Bella di giorno
Quando è il sole che chiama non ci si può fermare. Il lungo ponte ha cambiato orari e ritmi, abitudini, ma non la voglia. Usciamo verso metà mattina quando il sole a intermittenza fa presagire che il pomeriggio potrebbe arrivare la pioggia. La temperatura ancora una volta pressochè perfetta. Trotterello ancora i primi chilometri con Chiara che mi aiuta a non esagerare nel riscaldamento. Tante la auto in giro nonostante fossimo nel week-end. Una volta arrivato sul Naviglio riprendo però il mio passo allungando deciso. L'alzaia è popolata ma non troppo. Il sabato per molti non è giorno di corsa. Mi limito ai 10 Km in vista dei quattordici o più che ho in mente per domani a Treviglio. Un quanto mai atteso ritorno alle tapasciate con il Mulino Vecchio.
In questi giorni l'attenzione è solo per il passo e la postura. Cerco di fare tutto al meglio, cercando di capire cosa possa avere di sbagliato nell'impostazione di corsa. E intanto la mente va a chi è a New York, dove la maratona è stata annullata. Gente, amici, che si aspettavano un sabato mattina da passare in Central Park e che invece si trovano con un viaggio oltre-oceano senza motivo. Ma ho già detto abbastanza nel post di ieri su questo. Al giro di boa provo ad allungare leggermente incontrando quasi subito Chiara sul finale d'andata. Non ho guardato mai il cronometro se non all'arrivo. Un po' di fatica, normale, soprattutto alle gambe. Un leggero fastidio ai muscoli del polpaccio, ma nulla di preoccupante. All'arrivo nel parcheggio fuori casa il cronometro segna 39' 57", quel tempo in cui avrei sperato la scorsa settimana al Trofeo Montestella. Ma va bene così, l'importante è correre e migliorare sempre un po' di più. Domani è ancora un altro giorno.