La Padelada (Arcene)
Ritorno alle tapasciate. Aprile e Maggio sono sempre i mesi in cui le competitive diventano pressanti e le gare domenicali col gruppo si diradano. Ma oggi è stato un bel tuffo nel passato. Risolte le maratone e gli infortuni è stato bello arrivare al ritrovo tutti insieme, io, Zio e Iacopo. E' stato ancora più bello ripartire insieme dopo tanto tempo, fare quattro chiacchere per metà percorso e non non dover pensare ad altro se non a fare andare le gambe ed a divertirci. Eravamo in pochi in quel di Arcene. Non ho nemmeno dei bei ricordi di questa corsa. L'ho saltata lo scorso anno ma l'ho sempre fatta e sempre sulla distanza più lunga. Ha sempre piovuto e l'ho sempre subita. Quest'anno il tempo non è stato dei migliori ma per lo meno la pioggia ci ha risparmiato.
E pensare che la mattinata non era neanche iniziata troppo bene. Appena intascato il gel nella tasca posteriore dei pantaloncini, la cerniera mi era rimasta in mano. Ho tirato un sospiro di sollievo pensando che l'ultima volta che li avevo usati e che l'avevo aperta era durante la maratona. Lì si che sarebbe stato un vero disastro. Siamo partiti tutti e tre insieme, io per i miei 22 Km, loro per la distanza più breve. Ho tirato un po' il gruppetto nella prima parte, senza esagerare troppo, ma mi sentivo bene. E avevo voglia. La prima parte di percorso è stata un po' fastidiosa per il continuo superare, sui sentieri di campagna, chi andava più piano. Poco spazio e un continuo cambio di ritmo. Comunque un buon allenamento. Quando finalmente la strada si è allargata per lo meno abbiamo potuto chiaccherare un po' più agevolmente. Fino al bivio, poi una volta rimasto solo ho aumentato decisamente il ritmo sotto i 4 km/min. Devo abituarmi piano piano a stare sotto i quattro senza fare fatica. C'è tempo e non è che in queste settimane non l'abbia già fatto, ma meglio prendersi tutto il tempo necessario per abituare il corpo. L'anello centrale, da percorrere due volte sulla distanza dei 29 Km, me lo ricordavo metro per metro. Fortunatamente, perchè i cartelli di chilometraggio erano davvero un po' troppo pochi, Ma la memoria mi ha aiutato. Ho provato anche a lavorare sulle sensazioni, cercando di non lasciarmi influenzare dalle corse degli anni scorsi. Ed ha funzionato abbastanza. Mi sono accorto di spingere sempre un po' troppo rispetto a quanto avrei dovuto. Ho cercato di trattenermi un po', soprattutto in vista della Strongman della prossima settimana e per fare riprendere le gambe. Nella parte finale l'affaticamento è uscito ancora. I bicipiti femorali si sono fatti sentire. Sono arrivato un po' affaticato, ma soprattutto nei tratti in cui l'affluenza di gente era maggiore mi sono accorto d'aver sempre spinto fin troppo. Comunque 1h 32' 18" sono già un buon allemamento, soprattutto visti i minuti persi nel tratto iniziale. E tra una settimana saremo già sulla strada del ritorno dalla Germania...