Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social-media e analizzare il traffico generato. Continuando a navigare in questo sito web acconsenti all'uso dei cookies.

[M] Ci siamo...

Ultimi due allenamenti saltati. E' la prima volta che mi capita da quando corro. Certo, forse a voler vedere bene le cose, sono anche gli allenamenti che comunque avrebbero inciso meno nella preparazione. Solo che avrei voluto arrivare a domenica con le gambe sciolte e non imballate da quasi una settimana di stop. Il ginocchio è migliorato. Gli impacchi notturni con l'antinfiammatorio, il ghiaccio, condroitina e glucosamina in busta come suggerito da Andrea, e riposo credo che qualche beneficio l'abbiano portato. E mancano ancora due giorni. Sento ancora un po' di fastidio, ma non so quanto sia quello reale e quanto invece ricreato dalla mia testa. Si sa, e io ne sono pienamente convinto, che fa più la testa di qualsiasi medicina si voglia.

Ho appena finito di studiarmi l'altimetria della gara: salita fino al diciassettesimo, discesa fino al ventiquattro e poi ancora salita fino al ventotto. Poi è una lunga discesa fino all'arrivo. Certo parliamo sempre di un centinaio di metri spalmato su chilometri, ma pur sempre di salita si parla. Al trentesimo non credo che sarò fresco come una rosa. Cosa aspettarmi non lo so. Primo obiettivo, divertirsi. La maratona è una corsa troppo bella e troppo faticosa per buttarla via senza godersela. Quindi, prima cosa sorriso sulle labbra. Che di questi tempi poi è cosa rara. Poi proverò il personale che dovrebbe arrivare senza troppi problemi se non succede nulla di imprevisto o di grave. L'ambizione più grossa sarà invece arrivare sotto le 3 ore. Arrivare con ancora il due davanti al tempo vorrebbe dire aver fatto un salto di qualità. Oltretutto a Reggio Emilia, saranno premiati tutti gli uomini che arriveranno, con tempo di gara, sotto le tre ore. Ed ho anche il challenge di podisti.net come stimolo. Di certo le motivazioni per fare non mancheranno, ma questa volta sarà davvero dura. E come tutte le volte ci proverò.

Sarà ancora più dura perchè sarò, per la prima volta da quando corro, da solo, senza il mio pubblico, senza qualcuno che mi aspetta. Sarò solo, io e la mia corsa, l'unica cosa che mi è rimasta. Questa maratona sarà solo per me, comunque finirà, sofferta, amata, preparata, improvvisa. Mia e dei compagni che saranno per strada con me, Iacopo e Riccardo, portafortuna di questa estate. E' ora di scaldarsi. Si parte...