Ognuno di corsa a modo suo
Da Napoli, dove ho passato un intenso week-end come inviato di Runner’s World, a Carrara e la nuova Verdi Marathon, dove i Corro Ergo Sum Runners sono stati protagonisti, passando per Treviglio, inseguendo Sara Dossena nella mezza. Sempre di corsa, assaporando le diverse sfaccettature che ogni volta ci regala.
Parto subito da Carlo Sadar. Che si conferma essere un rappresentante violarancio agguerrito e di livello. 4° assoluto alla White Marble Marathon di Carrara e 3° italiano con un fantastico tempo di 2h 45’ 18’, più alto di qualche secondo del suo personale ma con ben tre minuti in meno rispetto alla scorsa edizione. Un risultato che lascia bene sperare tutti i compagni di squadra che lo hanno già applaudito.
In scìa è stato il ritorno di Federico Casiraghi a fare notizia. Di nuovo in gara dopo tanto tempo (non ama le luci della ribalta), si è piazzato 6° assoluto (e a solo tre secondi dalla quarta posizione) nel diecimila alla Salso-Fidenza (9,3 Km?), con un fantastico 32’ 27”. Cos’avrà in serbo per i prossimi mesi non è però dato saperlo. Ad accompagnarlo, ma sulla distanza regina dei quarantadue chilometri, due affezionati della Verdi Marathon, Marcello (3h 25’) e Guido (3h 14’).
Alla Maratonina di Treviglio, invece hanno giocato in casa in quattro, con un fantastico debutto in violarancio per Stefano Villa che ha stampato il suo nuovo personal best in 1h 21’ 47”, seguito da quello di Jessica Mammarella in 1h 33’ 38” e un 5° posto di categoria. Poco prima di lei sul traguardo con un altro 5° posto anche Sergio Andreotti. Più dietro, ma sul 2° gradino del podio sempre di categoria, la sorella Liviana.
Un avvio di stagione frizzante per i Corro Ergo Sum Runners, aspettando tutti quelli che ancora non sono scesi in strada (o sui sentieri) con un pettorale spillato alla maglia. Tante nuove facce da conoscere, nuovi risultati da incorniciare e voglia di correre. Ma le prossime gare sono già qui.
Vedi Napoli e poi muori
In strada ci sono sceso anch’io, in questo week-end, ma in maniera differente. L’appuntamento clou del fine settimana è stata la Napoli City Half Marathon. Napoli. La mia prima volta. Un’esperienza intensa, vissuta in ogni suo secondo, assaporando tutte le sfaccettature che questa tre giorni mi ha offerto. Partendo dalla gara stessa, che si inserisce già alla sua terza edizione tra le manifestazioni più partecipate d’Italia. L’abbiamo raccontata sulle pagine di Runner’s World, con dirette social e articoli dedicati, provando a far rivivere con video e parole il freddo-caldo abbraccio che la città ci ha riservato.
Un week-end funestato da un vento gelido, che ha messo anche in dubbio lo svolgimento della gara stessa. Ma che alla fine non è riuscito a rovinare il calore regalato da una città che non avevo mai immaginato essere così affascinante. Insieme a Pierluigi (fotografo di Runner’s World) ho vagato tra i vicoli del centro storico sferzati dal vento freddo, siamo saliti sui colli accompagnati da amici-runner partenopei, andando a ricercare e scoprire angoli nascosti e preziosi, che ci hanno fatto innamorare della città e della sua gente. E che dire della pizza? Per due giorni sono stato (felicemente) costretto a mettere da parte la dieta.
Ritornato a casa, nella notte è stato invece il momento di scoprire dal vivo (misurandole) le nuove strade che in migliaia percorreranno alla Milano Marathon il prossimo aprile. Invidia che aumentata piano piano con i chilometri, immaginando sempre quando arriverà il momento di rimettersi veramente in gioco.
Momenti. Esperienze regalate dalla corsa. Sfaccettature diverse della stessa medaglia. Non vedo l’ora di riprovare l’emozione di essere nuovamente al di là della transenna, per riassaporare il gusto della sfida, dell’adrenalina, dell’essere protagonista. Intanto mi tengo stretto quello che la corsa è in grado di regalarmi nonostante tutto. Modi diversi di vivere e interpretare la stessa passione.