Obiettivo MoMot
La Monza-Montevecchia è sempre stata una gara a cui a fatica ho rinunciato (solo una volta) e in questo 2018 in cui tutto sembra in salita (proprio come il percorso della MoMot) vorrei diventasse il mio primo e principale obiettivo per la prima parte dell’anno (sperando di non continuare a portarmi sfiga). Un motivo in più per ritornare presto a correre in maniera costante e crescente. E farlo nuovamente insieme a Chiara.
Tutti gli obiettivi che dall’inizio dell’anno mi sono posto sono andati piano piano svanendo. O per lo meno si sono allontanati. Sbiaditi. Ma quando si parla di MoMot faccio veramente fatica a pensare di non potermi ritrovare al via sulla scalinata della Villa Reale, sognando di arrivare il prima possibile a scorgere il Santuario sulla cima delle colline di Montevecchia. Lo scorso anno è stata Lorenza ad affiancarmi e ad arrivare insieme a me a soli sei secondi dal gradino più alto del podio (qui la nostra avventura). Questa volta vorrei ritornare a condividere strade, sentieri, salite, guadi, emozioni insieme a Chiara, come se fosse ancora la prima volta. Dipende da me, dalla mia schiena, dai miei acciacchi. E se così non sarà, vorrà dire che tornerà ancora ad essere Lorenza ad unirci.
Tre traguardi e un cancello
Il tempo per recuperare c’è, ma non è poi molto. Il via della settima edizione della Monza-Montevecchia Eco Trail sarà domenica 27 maggio, sempre dalla Villa Reale di Monza, sempre per 33,5 Km (e 700 m D+), sempre attraversando il suo Parco lungo i viali che costeggiano l’autodromo (dopo la deviazione della passata stagione), sempre buttandosi nei guadi della Valle del Pegorino, sempre arrampicandosi lungo i sentieri che portano fin al Santuario di Montevecchia. E sempre con tante piccole sfide racchiuse in un’avventura più grande, con il Trofeo Velocità nella parte iniziale e Il Gran Premio della Montagna nel finale.
Ma la più grande novità sarà il cancello che verrà posizionato proprio dopo l’attraversamento dell’ultimo guado, al ventiseiesimo chilometro, poco prima di intraprendere la pesante salita ai piedi del Santuario. Tre ore nette il tempo massimo per superarlo (4 ore e 15 minuti invece quello per la gara completa). Un elemento che rende la MoMot ancora più unica e competitiva. Una gara da non sottovalutare e da preparare con attenzione.
E per provare a me stesso che non è ancora arrivato il momento di arrendersi, riproverò proprio oggi ad uscire a correre, con negli occhi e nella mente i suoi colori, i suoi profumi e le emozioni che regala. Pensando che per raggiungere il traguardo prima bisogna inerpicarsi sulle sue mulattiere, scavalcare tronchi, passare nel fango e sudare sotto il sole cocente di mezzogiorno. E solo dopo gioire con il proprio compagno nei metri che precedono l’arrivo. Senza più voltarsi indietro.
Se anche voi volete esserci, se volete provare ad essere stregati dai suoi sentieri e dai suoi boschi, le iscrizioni apriranno lunedì 12 marzo alle ore 7:00 sul sito OTC. Solo 219 le coppie che potranno prendere il via. Oltre a noi.