Ripetute 5x1000 salita 4% rec. 3' 1% con MyRun Technogym
Settimana di scarico in vista del lungo di domenica alla Maratona di Parma. E, dopo i lavori su resistenza e velocità, anche momento di richiamo di forza specifica. Tornare sul tapis roulant MyRun di Technogym dopo le ripetute in salita su strada di questa estate è stato strano. Come reindossare un paio di scarpe comode dopo tanto tempo.
La sorpresa più bella è stata correre col fresco. Nonostante fuori ci fosse ancora il sole, la palestra sopra la redazione di Runner's World aveva già il clima perfetto. Che però nonostante tutto non è stato sufficiente per permettermi di correre senza dover accendere anche il ventilatore. E con l'aria fresca in faccia mi è sembrato ancora di andare più forte. Come previsto dalla tabella del prof. Massini, ho impostato la velocità di MyRun sui 4' 30" al chilometro ed ho solo variato manualmente la pendenza alternando un chilometro di salita (4%) e i tre minuti di recupero (1%). La cosa bella, e che ancora non avevo provato, è stata ascoltare la radio (senza auricolari) durante l'allenamento. Non musica (inevitabilmente qualche canzone è partita), ma le chiacchiere di Nicola e Linus che hanno reso meno pesante la monotonia di corsa verso l'infinito del tappeto, rubando attenzione e minuti, e rendendo meno faticosi i chilometri più impegnativi.
Ho parlato della differenza di correre ripetute in salita su strada e su treadmill proprio nell'ultimo numero di Runner's World di ottobre già in edicola (articolo "Verso la start line" su Runner's World Challenge e MyRun Technogym, pag. 52), ma ritornare alla corsa indoor ha fatto risaltare ancora di più le differenze. Negli allenamenti di questa estate, sfruttando anche l'aiuto di Stryd, ho sempre corso costantemente tra salita e discesa a 4' 30", ma lo sforzo, la meccanica, la fatica sono sempre state decisamente differente rispetto alla corsa indoor. Se posso considerare molto simile la parte nel chilometro di spinta in salita, non posso invece dire la stessa cosa su quella di recupero. Anche perchè in strada si corre in discesa, su tapis roulant praticamente in piano (l'1% di pendenza serve semplicemente a simulare la resistenza che si ha su piano in strada). In entrambi i casi si riesce a rifiatare e si diminuisce lo sforzo nei muscoli delle gambe nonostante il ritmo non cambi. Ma mentre su strada si affaticano soprattutto i quadricipiti per contrastare la spinta verso il basso della discesa, correndo indoor si mantiene invece un passo veloce, costante. In pratica è principalmente la parte cardio quella che beneficia del recupero più consistente.
Le prime serie devo dire sono state praticamente indolori, aumentando la fatica di step in step. Guardando il grafico del battito cardiaco cade subito all'occhio come la frequenza cardiaca sia aumentata piano piano, con dei picchi più alti proprio in corrispondeza delle serie in salita. E' stato faticoso, ma una fatica diversa dal correre in strada. Sicuramente anche beneficio degli allenamenti fatti fino ad ora. Questo doveva essere solamente un richiamo dei lavori di forza specifica e tale è stato. Ripensando alla prima volta che sono salito su MyRun, un'espereinza totalmente diversa. Ho comunque sudato copiosamente. E questo, purtroppo, è uno dei problemi più grossi che la corsa indoor porta con sè. Ma affiancato anche ad altri benefici, come la possibilità di poter sempre bere per rinfrescarsi o di correre sempre nelle stesse condizioni. E soprattutto quella di avere a disposizione una salita lunga all'infinito anche quando si abita in pianura.