Il Ninja Runner
Avevo scritto questo post esattamente due anni fa, in pieno lockdown, quando le strade erano state appena riaperte attorno a casa e si poteva uscire a correre senza allontanarsi dai duecento metri concessi. A due anni di distanza, anche se speravamo che tutto finisse prima, l’ondata del Covid non è ancora passata, ma la vita è quasi tornata alla sua normalità, anche se è sempre pronta a sorprenderci con nuove e più terribili realtà.
Ma nel frattempo anche io sono dovuto tornare sui miei passi, non tanto per le problematiche legate alla pandemia, ma per quell’evoluzione che rappresenta la vita di ognuno. Un passo alla volta si progredisce, si evolve, si raggiungono nuovi obiettivi. Il nuovo tempo per correre si è spostato dalla pausa pranzo alla notte, come due anni fa. E allora ho nuovamente reindossato quella maschera scura, ma questa volta non con l’intento di sfuggire agli occhi altrui, ma con la voglia di conquistare un nuovo traguardo. E in parte anche per
[15/04/2020] Solitario nella notte va, se lo incontri gran paura fa, il suo volto ha la maschera ninja (ninja runner), ninja (ninja runner), ninja (ninja runner). Misteriosa la sua identità, é un segreto che nessuno sa, chi nasconde quella maschera ninja (ninja runner), ninja (ninja runner), ninja (ninja runner)...
E il ninja runner che corre nella notte, lui esce solo con l’oscurità. Non ha paura, si cela nelle ombre e corre solo per la libertà. Rincorre i sogni e ha grande volontà e mai nessuno lo ferm(erà)... ninja runner.
Sfido chiunque abbia avuto un’infanzia circondato da cartoni animati giapponesi a non aver canticchiato la sigla dell’Uomo Tigre. Non che il Ninja Runner c’entri qualcosa con Naoto Date, ma testo-e-musica mi hanno riempito la testa fin dal primo momento.
Il Ninja Runner è il simbolo del momento che stiamo vivendo. Un momento difficile in cui essere runner è quasi diventata una colpa. Il Ninja Runner rappresenta quella flebile speranza che tutto possa tornare come prima, quando correre era esempio di libertà, di benessere. Il Ninja Runner non si arrende. Si muove furtivo. Di notte. Vestito di nero, nascosto tra le ombre. Silente. Col volto coperto da un buff. Nell’unico momento in cui può provare ad uscire di casa per non essere travolto da additamenti, insulti, richiami. Il Ninja Runner vuole dimostrare che non sono i runner il problema. Non cerca lo scontro. Non cerca la ribellione. Non cerca visibilità. Cerca un momento per sé stesso. Solitario. Lontano dal mondo.
Il Ninja Runner è alla ricerca di un modo per i risolvere i problemi. Va oltre leggi, ordinanze e ambigui decreti(ni). Il Ninja Runner rappresenta la voglia di ricostruire un mondo giusto, con ideali e valori sportivi, positivi, esemplari. Il Ninja Runner non è un vendicatore mascherato, non è un supereroe rivoluzionario, non è neanche un esempio da seguire. È semplicemente un runner, che si è ricordato che per correre basta una strada e la voglia di farlo.
Il Ninja Runner non vuole far male a nessuno. Vuole semplicemente stare bene con sé stesso. In pace. E sa trovare il modo e il momento per farlo. Il Ninja Runner non ha bisogno di parchi, ciclabili, autostrade. Vuole solo il suo spazio, vitale. Il Ninja Runner non rincorre nemmeno il cronometro. Vive, corre, oltre lo spazio-tempo, in una dimensione parallela. Senza essere visto. Senza che nessuno lo senta o lo applauda. Solo, con sé stesso, nell’oscurità. In un mondo lontano. Quello dei sogni.