Social Running
Evoluzione. Rivoluzione. Involuzione. Una discussione sempre aperta, quella sui social. Strumenti che hanno cambiato radicalmente le nostre abitudini. Nel bene e nel male. Anche quelle dei runner.
C'era una volta il podista solitario. Quello che usciva di casa col buio, che fosse mattina presto o la sera dopo il lavoro. Rinchiuso nella sua felpa grigia, i pantaloni cortissimi e le scarpe bianche. Correva in disparte, lungo i sentieri di campagna attorno a casa o tra i viali alberati verso i parchi di città. Silenzioso, quasi invisibile, mimetizzato tra le poche auto che quasi non facevano mai caso a quella strana compagnia.
C'era una volta. Poi il mondo della corsa si è trasformato. Evoluto. Diversificato. È diventato prima jogging, influenzato dai mille film americani degli anni ottanta, tra i giardini sempreverdi innaffiati dagli spruzzini controsole e le interminabili scalinate alla Rocky. Infine running. Ed il runner è cresciuto come animale sociale, cambiando il suo approccio verso la strada.
La corsa da solitaria si è trasformata in un evento da condividere, in cui essere presenti a prescindere. Ma il gruppo è anche diventato il modo per combattere la propria pigrizia, per provare a raggiungere nuovi obiettivi insieme invece che abbattersi, per vivere la corsa in maniera più giocosa. Più benessere e meno agonismo. Amicizia. E social. Appuntamenti che raccolgono migliaia di partecipanti, tutti fieramente coperti degli stessi colori. In festa. Chi per correre veramente, chi per condividere l'emozione della strada. Ma l'imperativo è sempre esserci.
Oggi ogni grande evento si vive già settimane prima. In preparazione. I training che accompagnano all'appuntamento si susseguono di settimana in settimana. Allenamenti di gruppo, in cui si cerca la condivisione della propria passione, in cui si vuole anche mettere veramente in pratica la teoria letta su magazine e blog. Non più solo tabelle da seguire e studiare sudando lungo la strada sotto casa.
Non è più solo la società podistica ad essere l'unico riferimento. I running club legati ad eventi e marchi si spartiscono i partecipanti, a volte intrecciandosi. Si moltiplicano gli appuntamenti settimanali. Prove di prodotto aperte al pubblico, corse con personaggi famosi, raduni. Si corre per sé stessi, ma anche per gli altri, raccogliendo fondi per progetti di charity ed onlus. E si corre anche per condividere tutto sul web. Il prima possibile. Con più contatti possibili. I portali dove raccogliere e confrontare i propri allenamenti si evolvono alla stessa velocità in cui i chilometri si susseguono. Si può correre insieme anche senza uscire di casa, ognuno nella propria. Basta un tapis roulant e una app per sfidare un amico, come in in videogioco, magari dandosi appuntamento lungo la riva del golfo di San Francisco.
Si corre per sé stessi. Si corre con gli altri. Si corre per gli altri. Non importa con con chi, non importa dove, non importa quando. L'importante è farlo.