Cosa da Cosi
Cosa vuoi che ti dica Fabrizio? Sono cose che non si fanno. Ho appena messo giù il telefono e la prima cosa che mi sia venuta in mente da fare è stato scrivere. Perchè questo so fare.
Le parole sono scontate. Piatte. Non serve tanto a raccontare o a dire, quanto a me per provare a razionalizzare. Capisco che questo fa parte del tuo modo di essere. Di stupire. Sempre un passo avanti. Avrai pensato che ormai fosse ora che i marziani camminassero con le loro gambe, che iniziassero a dimostrare quello che tu hai insegnato in questi anni di corse. So che sei lì a guardarci tutti da Marte. Con gli occhi a mandorla grandi. A dire, mo' vediamo un po' cosa combinano... Ma non scappi. La prossima corsa sarà ancora con te.
Certo avresti potuto aspettare ancora un po'. Ma le storie romantiche devono avere un finale con le lacrime. Ho letto le decine di messaggi lasciati sulla tua bacheca. Un leader. Un esempio. Un amico. Un fratello. Un marziano. E' facile dirlo dopo. Fortunati sono stati quelli che se ne sono accorti prima. Da parte mia posso solo raccontare di esserlo stato. Di avere imparato. Di averti capito. Non è stato difficile lasciarsi ammaliare dal tuo carisma. L'immagine che rimane per le strade di Milano è quella di un runner mascherato con una bandiera gialla tra le mani che grida corre saluta sorride. Ma ognuno ha la sua versione personale. E la mia è quella della tua stretta di mano. Il sorriso sincero stretto tra le labbra e gli occhi che cercano di scrutarmi fino in fondo. Ci vediamo al Castello Sforzesco. Non fare tardi.
"Non sappiamo quando moriremo, ma possiamo decidere come vivere" (Cit. Fabrizio Cosi)