Stryd, la potenza del running
Non tutti sanno che... il primo GPS utilizzato per il running è stato nel 2003 il Garmin Forerunner 101, derivato dai primissimi GPS utilizzati nel ciclismo ma orientato in orizzonatale per facilitarne l'utilizzo al polso. Veniva sfruttato per calcolare tempo, passo e distanza. Dopo dieci anni, Stryd ritorna alle origini ed importa, nuovamente dal ciclismo, anche l'uso della potenza.
Sono due i parametri che solitamente vengono sfruttati nel running per la gestione degli allenamenti, passo e frequenza cardiaca. Il primo permette di ricavare le diverse velocità di corsa (corsa lenta, passo di gara, ripetute...) in base alla propria VR (velocità di riferimento), solitamente calcolata con il test di Conconi. La seconda fornisce le varie fasce di intensità cardiaca di allenamento, prendendo spunto dal calcolo della propia FC Max (frequenza cardiaca massima). Non c'è un meglio o un peggio tra i due, ma semplicemente una preferenza sul metodo di allenamento, legato o alla velocità o allo sforzo cardiaco. Entrambi questi parametri hanno però un difetto: funzionano perfettamente solo quando non entrano in gioco variabili che vanno ad influenzare i calcoli fatti sui valori di riferimento.
Chi corre in bici invece che a piedi è solito utilizzare un valore oggettivo diverso per valutare la propria prestazione, la potenza. Chi utilizza la bici inserisce molte più variabili nella propria attività sportiva rispetto a chi corre, come ad esempio i diversi rapporti del cambio (si potrebbe dire che invece chi pratica running utilizza sempre lo stesso tipo di rapporto), il peso della bici (quello delle scarpe da running è praticamente ininfluente se confrontato con un telaio), la sua dimensione, la grandezza delle ruote. O le salite e le discese. Mantenere la stessa velocità (o sforzo cardiaco) cambiando anche una sola di queste variabili può essere estremamente più facile o più difficile. Per questo, utilizzando la potenza (il rapporto tra la forza applicata sui pedali e la velocità di esecuzione della pedalata stessa, misurata in Watt) come valore di riferimento, si possono avere dei dati parametrizzati più correttamente.
Stryd promette di fare lo stesso nel running.
Fascia Stryd e App dedicata per sport-watch Garmin, Stryd IQ (1). Sessione di ripetute in salita (2) e corsa in piano (3) registrata su Stryd Power Center. Sessione di ripetute in salita importata su Gamin Connect (4).
STRYD
Ho iniziato ad utilizzare e testare Stryd durante i miei allenamento nel periodo estivo. Si presenta e si indossa come una qualsiasi fascia cardiaca. Ma oltre a rilevare il battito del cuore, misura anche le accelerazioni sui tre assi (x, y, z, grazie ad un accelerometro ) e le variazioni di quota (grazie ad un sensore barometrico). I dati vengono poi elaborati e presentati in un unico valore, la potenza.
L'utilizzo di Stryd è molto semplice. Si scarica la App nativa per smarthpone (compatibile sia con iOS che Android) e si connette via Bluetooth con dispositivi Garmin (FR220, FR225, FR230, FR235, FR620, FR630, FR735XT, 910XT, 920XT, 310XT, Fenix 2, Fenix 3, Fenix 3 HR), Suunto (Ambit 2, Ambit 2S, Ambit 3, Ambit 3S, Ambit 3 Peak, Ambit 3 Vertical) e Polar (V800). Inizialmente l'ho provato con Garmin Fenix 3 HR, poi sono passato al Forerunner 630. Non nego che nelle prime settimane ho avuto qualche piccolo problema di utilizzo. Non essendo ancora stato rilasciato il firmware compatibile con i dispositivi Garmin, ho dovuto seguire due diversi tutorial per riuscire a leggere i valori di potenza calcolati e rilevati durante i vari allenamenti, sfruttando le caratteristiche differenti offerte da ogni diverso dispositivo. Aggiungendo poi la criticità di lettura dei valori registrati all'interno dei portale Stryd Power Center e Gamin Connect. Da qualche giorno è invece stata rilasciata la App Stryd IQ compatibile con i GPS Garmin che ha reso tutto più facile ed intuitivo.
Utilizzando uno sport-watch Garmin è sufficiente scaricare e installare sul proprio dispositivo (tramite Garmin Express) la App dedicata Stryd IQ. Per iniziare l'allenamento si procede come per qualsiasi altra corsa, avendo solo l'accortezza di aver preventivamente accoppiato fascia e dispositivo e di avviare l'applicazione Stryd invece del classico profilo running. La schermata che si presenta è suddivisa in quattro riquadri ed è molto simile alla nativa di Garmin. I valori mostrati inizialmente sono potenza, velocità istantanea, tempo e distanza. Scorrendo, si presentano altri dati come ad esempio cadenza, frequenza cardiaca, oscillazione verticale, lap. Rispetto alle schermate native del GPS Garmin non c'è però la possibilità di cambiare tipologia o numero dei parametri visualizzati per schermata. Durante l'attività i valori si aggiornano come durante qualsiasi allenamento, perdendo però quelle che sono alcune delle possibili caratteristiche che abitualmente vengono utilizzate dagli utenti Garmin, come ad esempio il lap manuale o l'utilizzo contemporaneo degli allenamenti personalizzati.
PERCHÈ LA POTENZA
Correndo in piano ed in modo regolare, si nota che ad aumento del passo si ha il contemporaneo aumento di frequenza cardiaca e di potenza. Provando e riprovando durante le diverse tipologie di allenamento e su diversi percorsi ho invece verificato che i valori si scostano quando entrano in gioco variabili differenti. Ed è proprio in questi casi che l'utilizzo di Stryd può essere più efficiente rispetto alle tipologie di rilevazione più canoniche. Come nel ciclismo. Quando si corre in salita, ad esempio, non si può avere un riferimento di passo o di frequenza cardiaca corretto (costante) come in piano, variando la lunghezza delle salite e la loro inclinazione. Quando si corre un trail, la tipologia di terreno che si affronta incide sulla velocità e la reattività del passo, sulla fatica. Possono entrare poi in gioco molteplici altri fattori come temperatura, vento, quota, stanchezza. Proprio in questi casi l'utilizzo della potenza può essere la soluzione per avere un controllo reale (ed in tempo reale) sull'effettivo sforzo che si ta facendo. Ogni qual volta ci sia la possibilità che una variabile, non misurabile a priori, possa andare a "falsare" il reale valore di velocità o frequenza cardiaca, Stryd è la possibile soluzione al problema. Ci dà l'opportunità di misurare in maniera oggettiva lo sforzo fisico e apre nuove prospettive per l’allenamento e il monitoraggio della singola prestazione.
Ma c'è di più. Stryd può anche essere un supporto per migliorare l’efficienza della propria corsa. Anche correndo in piano (anche in pista) con passo regolare. Abbassando quanto più possibile il valore di potenza, riducendo lo spostamento verticale del proprio baricentro e aumentando la frequenza dei passi, a minore fatica corrisponderà uguale velocità (o velocità maggiore).
ZONE DI POTENZA
Per conoscere i propri valori di potenza corretti, Stryd fornisce un test di sforzo (Critical Power Test, all'interno dell'App su smartphone e sul portale Stryd Power Center) per parametrizzare le cinque zone di potenza di riferimento (come succede ad esempio per la frequenza cardica) per i propri allenamenti e le proprie gare. Una prova costituita da 800 metri corsi a ritmo facile, seguiti da una prima ripetuta di 1,2 Km e da una seconda di 2,4 Km a velocità massimale in piano, con 30’ di recupero. Si calcola così la cosiddetta FTP (Functional Threshold Power) o test di potenza funzionale di soglia. Dai risultati ottenuti, si avranno le cinque fasce di potenza di riferimento da seguire durante la corsa (ad esempio Zona 1 30-40% per la corsa lenta o Zona 4 90-100% per una gara di diecimila metri) indipendentemente dalle variabili che potranno poi entrare in gioco.
CONSIDERAZIONI
Stryd si presenta quindi come uno strumento nuovo e importante. Un’applicazione intelligente e semplice da usare, che sfrutta una tecnologia innovativa per il mondo del running. Con l’utilizzo di Stryd sarà quindi più facile pianificare allenamenti, migliorare il proprio stile di corsa, gestire al meglio la gara e confrontare i dati. Non ci si dovrà più basare sulle proprie sensazioni quando velocità o frequenza cardiaca non saranno sufficienti a supportare le nostre corse. Non ci si dovrà più preoccupare di capire come affrontare salite o discese o gare di trail, potendo addirittura comparare tra di loro le prestazioni su percorsi differenti.
Ma quello che Stryd deve fare al momento è però evolversi. In fretta. Rimanere al passo con lo sviluppo continuo delle tecnologie. Utilizzare ancora la (odiosa) fascia per la rilevazione della potenza, nel momento in cui si stanno espandendo GPS con la rilevazione cardiaca al polso, potrebbe essere ormai obsoleto. Come la tipologia stessa di fascia, ancora di vecchia generazione e non già evoluta come la (comodissima) fascia HRM-Run™ di Garmin. Allo stesso modo devono evolversi (e in parte lo hanno già fatto nelle ultime settimane) anche le App dedicate (come Stryd IQ per Garmin) per sport-watch. Togliere all'utente funzionalità che sfrutta quotidianamente per i propri allenamenti e le proprie gare potrebbe essere un compromesso al quale la maggior parte dei runners non sarebbero disposti a scendere. Come diceva una vecchia pubblicità... la potenza è nulla senza controllo.
Stryd ha un costo di 249 €.
Approfondimenti
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Nuovo Stryd, all'ennesima potenza il mio secondo articolo su Stryd