Strongman Run... gli Ostacoli
E' ora di Fisherman's Friends Strongman Run. Passato il periodo di maratone e ultramaratone è il momento di godersi allenamenti e risultati. Tra una settimana a quest'ora sarà partenza. Dopo la memorabile esperienza dello scorso anno non potevo mancare a questo appuntamento. Il Luna Park del Running. Mai definizione fu più esatta ed esaudiente. Perchè comunque di corsa si tratta e c'è anche chi la fa per vincere e fare bene. Ma sarà di più, saranno tre giorni di festa, di amicizia, di sport. Tre giorni da Strongman. Da qualche mese seguiamo tutti un po' timorosi gli ostacoli che ogni settimana vengono presentati, uno alla volta, sul sito ufficiale e un po' di perplessità mi è venuta. Complessivamente mi sembrano molto più belli e divertenti dello scorso anno, ma anche più numerosi e soprattutto più duri. Un bel po' più duri. E ci sarà da correre tutti bagnati, da capo a piedi. Fortunatamente maggio potrebbe essere clemente, climaticamente parlando, anche se la Germania non è certo conosciuta come terra di bel tempo. In questa pagina c'è la mappa di tutto il percorso con la posizione degli ostacoli e una breve descrizione (in tedesco). Me la sono studiata un po'...
1. Schwimmalaya
Dopo circa 2,5 km dalla partenza tre fossati d'acqua di un metro da attraversare prima di scavalcare, con l'aiuto di alcune funi, un muro di fieno alto 6 metri, composto da 18 balle. Credo che i due chilometri e mezzo di distanza dal via servano ad allungare le fila per non creare subito un ingorgo stratosferico, speriamo serva a qualcosa, soprattutto in vista del secondo giro. La difficoltà non sembra elevata, ma da subito le braccia avranno il loro bel da fare. Riscaldamento.
2. Barbecue
Il nome non lascia presagire nulla di buono, ma come difficoltà non mi sembra esagerata. 40 metri di corsa in mezzo a delle balle di fieno che bruciano. La difficoltà potrà essere respiratoria e visiva, ma voglio vedere cosa succede se dovesse piovere o esserci vento. Coreografico.
3. Wall Street
C'è da dire che i nomi sono simpatici. Quasi al quarto chilometro un altro bel muro di 2,5 metri di cataste di legna da scavalcare. Unico aiuto i buchi d'appiglio creati ad hoc per oltrepassarlo. La difficoltà maggiore sarà quella dell'affluenza. Per non perdere troppo tempo sarebbe il caso di arrivare tra i primi. Poi bisognerà vedere come saranno fatti e posizionati i fori. Da capirei la discesa dal retro dalle balle di fieno, speriamo fatte a gradoni. Incognita.
4. Die schwarze Witwe (La vedova nera)
Poi qualcuno dovrà spiegarmi il perchè del nome. Poco dopo il 5 Km, 30 metri da fare strisciando tra fango e foglie sotto a delle reti metalliche. Qui il gioco comincia a farsi serio e pesante. Sembrerà una stronzata, ma una volta usciti le condizioni non saranno più quelle di prima: stanchezza in braccia e gambe, fango ovunque. E son curioso di vedere come sarà conciato il terreno al secondo giro. Termale.
5. Wadenkiller (Vitello killer)
Suppongo che il vitello indichi la strada in salita. Ostacolo veloce. Novecento metri, subito dopo il quarto, con un dislivello di 100 m complessivi e tre barriere di balle di fieno da scavalcare. Nulla di estremamente impegnativo, ma sempre più fatica che si accumula nelle gambe. Surplus.
6. Niagara Fall
Lo scorso anno lo scivolo quasi non aveva pendenza, anzi si faceva prima a correre che a lanciarsi. Questa volta invece non bisogna avere paura. Al 7 Km uno scivolo d'acqua di 35 m che scende lungo tutta la gradinata del Nurburgring. Rimane solo da lanciarsi. Kamikaze.
7. Heu-Ruck
Dopo 8 Km gli ostacoli che meno mi piacciono: due muri di balle di fieno alti 3 metri da scavalcare senza nessun aiuto, se non quello degli altri. Mi mancherà il mio caro-vecchio-compagno Simone che mi lanciava come un missile. Help.
8. Panikpool
Il nome dice tutto. E' l'ostacolo che tutti temono. Non tanto per la distanza (poco meno di una vasca di piscina olimpionica) ma quanto per la temperatura gelida dell'acqua e per il fatto che ci si entra vestiti. 40 metri a nuoto in una vasca alta due metri. Per chi ha paura o non sa nuotare c'è una corda a cui aggrapparsi, la Pussylane (che credo tradotto possa suonare come "corda delle fighette") a scapito della velocità. E siamo solo al 9 Km, ancora prima di metà gara. Umidiccio.
9. Hängelücke (Sospeso)
Dopo aver già percorso quasi 10 km, fradici e stanchi un bel ponte (7 m) sospeso a due metri e mezzo di altezza, teso tra due container. Per salire e scendere solo l'aiuto delle solite balle di fieno, che, ricordo, non sono dei piccoli gradini. Nulla di estremamente impegnativo, ma quando su una rete ci si cammina in quaranta la stabilità lascia un po' a desiderare. Attenti al buco.
10. Zitterpartie
E per non farci mancare nulla un po' di corrente elettrica. Sarà più da ridere che doloroso come ostacolo, ma l'essere tutti bagnati fradici di certo non aiuterà. Passaggio tra i copertoni d'auto a terra e fili della corrente a 12 V appesi ai tralicci. Elettrizzante.
11. Kniekiller (Killer delle ginocchia)
Me lo ricordo bene. Sembra facile, ma non è difficile. In realtà in questo ostacolo, l'abilità sta proprio nel non appoggiare le ginocchia. Un cunicolo di 15 m sopra la ghiaia (ghiaia, oddio... i sassi delle vie di fuga dei circuiti di F1 non sono proprio ghiaia) nella quale strisciare. Arrivarci pulti e asciutti non darebbe grossi problemi, ma strisciare le ginocchia sporche di fango e paglia non è proprio un piacere. Tortura.
12. Tauchstation (Stazione dell'immersione)
Dopo essere passati nella piscina questa è un gioco da ragazzi. Solo un metro di altezza per 30 m di lunghezza, in acqua e dovendo passare sotto a tre tralicci messi di traverso. Fatica per le gambe, ma nel secondo giro sono sicuro che il sollievo per la tonificazione sarà maggiore della fatica. Occhio alla testa.
13. Schlammassel (Pasticcio)
Forse l'ostacolo più divertente di tutti. Qui siamo nel paddock già da un po' e il pubblico si fa sentire. Lo scorso anno ero morto dal ridere facendolo. 30 metri di lunghezza in una vasca piena di fango alta un metro. Il trucco è avanzare costanti senza perdere l'equilibrio. E soprattutto non entrare a velocità folle se non si vuole finire a faccia in giù. E allacciare bene le scarpe. Da qui in poi il fango sarà il migliore amico dei vostri piedi. Molliccio.
14. The Pyramids of Pain
Al 10,5 Km la piramide delle balle di fieno. Venticinque metri di lunghezza e 3,5 m di altezza da salire e scendere. E quando non si è più freschi come una rosa, fradici e pieni di fango, non è cosa semplice. Rilassante.
15. (senza nome)
La mazzata finale. Venticinque metri composti da: penumatici sparsi, una piramide di container alta 5 m, una rete obliqua. Visto che sarebbe troppo semplice arrivare con un po' di rincorsa, qualche pneoumatico per picchiare stinchi e polpacci ci voleva. Poi un'arrampicata sulla rete tesa fino alla cima dei container e una bella ridiscesa sulle balle di fieno. Per finire, ancora un po' di pneumatici per defaticare. Non ci resta che piangere.
Bene. Adesso, analizzato tutto, siamo pronti per... il secondo giro. Dovrebbero essere 22 Km totali, o poco meno. E quindi 30 il numero degli ostacoli da superare complessivamente. Un gioco per uno Strongman. Di positivo mi sembra di aver capito che, diversamente dallo scorso anno, l'arrivo è stato diviso dal passaggio tra primo e secondo giro, in modo che ci arrivi solo chi ha davvero finito tutto il percorso due volte non che ci sia un miscuglio tra chi ha concluso la gara e chi invece deve fare ancora un giro completo. Consigli? Un paio di guanti per riparare le mani, pantaloncini "ciclisti" aderenti e un paio di scarpe vecchie. E la voglia di passare tre giorni insieme...