Rincorrendo la fine
Periodo difficile. Non immaginavo certo così gli ultimi giorni prima della prova del nove del dopo (ultimo) infortunio. Speravo di poterci arrivare con calma, dosando e forse, concentrandomi sugli allenamenti più difficili. E invece non ho quasi nemmeno il tempo di scrivere. Non mi sono fermato. Sto cercando solo di sopravvivere tra un impegno e l'altro.
Quello che più di tutto mi fa arrabbiare è che la cosa non dipende direttamente da me, ma dalla disorganizzazione degli altri. Dipendere dal lavoro altrui con l'impossibilità di programmarsi è difficile, soprattutto quando le scadenze (di tutti i tipi) si avvicinano. Questa dovrebbe essere anche l'ultima settimana di carico e spero di riuscire a portarla a termine come mi ero prefissato. Soprattutto con i tempi sperati registrati e migliorati già nelle scorse settimane.
Domenica è stato l'ultimo allenamento di semi-qualità fatto. Un bel medio di 18 Km lungo il Naviglio. Staffetta con Chiara (partita presto per un lungo sulle rive del Brembo) per fare compagnia a Tommaso e uscita a metà mattina sotto il sole. Scelta dettata anche dal fatto che è meglio abituarsi al caldo in vista della gara sul lungomare del Conero. Primi dodici chilometri a sensazione, risalendo il corso della Martesana. Un buon ritmo che solo a fine allenamento ho scoperto essere sui 4' 15" di media. Ho anche incontrato qualche amico, chi intento ad allenarsi, chi ad accompagnare i figli in bici, chi alla prima uscita correndo col passeggino. E mi è venuta un po' di nostalgia a non avere con me Tommaso da spingere. Ma nei prossimi giorni è già pronto in arrivo il nuovo super-stroller Chariot della Thule che ci farà compagnia in questa primavera-estate in arrivo. Di corsa o in bici non ci saranno più scuse che tengano.
Dopo il giro di boa a Groppello qualche chilometro di rincorsa prima dell'allungo finale. Allungo veloce, ma anche questa volta completamente a sensazione. E l'idea di provare a fare lo stesso anche in gara sta diventando sempre più realtà. Sensazioni che poi hanno corrisposto alle percezioni reali. 3' 45" di media voluto e rispettato e corso anche con relativa facilità. Sono arrivato stanco, ma spingendo. Se riuscissi anche alla Conero Running a mantenere lo stesso rimo sarei più che felice. Anche se il sogno sarebbe quello di ritrovarmi come alla fine della scorsa seduta di ripetute. Distrutto, sfinito, ma per un crono a sorpresa.
Quello che sarà nei prossimi giorni però ancora non lo so. Le energie residue che dovrei ritrovare nei giorni di riposo se ne stanno andando tra sonno perso e lavoro stressante. In più si avvicinano i giorni di Pasqua, il viaggio verso il Friuli, le consegne. Sarà un lungo finale. Ma quando arrivano le crisi c'è solo una cosa da fare. Stringere i denti e aumentare il passo. Prima o poi finisce, il traguardo arriva e si è già pronti per la prossima corsa.