[M] Settimana 02 - 7x1000
Avevo capito subito che l'allenamento di stasera sarebbe stato devastante quando oggi all'ora di pranzo sono uscito dall'ufficio e convinto di godermi il sole e il caldo sono invece stato investito da un'aria improvvisa, forte e gelida. Conoscendomi e sapendo il tipo di allenamento sono uscito poi di casa questa sera coperto con la sola maglia pesante, ma nonostante i 5°C segnati dal termometro ho sentito freddo. Preoccupato più per il ritorno dai 16 Km che dalle prime sensazioni ho preferito rientrare subito per mettermi anche l'antivento. Il nome dice tutto. Avrei forse anche fatto bene a rimanere in casa, ma poi sono subito ri-uscito.
Il vento è l'unico evento metereologico che veramente da fastidio più di ogni altro. E' incontrollabile, imprevedibile ma soprattutto a volte impercettibile. Il ginocchio appena partito mi ha dato fastidio ed ero quasi tentato di non rischiare, ma alla fine sono arrivato tra un pensiero e l'altro fin sull'alzaia dove ho cominciato la prima serie di ripetute. Nell'andata tutto sommato l'aria era laterale ma anche un po' posteriore e il fastidio quasi impercettibile, se non guardando il cronometro. Solo qualche secondo di ritardo in base alla tabella. Ma una volta fatto il giro di boa, e comunque abbastanza stanco nonostante fossi solo a metà, l'allenamento è diventato quasi impossibile. Pensandoci adesso è forse servito di più, visto il carico che ha fatto fare alle gambe. Ma tutte le successive ripetute sono state molto più alte rispetto a quanto le avrei dovute fare, soprattutto nei tratti già rallentati dalla salita. Ma il fatto di non capire la reale velocità mi ha fatto anche spingere forse più del dovuto. Quando ancora mancavano cinque o sei chilometri all'arrivo la sensazione alle gambe è stata devastante: pesanti, lente, goffe. Eppure sono sempre arrivato allo stremo. Per questo so che in ogni caso, anche se i tempi non sono stati quelli da aspettativa, l'allenamento è andato più che bene. Ho anche rischiato di farmi male scivolando su una lastra di ghiaccio in corrispondenza dello stretto passaggio di fianco alla sbarra che blocca il passaggio auto sull'alzaia. Dove il ghiaccio è ancora presente la lastra è diventata peridolosa, liscia, resistente. Un piede mi è scivolato e per reggermi in piedi ho fatto forza sull agmaba destra dove il crociato anteriore ha fatto sentire a gran voce la sua presenza e il suo disaccordo. Niente di che per fortuna. Quando a casa mi sono fermato dopo 1h 05' 28" ero veramente al limite. Vedrò ora domani se anticipare l'uscita di venerdì o se far riposare un po' le gambe.
Segnalo intanto che nel post di ieri ho inserito anche un'altra e-mail arrivata questa mattina, testimonianza di chi siete voi che mi fate compagnia.