte. C'è solo la luce del telefono. Finalmente il tempo per leggere. Per ascoltare in silenzio il tuo racconto.
Te lo dico di nuovo e probabilmente poi la smetterò... ma quello che fai e come lo fai è davvero straordinario. I risultati, sempre più incredibili, la capacità di spostare ogni volta il limite un po' più in là, l'emozione che ci metti nel farlo e la voglia di condividerlo. È questo che ci fa venire voglia di seguirti, che ci fa appassionare ai tuoi traguardi, che ci fa tremare e gioire con te, che ci fa sentire il freddo, la fatica e l'adrenalina, che rende un po' anche nostre le tue sensazioni. Noi, che non le abbiamo vissute... eppure è quasi come se. Credo che questo faccia di te un grande sportivo. E una bella persona. Laura"

Ci siamo. Mancano poco meno di sei ore alla partenza per la Fisherman's Friends Strongman Run. Più i giorni si sono avvicinati, più la voglia è cresciuta. Tra i membri del gruppo c'è stata un'escalation di scambi di messaggi. Solo Manlio è un po' latitante, ma si sa i giornalisti... E più ci avviciniamo, più comincio un po' a pensare agli ostacoli più duri, a come potrebbe essere la corsa, a come fare. Non ho ancora preparato nulla, prima volevo scrivere qualche riga. Il clima sarà pressapoco come quello dello scorso anno, con in più la pioggia, forte a quanto pare. 9°C previsti per il giorno della gara e vento forte. Insomma, una gara strong. In effetti è la temperatura forse il nemico peggiore. Saremo davvero bagnati fradici subito appena partiti. E forse la pioggia potrebbe diventare un buon alleato facendo patire meno il freddo. Chi lo sa. Vedrò come reagiranno le gambe dopo i crampi della maratona in condizioni peggiori.

Ritorno alle tapasciate. Aprile e Maggio sono sempre i mesi in cui le competitive diventano pressanti e le gare domenicali col gruppo si diradano. Ma oggi è stato un bel tuffo nel passato. Risolte le maratone e gli infortuni è stato bello arrivare al ritrovo tutti insieme, io, Zio e Iacopo. E' stato ancora più bello ripartire insieme dopo tanto tempo, fare quattro chiacchere per metà percorso e non non dover pensare ad altro se non a fare andare le gambe ed a divertirci. Eravamo in pochi in quel di Arcene. Non ho nemmeno dei bei ricordi di questa corsa. L'ho saltata lo scorso anno ma l'ho sempre fatta e sempre sulla distanza più lunga. Ha sempre piovuto e l'ho sempre subita. Quest'anno il tempo non è stato dei migliori ma per lo meno la pioggia ci ha risparmiato.

Era da un po' che non mi facevo una sgambata tranquilla per defaticare, ma oggi non avrei potuto fare altrimenti. Dopo la corsa di ieri sera non mi andava di passare una domenica senza corsa, soprattutto anche in vista della Monza-Resegone di fine giugno. Certo le previsioni meteo non erano nemmeno troppo confortanti vista la serie di temporali potenti e temperature polari che avevano dato per tutta la giornata. Ed erano anche ormai settimane che avevo preso accordi con Caio per un'uscita in terra varesotta con pranzo al seguito. E oggi non ci siamo fermati. La temperatura è stata ideale per tutta l'1h 08" di corsa attorno al lago di Comabbio. Bello il percorso pedonale che in 12 Km completa tutto il giro del piccolo laghetto, con tratti in asfalto alternati a piccoli vialetti sassosi, un po' lungo la sponda e un po' verso l'interno. Non abbiamo incrociato quasi nessuno ed abbiamo chiacchierato per tutto il tempo, segno che il ritmo è stato perfetto per le nostre necessità. E' stimolante e piacevole condividere la corsa con qualcuno conosciuto proprio grazie a lei. Eravamo Tizio e Caio incontrati per caso. Eravamo.

Mi sono piegato per allacciarmi le scarpe ed ho visto i piccoli tagli su stinchi e ginocchia, le botte sulle gambe. Li ho accarezzati e mi sono rituffato nel Nurburgring. E' stato come un flash e in un attimo ero già in strada a correre. E' difficile spiegare cosa ti lasci dentro quella corsa, certo l'adrenalina che sale anche al solo pensiero è tanta. Infatti ho bruciato i primi chilometri in un attimo. Mi sono stupito che le gambe reagissero così bene. E anche braccia e dorsali non hanno recriminato troppo, pensavo peggio. Volevo fare un'uscita lenta, ma praticamente fino al giro di boa sono sempre rimasto appena sotto i 4' al chilometro. Poi la stanchezza ha comicniato ad uscire un po' alla volta. Soprattutto sul retro coscia sono ricominciate le solite piccole fitte da crampo. Nulla di praoccupante. Ascolterò i suggerimenti di Tito dati in Germania, magnesio e potassio.

La febbre sale. Basta leggere i commenti, le domande, le proposte di chi si unirà tra poco più di un giorno alla nostra avventura: Fisherman's Friends Strongman Run 2012. Quest'anno le cose si fanno seriamente. Dopo le due passate edizioni, la Gazzetta dello Sport ha preparato due squadre, per un totale di 45 componenti. Invadiamo la Germania. E non mancano certo i nomi di spicco. Una Squadra A (10 runners), con alcune vere punte di diamante, e una Squadra B di gregari pronti a combattere da soli e insieme per arrivare alla fine di questa avventura integri e vincenti. Ma soprattutto "divertiti". Si partirà venerdì 04/05 alle 04:05; dieci ore di pullman per conoscerci e fare gruppo da subito; ritiro pettorali e giro al circuito del Nurburgring; festa pre-gara; il sabato, gara alle ore 12; riposo e festa post-gara; la domenica ritorno e festeggiamenti di gruppo. Poi saranno solo ricordi e nostalgia. Lo so già. Sarà voglia di esserci subito, ancora una volta, il prossimo anno. E questa volta voglio fare bene. In tutto. Dal primo all'ultimo secondo di questo lungo e glorioso week-end.

Correre anche per sfogarsi. Quello che ho fatto stasera. Devo recuperare ancora e quindi più che allenamenti di qualità sto cercando di fare girare le gambe. Ma correre serve anche per liberare un po' di tensioni. Oltretutto, causa festività, sono stato tre giorni senza uscire, se non per accompagnare Laura in una piccola sgambata. E devo dire che ho sofferto la non-uscita. In termini di scarico mentale. Me ne sono accorto nei due ultimi giorni. Per cui appena partito da casa ho sentito la voglia di lasciarsi andare, di lasciar correre le gambe a loro ritno ed a loro piacimento. Certo la giornata quasi estiva che si è presentata dopo settimane di pioggia ha contribuito non poco. Mi sono accorto di essere partito troppo forte, ma non mi è interessato.