Nike Flyknit Lunar 2
Prima italiana per le Flyknit Lunar 2 di casa Nike. E noi c'eravamo. Centro di Milano, in mezzo ai grattacieli di zona Porta Nuova. Un'altra corsa tra le vie del centro ma con un nuovo paio di scarpe ai piedi. Il colpo d'occhio è bellissimo. Una trentina di maglie Nike-Runner's World nere taggate Impossibly Light. Incredibly Strong ed il luccichìo verde-blu o rosa-arancio delle scintillanti Flyknit Lunar 2 che sfuggono tra i sampietrini delle strette vie della movida. Sono i piedi a parlare ed ascoltare quello che la strada ha da dire. Noi li abbiamo seguiti compatti, aspettando di sapere il loro nuovo pensiero.
Ritrovarsi con gli amici di Runner's World per me è sempre un piacere. Anche perchè ogni volta è una nuova sorpresa. E farlo in Piazza Gae Aulenti dove ancora non ero stato se non solo di passaggio è stato ancora più bello. Grattacieli di vetro che si specchiano in cerchio su una sottile fontana che riempie la piazza. Abbiamo corso lungo i vialetti che l'attraversano come se stessimo correndo leggeri sull'acqua. Flash di smartphone e macchine fotografiche che hanno invaso la nostra corsa scandita dal passo verde ed arancio delle Flyknit Lunar 2.
La sorpresa che non avrei voluto è stata quella di correre con un paio di scarpe di mezzo numero più piccole rispetto al mio. Sono corso ai ripari togliendo la soletta e riuscendo ad avere meno pressione soprrattutto nella parte dell'avampiede. Giocandomi però così parte del drop aumentato di un millimetro rispetto al modello precedente. Le sensazioni non sono state molto differenti. Sempre scarpa ultraleggera con tomaia in pezzo unico in maglia. Quello che dà leggerezza e compattezza al tutto. Ma anche caratteristica che secondo me la rende adatta solo a runners leggeri e senza problemi di appoggio, nonostante la tomaia avvolga bene il piede. Anche l'ammortizzazione non si allontana molto dal primo modello. La parte del tallone mi è sembrata un po' più secca (ma forse la sensazione è dovuta all'assenza della soletta) mentre ancora molto scarica la parte anteriore. Fattori che la rendono, secondo me, molto più adatta a chi ha un buon ritmo. Scarpa d'allenamento, per brevi distanze a ritmo medio. La comodità è forse l'elemento preponderante, data dalla traspirabilità e dalla flessibilità (l'ormai classica modellazione a caldo della suola Lunarlon) dei modelli Flyknit. La cosa che invece ancora non mi convince è la linguetta. Nonostante sia integrata nella tomaia, la lavorazione a maglia la rende troppo sottile e sfuggente al collo del piede. Preferisco i modelli in cui è più corposa ed aiuta la stabilità scarpa-piede. Certo, andrebbe provata in allenamento per ca(r)pirla a fondo. Ieri è stata solo una giornata di prova. Just do it.