Ritorno al buio
E' ufficiale, non mi piace correre al buio. Mi manca il senso di libertà che ti dà la corsa al sole in una bella giornata col cielo azzurro. Sembra quasi che i polmoni non riescano a riempirsi a fondo, che le gambe abbiano una forza oscura che le trattiene sul terreno. Sono solo sensazioni che però incidono sul movimento, sulla fatica, sulle percezioni. Ci saranno poi sere in cui sarà bellissimo correre sotto la luce bianca della luna. Questo lo so. Come mi rendo conto dei vantaggi dati dal fresco, dalla pioggerellina autunnale, dalla ciclabile completamente libera, dall'introspezione creata dall'ambiente. Non mi piace correre al buio, ma non posso farne a meno.
Ieri serata dedicata al confronto e studio del TomTom Runner. Garmin su un braccio e TomTom sull'altro. Sono andato a sensazione senza guardare mai il cronometro per imparare a riconoscere il ritmo che ho nelle gambe in questo momento. Per tutti i 10 Km ho solo verificato che entrambe i gps funzionassero ad ogni intermedio ed infatti così è stato. Per tutto il percorso di andata hanno suonato al sincrono. Leggermente sfasati, invece, ma costanti, nei cinque chilometri di ritorno. Normale che al giro di boa ci sia stato uno sfasamento. E' la stessa cosa che succede in tutte le gare quando si confrontano distanze con gps differenti. Ad ogni curva, ad ogni cambio di direzione piccoli diversità dovute alle percentuale di errori nella ricezione del segnale. E' vero, il buio aiuta a pensare, a rannicchiarsi nella testa lasciando che siano le gambe a fare il loro corso. Il momento perfetto per pensare. Che sia corsa, lavoro o vita. E' la differenza tra autunno e primavera. Il momento giusto per pianificare i prossimi mesi. Il prossimo anno. Le gambe da parte loro hanno girato bene, grazie forse anche ai massaggi di lunedì. I polpacci stanno ancora ringraziando. 42' 21" di allenamento, con umidità ma anche fresco. E' anche diminuito leggermente il peso, sceso a 68,3 Kg [kgr], probabilmente dovuto anche alla pausa-integratori post-maratona. Questa sera invece ci aspettano nuovi allenamenti, con ripetute brevi in salita e nuovi percorsi. Vedremo come andrà. Non a buon fine è andato invece l'ennesimo confronto post-allenamento tra il tracciato dei due gps. Sia gli split su MapMyFitness che il file .tcx di esportazione mi hanno dato 3"/4" di sfasamento dagli stessi su Garmin Connect. Il problema sta sicuramente negli algoritmi di calcolo, dato che sulla distanza e sulla ricezione differenze non ce n'erano.