Niente Strongman Run
Adesso è ufficiale. Sabato non-correrò la prima edizione della Fisherman’s Friend Strongman Run italiana. La visita di oggi dal fisioterapista ha dato buoni risultati, ma non sufficienti per correre già da subito. E soprattutto per correre una gara così dura. E dopotutto forse è meglio così. Pensandoci bene, correre non al meglio, con la preoccupazione di potersi fare ancora male, non poter fare la prestazione che avrei voluto sarebbe stato peggio (?). Forse. O forse no. Certo ho imparato dai miei errori e non voglio ritrovarmi tra due mesi ancora con dei problemi per non essere stato in grado di dire stop quando era il momento.
Sognavo di giocarmi le prime posizioni, speravo di poter ripetere i buoni risultati ottenuti in Germania, non vedevo l’ora di ritrovarmi davanti a quegli ostacoli. Oltretutto con la maglia del team ufficiale Fisherman’s. Ma sarò lo stesso alla partenza. Perché vale comunque la pena di esserci, anche se non da protagonista ma da scudiero dei miei tanti strong-compagni che invece calcheranno il fango di Rovereto. Ci sarà da divertirsi lo stesso. Per una volta sarò io ad incitarli tutti, uno ad uno, a condividere le loro emozioni, a spingerli sopra ad ogni ostacolo. Sarà comunque un gran weekend, perché la Strongman è anche questo… corsa, divertimento e amicizia.
Ieri intanto sono stato anche alla presentazione del nuovo libro di Arcelli, Voglio correre. Il libro è a casa e ne ho sfogliato solo qualche pagina, così, velocemente. Son curioso di leggerne soprattutto la seconda parte, dove si parla di alimentazione, resistenza e velocità (in resistenza). Insomma, quello che più mi riguarda da vicino. Da quanto ho capito la visione e le abitudini sono leggermente differenti dalle mie. Ma lo scoprirò più avanti. Alla conferenza stampa invece, una sorpresa che non mi aspettavo assolutamente. Tra gli ospiti invitati (tutti reduci dalle ultime olimpiadi), presentati e intervistati da Linus anche Stefano Baldini. Un’emozione difficile da spiegare. Poche parole sulla sua corsa, sulla sua Olimpiade, incalzato dallo stesso Arcelli. Solo qualche frase, ma sufficienti per i miei prossimi anni a venire.