USA, Oregon, Portland, Nike
Martedì volerò a Portland, headquarter di Nike. L'inizio anno coincide sempre con il lancio dei nuovi prodotti e Runner's World Italia mi ha scelto come invi(t)ato all'evento. Non avrei potuto dire di no. Ci sono occasioni che vanno sempre prese al volo. Saranno giorni di full-immersion nel mondo del running mondiale, marchiati dallo Swoosh americano. Anche se in realtà poi non so cosa aspettarmi veramente. Ma so che sarà fantastico. Ci sarà da lavorare, ma allo stesso tempo sarà anche una fantastica vacanza. Saranno giornate lunghe e impegnative, ma saranno anche divertenti e diverse. Sarà sicuramente un'esperienza indimenticabile. Ci saranno nuove scarpe, maglie, divise e ogni sorta di accessorio da scoprire e provare. Ci sarà da correre soprattutto. Insieme e lungo le strade di Portland, che sia mattino, pomeriggio o sera. E poi sarà un'anteprima mondiale, da seguire interamente su Corro Ergo Sum e Runner's World. C'è chi dice che correre non fa bene... ma forse bisogna vedere come ognuno lo sa fare.
Non so ancora bene come sarà strutturata la presentazione. Sto aspettando qualche notizia in più in questi giorni. Martedì e venerdì saranno giornate dedicate completamente al viaggio. Portland non è proprio dietro l'angolo. Ma dopo l'esperienza statunitense insieme a Chiara di questo autunno, una sorpresa più bella sarebbe stata difficile da pensare. Mercoledì e giovedì saranno invece i giorni in Casa-Nike. Dove tutto nasce. Dove tutto viene pensato. Dove tutto viene prodotto e testato. Dove credo chiunque vorrebbe essere. So già che i miei occhi si illumineranno, pronti a registrare tutto quello che verrà presentato. Odori, luci e parole. Un'esperienza da vivere con tutti i sensi.
Per questo negli ultimi giorni l'attuale situazione fisica mi dava qualche proccupazione in più del solito. Non essere al meglio non sarebbe la stessa cosa. Soprattutto non mi farebbe vivere quest'esperienza al cento-per-cento. Ma il riposo e le sapienti mani di William qualche risultato lo stanno producendo. Ormai siamo quasi certo che tutti i problemi delle ultime settimane siano nati per il piccolo infortunio di dicembre. Una distrazione, un appoggio fatto male. Da lì probabilmente è partita l'infiammazione a psoas e base degli addominali che poi ha infiammato anche tutta la zona inguinale con l'inizio del nuovo anno. L'importante è esserne consapevoli e cercare di non peggiorare la situazione.
Ieri sera ho allungato ancora un po' la distanza, fino a 12 Km. E' incredibile vedere come qualche settimana di stop resetti completamente le gambe e il fiato. Se le prime due uscite settimanali erano state leggere, questa volta la fatica è stata maggiore. Un po' dovuta ai due giorni consecutivi di corsa, un po' all'accumularsi della stanchezza, un po' alla disabitudine. Ma so anche che basta qualche giorno per riprendere il giusto ritmo. Però devo dire che la situazione addominale è andata meglio del previsto. Il fastidio ad ogni movimento che comporta l'irrigidimento dei muscoli in zona psoas rimane, ma in maniera accettabile e soprattutto senza peggiorare. E correndo non è possibile non usarli. Ciò che mi fa rimanere fiducioso è che a riposo o camminando è tutto normale. Se, come penso, l'infiammazione passerà poco alla volta, devo stare solo attento a non fare bruschi movimenti e cercare di disinfiammare quando possibile. Tutto sommato, arrivare già a 53' 16" di autonomia in pochi giorni è già un buon passo. E i quadricipiti ne sanno qualcosa.