Sognando Salomon Running Milano
Dopo quasi un anno aspetto di capire (sapere) se il tempo si è nuovamente fermato. Mancano poco più di dieci giorni al primo appuntamento importante dell'ultima parte di stagione con il Salomon Running Milano e nuovamente non so se lo correrò. Per il terzo anno di fila. Sfortuna? Incoscienza? Domani riallaccerò le scarpe sperando di non toglierle mai più.
L'ultima volta è stata proprio in occasione dell'allenamento post-vacanze programmato in preparazione al Salomon Running Milano. Un trail autogestito, aperitivo della gara del prossimo 18 settembre. Milano, estate, caldo, sera. Ci siamo ritrovati al Montestella, la montagnetta meneghina, dove Silvio Omodeo coaudiuvato da Ricky Paternò ed altri collaboratori ha mostrato alcuni tratti (impegnativi) di quelli che saranno i 25 Km (o 15 o 9) di gara. Abbiamo corso insieme, con tranquillità, scaldando le gambe più che che impegnarle, ma ascoltando i consigli su come affrontare la gara. Suggerimentii per tutti, di postura, su come affrontare salite e discese, su come risparmiare le energie e prepararsi ai tratti più impegnativi. E per chi è ancora alle prime armi, sono stati consigli che potrebbero poi fare la differenza tra una buona gara e la disfatta. Occasione anche per testare la nuova linea Salomon di scarpe per corsa su strada, le leggerissime S-Lab Sonic o le più ammortizzate X-Scream 3D. Forse non il percorso ideale quello della montagnetta, quasi completamente off-road, ma sufficiente per avere un'idea di quello che si dovrà affrontare in parte il giorno della gara.
E in quel giorno vorrei veramente esserci. Solo un anno fa correvo le mie ultime ripetute sui mille (9x1000 a 3' 35" leggi tutto qui) prima di fermarmi per troppe settimane. Non ci sono più riuscito. Quella forma non è più tornata. Con settimane ancora costellate da stop più o meno lunghi. Questa estate è stata dura riprendere. Qualche chilo di troppo (attualmente sono ancora a 70 Kg), la stanchezza del sonno costantemente interrotto, la fatica del riprendere velocità e chilometri. Ma agosto era passato quasi indenne, con una serie di allenamenti, tra caldo salite e sudore, preparati dal prof. Massini, fatti apposta per arrivare al meglio proprio al Salomon Running Milano e verificare la tenuta di testa e gambe. La speranza non è ancora morta. Mi sono preso subito quattro giorni di pausa per dare modo alle gambe di assorbire il lavoro fatto fino ad ora e verificare nei prossimi giorni che non ci sia nulla di sbagliato. Firenze è ancora lontana e, senza danni gravi, non avrà nemmeno grosse ricadute. Ma è la voglia di correre che devo saziare. Quell'assaporare giorno dopo giorno i chilometri che passano, le gambe che diventano più leggere, il traguardo che si avvicina sempre più veloce. Quella fatica che diventa emozione per un solo secondo in meno. Quelle settimane che si susseguono infinite e diventano reali non appena tagli la linea d'arrivo. Correre stando bene, senza pensare che quel metro in più potrebbe diventare l'ultimo.