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Ripetute 10x80 in salita + 8x400 1' 24"

Primo tentativo fatto. Poteva andare meglio. Non tanto per il risultato e l'impegno, quanto per il test sul percorso. Ogni volta che ho un nuovo tipo di allenamento da provare non vedo l'ora di correre. E le ripetute in salita programmate per ieri sono stato uno stimolo enorme. Il problema, nella piatta Martesana, è stato trovare una salita adatta alle esigenze. Le alternative non sono molte: o un cavalcavia (serio) o la sponda dell'Adda in zona Trezzo. Questa volta ho optato per le innovazioni della civiltà. Tra tutti ho pensato che il cavalcavia della ferrovia di Pozzuolo Martesana potesse fare a caso mio. Quasi ottocento metri di ponte, con un versante più morbido ed uno più ripido. Ma soprattutto vicino ad un rettilineo in piano per la seconda sessione di ripetute.

Il probelma maggiore è stato trovare il tratto adatto all'allungo e il circuito da percorrere durante il recupero per essere nuovamente pronto alla salita dopo 1' 30". Solo 80 m e senza alcuna indicazione di velocità da tenere. Solo corsa forzata. Ci ho impiegato una decina di minuti per decidere dove provare ed alla fine il tratto prescelto si è dimostrato adatto. Il secondo problema l'ha dato il tempo. Inteso sia come meteorologico, sia come orario. Tutto completamente al buio. L'unico grande lampione del cantiere della ferrovia non è bastato ad illuminare a sufficienza la strada e di auto, nonostante fossero già le diciannove passate, ne sono passate parecchie e ad alta velocità. E' assolutamente necessario correre con luce frontale e fascia catarifrangente. Per di più si è anche messo a piovigginare prima ed a piovere seriamente poi, rendendo l'asfalto e il bordo strada molto scivoloso. Ma alla fine tutto è andato al meglio. Le ripetute le ho fatte un po' ad-occhio, calcolando la distanza col gps al primo passaggio e poi prendendo successivamente qualche riferimento lungo il bordo strada per i successivi. Solo qualche metro in più in qualche sessione. Ho spinto al 90% delle possibilità, sentendo il peso della salita solo alla distanza. Peccato che il gps non abbia rilevato il dislivello del cavalcavia, mi sarebbe piaciuto vedere la differenza tra partenza ed arrivo quanto fosse in realtà, ma le mappe probabilmente non sono ancora aggiornate. Mi sarebbe stato molto utile il TomTom Runner in questa seduta, programmando i vari step in base a durata e tempo di recupero. Ma probabilmente ha qualche problema di batteria e ancora ieri sera quando sono uscito per l'allenamento era scarico. Poi seconda seduta lungo la ciclabile che unisce Pozzuolo con Trecella. Circa cinquecento metri tutti dritti. Anche qui stessa tattica provata già in precedenza. Studio della distanza nelle prime sessioni (risultate leggermente più corte di qualche decina di metri) e poi riferimenti fissi per le successive. Ottimo il risultato. Correre su rettilineo alla fine ha il suo vantaggio. Sarei dovuto rimanere sui 3' 30", ma sono sempre stato al di sotto di cinque/dieci secondi. Nel verso di ritorno, soprattutto nei primi metri, nonostante il dislivello fosse solo di qualche metro, si sentiva il leggero falsopiano in discesa. Lo stesso che, nell'altro senso, dava maggior fatica sul finale. E' iniziato a piovere forte quando ormai stavo ritornando verso la macchina. Primo tentativo positivo, anche se vorrei valutare altre alternative. Ma sarà per la prossima settimana.