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Lento, ma mica tanto

Doveva essere un lento l'allenamento di questa sera, ma alla fine è uscito un variato. E non per colpa mia. Visto il ritmo che avrei dovuto tenere, sui 4' 30" , Chiara mi ha chiesto di correre insieme, anche in vista dei ventuno che faremo in coppia nella prima parte della Maratona di Firenze. Partita un po' più piano per il riscaldamento, l'ho raggiunta una volta arrivati sul Naviglio. Temperatura più fresca stasera con 12°C, quattro in meno dei giorni scorsi. Il buio sullla ciclabile è imperante, ma vista la sua richiesta, con noi ho portato la luce frontale. Stando immersi nel buio, gli occhi si abituano alla poca luce e ti permettono di vedere attorno le campagne con i giochi di luce ed ombra data da luna e stelle e dai lampioni posizionati in lontananza.

Con la lampada invece è tutto diverso. La strada è decisamente molto più illuminata, ma è come correre in una bolla che sfuma tutto il contorno. Una volta insieme ho faticato un po' a rallentarmi ed a trovare il passo giusto, ma una volta indovinato trovato ho cercato di mantenerlo fino ad Inzago. Pochi altri runners in giro e quasi tutti al buio. Poco prima del giro di boa ho allungato il passo facendo rallentare Chiara come previsto dalla sua seduta per riraggiungerla dopo una decina di minuti. Abbiamo sbagliato un po' la valutazione e ho dovuto aumentare decisamente il ritmo per reincontrarla prima che si inoltrasse lungo la ciclabile fuori paese. Le gambe hanno girato bene. Sembra che giorno dopo giorno leggerezza e facilità di corsa stiano tornando un po' alla volta. Poi ci siamo fatti insieme gli ultimi quattro chilometri e mezzo dei miei 12 Km totali, sempre cercando i 4' 30" costanti. Difficile più per lei che per me mantenere la velocità lineare. In più di un'occasione ho dovuto rallentare la sua corsa che tende spesso ad aumentare. Ma è importante saper riconoscere a sensazione il passo, soprattutto per mantenerlo durante i quarantadue. E per farlo ogni tanto è necessario staccarsi da quel gps che digitalizza i nostri passi. Probabilmente aver corso per molti anni senza poter leggere la mia velocità su un display, ma solo calcolarla tramite riferimenti e sensazioni mi ha aiutato in questo. 52' 21" un po' più veloci di quel che avrei dovuto ma in assoluta tranquillità. Avrei anche voluto usare in parallelo il nuovo TomTom Runner ma sto avendo qualche problema con la durata della carica della batteria. Spero di riuscire a risolverlo nella prossima settimana.