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Polar M430, un’evoluzione continua

Con Polar ho iniziato la mia carriera di runner-cardiologico. Non esistevano ancora i GPS, ma con la fascia si poteva già monitorare il battito cardiaco durante la corsa. Dopo più di dieci anni, oggi la fascia è scomparsa e con M430 anche Polar ha intrapreso una nuova strada.

Tre anni fa prendevo in mano per la prima volta il Polar M400. Un prodotto innovativo, che doveva rilanciare Polar nel grande mondo del running. Con l’avvento dei primi cardio da polso, la mia domanda, il giorno della presentazione, era stata puntuale: perché ancora la fascia? Perché non osare con una nuova rivoluzionaria tecnologia? La risposta era stata tanto semplice quanto precisa. Non è (era) una tecnologia ancora pronta. A distanza di qualche anno, la risposta vera è arrivata poi da sola e il tempo ha dato loro ragione. 

Premessa

Preciso che questo non vuole essere un manuale di utilizzo, né tantomeno un documento esplicativo di tutte le funzioni del Polar M430, ma un articolo in cui raccontare (come sempre) la mia personale esperienza e analizzare le principali novità e funzioni di questo modello di casa Polar.

Polar M430 vs M400

Anche solo guardandolo è chiaro che il Polar M430 è la diretta evoluzione del M400. Dal modello precedente ha ereditato la l’inconfondibile linea e tutte le funzioni, con l’aggiunta dell’abbandono della fascia cardiaca (sempre comunque abbinabile) a favore della rilevazione da polso, ormai standard consolidato di qualsiasi sportwatch dedicato al running. Il peso è leggermente inferiore (51 grammi contro 56), anche se forma e dimensioni sono praticamente rimaste immutate. Il cinturino è leggermente più stretto, ma il materiale che lo compone è decisamente più morbido, più traspirante e più comodo. Sul retro, la vecchia micro-USB è stata sostituita da un nuovo cavo con collegamento customizzato (evidentemente i pesanti problemi di connessione a Pc, che anche io ho avuto, erano stati troppi e comuni a molti altri utenti).

Novità del Polar M430: cardio da polso (1)

Come già detto, la principale novità del M430 è l’introduzione del nuovo sensore Polar composto da ben sei (6) LED luminosi (nessun'altra casa ne utilizza così tanti) disposti in cerchio e da una cella elettro-ottica centrale. I LED illuminano la pelle, consentendo alla cella elettro-ottica di rilevare la variazione di volume del flusso sanguigno ogni secondo e derivarne quindi la frequenza cardiaca. Il sensore sporge impercettibilmente di qualche decina di millimetro dal fondo dell'orologio in modo da essere sempre a contatto con la pelle, anche quando gli inevitabili movimenti del braccio spostano il cinturino. Il segreto è sempre quello di indossarlo in modo corretto, non troppo stretto per evitare una vaso-costrizione, non troppo largo rischiando di perdere il segnale o di registrarlo in maniera errata. E ricordandosi di tenere sempre presenti, quando si analizzano le rilevazioni, le criticità date da strumenti così sensibili, quali la dimensione del braccio, l'irsutismo, il colore della pelle, i tatuaggi e il sistema venoso (vedi articolo sulle Criticità del cardio da polso).
Il dubbio che mi è rimasto, dopo l’utilizzo in parallelo con altri strumenti simili, è quanto possa incidere nella precisione della rilevazione cardiaca l’utilizzo di sei LED invece che di soli due o tre. Grosse differenze non ne ho trovate. Ma melius est abundare quam deficere, soprattutto (se) a parità di costo.

Vibrazione (2)

Seconda importante novità del Polar M430 è l’introduzione della vibrazione (forse un po’ troppo leggera) per la segnalazione degli avvisi, utili soprattutto in ambienti rumorosi e caotici che possono distrarre l’attenzione durante la corsa. Purtroppo però allo stesso tempo sono stati eliminati gli allarmi sonori. Personalmente non concordo nella scelta, essendo abituato ad utilizzare entrambe le soluzioni contemporaneamente quando possibile. Piuttosto sarebbe preferibile lasciare libera scelta all’utente su quale utilizzare. 

Fitness Test (3)

Polar M430 permette di effettuare un Fitness Test per calcolare e conoscere la propria capacità aerobica. Con una veloce registrazione a riposo di circa 3/5 minuti tramite il cardiofrequenzimetro da polso, si può eseguire un'analisi al termine della quale viene mostrato il valore della propria VO2max (volume massimo di ossigeno, in millilitri, che è possibile consumare al minuto per chilogrammo di peso corporeo al massimo delle prestazioni) e una breve descrizione sul risultato del test. Confrontato con il risultato di altri strumenti, i risultati sono stati leggermente differenti.

Algoritmo del sonno (4)

Se indossato durante la notte, l’M430 monitorizza e analizza il periodo di sonno. Rileva i momenti in cui ci si addormenta e ci si sveglia, le fasi di sonno leggero e profondo, e raccoglie i dati per un’analisi approfondita in Polar FlowPolar M430 registra il movimento della mano durante la notte per monitorare tutte le interruzioni nell’intero periodo di sonno e indica quanto tempo viene effettivamente trascorso dormendo. Un’applicazione importante (e che può creare una curiosa dipendenza), sapendo quanto il riposo incida positivamente o negativamente sull’attività fisica giornaliera.

Polar M430 al polso

Esteticamente l'M430 è facilmente riconoscibile come orologio Polar, grazie al suo design caratteristico. Squadrato ma con forme morbide, ha dimensioni standard (43 mm di lunghezza, 37 di larghezza e 12 mm di spessore) ed è dotato di un display in bianco e nero (128 x 128 pixel). Cassa e cinturino sono dello stesso colore, disponibili in quattro varianti (arancio, grigio, nero o bianco) con pulsanti metallizzati che rendono l’idea di un oggetto hi-tech. 

Il funzionamento è piuttosto semplice ed intuitivo, soprattutto per chi già ha familiarità con prodotti Polar. Cinque pulsanti: tasto Light per la retroilluminazione e la selezione del menù durante l’attività; Indietro, per la navigazione all’interno dei menù, ma soprattutto per mettere in pausa l’allenamento o salvarlo (tenendolo premuto per tre secondi); Su e Giù per navigare all’interno dei menù; tasto Start per iniziare la registrazione delle attività, dei lap e per confermare durante la navigazione nei menù.

Il quadrante dell'orologio è completamente personalizzabile. Basta tenere premuto per qualche secondo il tasto Su, perché compaia un menù che mostra le cinque differenti tipologie di grafiche utilizzabili. Differentemente da quanto fatto con altri strumenti, ho trovato (personalmente) molto più accattivante la versione digitale con numeri a tutto schermo, rispetto alle varianti analogiche più tecniche.


Polar M430, alcune delle schermate attività già preimpostate.

Attività

L’utilizzo in corsa è rapido. Tasto Start da premere solo due volte consecutivamente. La prima per accedere al menu con l’elenco completo delle attività (Corsa, Ciclismo, Attività outdoor, Attività indoor) e attivare la ricerca del segnale GPS e del battito cardiaco, la seconda per dare inizio alla registrazione. Le configurazioni di visualizzazione della schermata sono molteplici e variano nel numero di campi visualizzabili e nella tipologia. Personalmente ho configurato il display di Polar M430, con la schermata suddivisa in quattro righe per avere a disposizione il maggior numero di dati per visualizzazione, utilizzando i parametri principali di analisi della corsa durante l’allenamento (distanza, tempo, velocità e frequenza cardiaca - non ho trovato il passo ultimo lap che sono solito utilizzare). Le schermate (personalizzabili a piacimento su Polar Flow) sono scorribili con i tasti Up e Down e i valori visualizzabili sono decisamente numerosi (tempo, ambiente, valori fisici, distanza, velocità cadenza... una cinquantina in tutto) e sono configurabili fino ad un massimo di otto. Non è possibile invece effettuare la personalizzazione direttamente da menù. 

Programmazione degli allenamenti

Come su tutti i modelli di sportwatch avanzati, anche con Polar M430 è possibile utilizzare la funzione di registrazione di allenamenti preimpostati (programmabile solo su Polar Flow, sia da Pc che da Mobile - è importante quindi ricordarsi di sincronizzare lo strumento prima di iniziare l'allenamento), che personalmente sfrutto durante gli allenamenti di ripetute. L’utilizzo è facile ed intuitivo. E' sufficiente aggiungere un obiettivo di allenamento dal pannello principale di Polar Flow e configurare la seduta a proprio piacimento, partendo da una configurazione preimpostata o personalizzandola partendo da zero. L’impostazione può essere fatta partendo sia dal tempo che dalla distanza, decidendo di vincolare ogni fase anche alla frequenza cardiaca o alla velocità di corsa. Ogni passaggio di fase, durante l’allenamento, viene segnalato dalla vibrazione di M430

Segnale GPS e batteria

La ricezione del segnale GPS di Polar M430 è precisa e veloce, soprattutto quando si ri-correre sempre nello stesso posto. M430 è dotato del sistema satellitare SiRFInstantFix che riceve costantemente il segnale satellitare in un lasso di tempo massimo di trenta secondi. L’unica vera accortezza è quella di collegarlo frequentemente a Polar Flow per aggiornarne l’elenco e la disposizione dei satelliti.

L'incidenza sulla durata della batteria è secondaria. Nonostante tutto Polar M430 offre la possibilità di scegliere la modalità di registrazione del sistema GPS. Entrando nelle impostazioni delle singole attività è possibile impostare la precisione di registrazione: alta, media, risparmio energia o disattivata. Più la precisione sarà maggiore, più inciderà sulla durata della batteria. Personalmente non ho mai avuto la necessità di ricaricarlo più di una volta a settimana (con ancora batteria residua) utilizzandolo quotidianamente 24h/24h in modalità orologio/cardio e per cinque uscite settimanali di allenamento (Polar dichiara fino a 8 ore in modalità GPS e fino a 30 ore in risparmio energia).

Interessante funzione introdotta con Polar M430 è l’avviso di livello carica batteria basso. Un messaggio a display informa che si può registrare ancora un massimo di un’ora di allenamento. Automaticamente il dispositivo entra in configurazione di risparmio energetico e non segnala più nessun messaggio tramite la vibrazione (per cambiare l’impostazione e mantenerla è necessario entrare nelle Impostazioni e cambiarla manualmente). 

Dopo la corsa

Appena terminato M430 mostra immediatamente le statistiche di allenamento: ora di inizio, durata dell’allenamento, distanza percorsa, zone di frequenza cardiaca, FC media, FC massima, calorie e percentuale di grassi bruciati, andatura media e andatura massima, cadenza media e cadenza massima, zone di velocità, dislivello, lap e Running Index. Sulla base del Running Index, vengono anche generate le previsioni di gara sulle distanze principali (Cooper, 5 Km, 10 Km, 21 Km e Maratona). 

Semplice la sincronizzazione con Polar Flow. Appena terminato un allenamento è possibile caricare i dati sul portale, utilizzando la tecnologia Bluetooth e la App Mobile o il cavo per la connessione via Pc.

Conclusioni

Che Polar fosse sinonimo di certezza non è mai stato in dubbio. La casa finlandese è entrata nel mercato dei GPS-Cardio solo nel momento in cui ha saputo di avere uno strumento valido e che potesse competere con i leader di mercato. Polar M430 è da considerarsi sicuramente un prodotto avanzato per chi vuole qualcosa in più di un semplice sportwatch, oltre a tutte funzioni basilari degli strumenti entry level. Il rapporto qualità/prezzo è decisamente buono (229,90€ di listino, ma si riesce a trovare anche a 50€ in menu su Amazon), migliorie e nuove funzioni introdotte lo pongono ai vertici dei prodotti della sua categoria. Per chi già corre o per chi vuole iniziare, per chi vuole qualcosa di semplice ma allo stesso tempo completo.