Ricominciamo?

Speravo di essere già in strada. Ma la realtà è ben diversa dai sogni. Ancora qualche giorno di stop, o meglio, di ripresa. Di rilancio. Di riscaldamento. Anche se in realtà le sensazioni non sono affatto buone. E poi gli impegni che si sono ammucchiati ripetutamente negli ultimi giorni e che non mi hanno lasciato nemmeno il tempo per una nuotata. Forse è segno che è ora di ricominciare.

Domenica ho camminato. Piccole ripetute in salita, ma camminando. Centocinquanta metri a salire e centocinquantametri a scendere a passo normale e settantacinque metri a salire e settantacinque a scendere a passo veloce. E' il compitino lasciatomi da Mario (Ruggiu), dopo la visita di controllo, per iniziare a ricostruire i muscoli che nell'ultimo mese hanno deciso di andarsene. Una situazione che conosco, purtroppo. E ricominciare a correre subito senza aver prima ricostruito un po' di fibre potrebbe essere oltremodo nocivo. Ma non solo. Anche esercizi di rinforzo da fermo, step e flessioni della caviglia da seduto. Che con la corsa non hanno propriamento molto a che vedere, ma che sono necessari. Alla fine bici e piscina (come immaginavo), per come li interpreto personalmente, non possono andare a sostituire la mia corsa (quasi) quotidiana. E' stato (ed è) solamente un pagliativo per distrarre la mente, per provare ad ingannarla nell'attesa, per rendere meno amaro il momento.

Mi è capitato di pensare. Soprattutto nei momenti trascorsi in acqua o camminando su e giù per la discesa. Pensare a cosa sarebbe se il problema non passasse. Perchè c'è sempre una piccola possibilità remota in cui le cose potrebbero non andare come sperato. Programmato. Le sensazioni in questi giorni non sono state buone. Il fastidio camminando non lo sento più, ma mi è capitato di avere invece sensazioni strane caricando la gamba, facendo le scale o correndo in acqua, facendo un piccolo scatto o alzando la Vespa sul cavalletto. Quella sensazione che mandanoun allarme inconscio al cervello. Venerdì o sabato dovrei provare a ricominciare a correre. Poco o tanto che sia, se il dolore si ripresentasse, magari non subito, cosa sarà? Io non posso restare seduto in disparte, né arte né parte, non sono capace di stare a guardare...