Corro Ergo Sum Runners non si fermano
In questo periodo per me complicato, sono i compagni di squadra a tenere alto il nome di Corro Ergo Sum. Forse anche merito dei colori delle nuove divise. Un week-end doppio e pieno di podi quello appena passato. E non da meno il precedente. Non nego che sarebbe bello riprovare ad esserne parte attiva. O anche solo essere lì ad ogni traguardo tagliato.
Mentre il mio recupero procede lentamente (ma procede) da bravo-giornalista mi devo limitare ad una cronaca (quasi) puntuale dei successi meritati di chi indossa fieramente i nostri colori. Di chi per la prima volta si ritrova in alto, di chi ogni volta riesce ad arrivare sempre oltre o di chi si riconferma dopo ogni gara. Cinque podi in otto giorni. La prova che, certe volte, i sogni si avverano.
Domenica 17 aprile alla Maratonina di Cernusco Lombardone e alla gara più corta di 11 Km è stata l'accoppiata padre-figlia Franco-e-Daniela Mauri a ritornare verso la martesana con un carico di premi, rispettivamente 2° (SM50) e 3° (JPS-F). Una riconferma ed una nuova scommessa. I buoni geni non mentono.
Dopo sette giorni è stata invece ancora la volta delle quote rosa (o viola, visto il colore delle divise) in terra triestina e lombarda a lasciare la nostra firma. Altri due secondi posti di categoria. Alla Mujalonga sul Mar, a Muggia in provincia di Trieste, la nostra straniera Silvia Moras ha abbassato il proprio personale sui diecimila con il 2° posto nella categoria SF35, mentre alla Sarnico-Lovere, nei 26 Km lungo le sponde del Lago d'Iseo, è stata Liviana Andreotti (dopo i fasti della Milano Marathon) a salire sul 2° gradino del podio della categoria SF65. Un inizio d'anno in crescita, per entrambe, che sembra non finire mai.
E la liberazione, invece, l'ha raggiunta proprio il 25 aprile Christopher Gallo che, in coppia al compagno Pasquale Cardillo (dell'Atletica Fri.Ma.S.), ha vinto la staffetta dei 50 Km della Lecco-Cassano. 1° posto assoluto e nuovo record del percorso in 3h 01' 59". Segno che le distanze che siano brevi o lunghe non contano. L'importante è saper correre.
Io posso solo dire grazie. Non è facile fare da spettatore, rincorrere sempre la linea di partenza e sperare poi nell'arrivo. Ma sapere di avere compagni di squadra su cui contare rende tutto più facile. Ce lo insegna la strada. Abbassare la testa e seguire il passo fin quando la crisi finisce. Perchè prima o poi tuttte le crisi finiscono. E allora si ci sarà da divertisi.