Piccoli segreti a pancia piena
Se il brutto tempo dei giorni scorsi mi aveva un aiutato a soffrire un po' meno le uscite di corsa, la bella giornata di oggi è stata un brutto colpo. Cielo azzurro, 12°C verso mezzogiorno, sole caldo, niente vento. Praticamente la giornata perfetta per correre e smaltire le cibarie ingurgitate negli ultimi tre giorni. E invece, come unico sfogo, mi sono ritrovato ancora in sella alla bici di spinning, al fresco, al chiuso, cercando di fare in modo che questa attesa sia meno pesante di quanto già non lo sia. Domattina scoprirò panettoni&Co. quanto avranno deciso di aggrapparsi a pancia e cosce prima che la corsa li scrolli via definitivamente.
Tra ieri e oggi ho aumentato un po' il carico sui pedali. In realtà forse un po' troppo, visto che un po' di indolenzimento al polpaccio ce l'ho. Ma ho provato a seguire i dettami di Claudia riguardo la frequenza cardiaca ed ho dovuto necessariamente stringere un po' l'attrito della ruota. Sia lei che Ema, mi hanno consigliato un piccolo trucco da spinners per mantenere il numero di pedalate al minuto (rpm), ossia farsi dare il ritmo dalla musica con la cadenza desiderata. Ma adesso vi svelo io il piccolo segreto che mi permette di non scendere dalla sella dopo i primi 20' di sopportazione: un monitor davanti al manubrio e un film (o serie tv) da seguire (vedo già il terrore negli occhi dei puristi). Per questo mi riesce difficile conciliare le due cose. Dovrei forse sacrificare un'uscita e provare con la musica. Ma per questo dovrò aspettare il nuovo anno. Da domani si va sulla neve e le attività fisiche diventeranno altre, sci snowboard e fondo. Oggi invece sono per lo meno riuscito a registrare la prima traccia FC grazie alla fascia cardiaca del TomTom Runner. Avessi avuto il modello Multi-Sport avrei potuto fare di più, ma essendo runner non avrei mai immaginato mi sarebbe potuto servire il modello completo per il triathlon. Mai dire mai. Secondo i miei calcoli (220-39)x75/100 il 75% della mia FCMax dovrebbe essere 135 bpm. Questo in base alla regola dell'età. Certo, andrebbe misurata in altro modo e meno teoricamente, ma al momento questo ho a disposizione. Così oggi ho man mano aumentato il carico per cercare di portare il cuore al ritmo desiderato. E ci ho impiegato un po'. Devo comunque sempre ragionare sul fatto che il polpaccio non deve affaticarsi troppo, altrimenti stare fermo con la corsa non servirebbe a nulla. Credo di aver toccato i 140 bpm, ma per andare oltre avrei dovuto forzare troppo ed ho preferito non rischiare. Speriamo sia servito a qualcosa. Sia ieri che oggi sono arrivato a 40 Km, prima in 54' poi in 52'. Dati che servono ben poco come già detto, ma che paragonati ai giorni precedenti, rendono bene l'idea sul fatto che piano piano l'esercizio sta migliorando e sto prendendo più confidenza con il mezzo. Tenendo anche conto del carico sempre maggiore che ho dato. E di una cosa sono anche più certo: è la strada quella che mi piace. Quella con il rumore dei passi che si perde nel vento...