Ciaspolada (Fondo)
Dopo cinque giorni di montagna e una gara di corsa è ora di scrivere qualche riga. Era da un anno che non rimettevo le ciaspole. Fatica e ritmo ormai le avevo dimenticate. Il bello però è stato essere in gruppo, anche se piccolo: io, mio Zio, Massimo&Simone e Carmen. Dopo qualche svista per inesperienza dello scorso anno questa volta abbiamo oganizzato tutto con attenzione: prenotazione al maso, iscrizione e certificati, ciaspole, allacciatura, abbigliamento. Quando Zio&C. mi hanno raggiunto non ci siamo lasciati certo mancare nemmeno qualche giro di buoni pasti nonesi, una passeggiata sulla neve per provare l'attrezzatura, fiaccolata e fuochi d'artificio inaugurali. Ma quello che tutti comunque aspettavamo era lo sparo della partenza.
Una collina innevata, tre gonfiabili per la partenza, frecce tricolori, seimila persone dietro la linea di partenza. Non importa se per una corsa competitiva o una passeggiata in compagnia di figli o amici. Come ogni volta l'importante è esserci. E divertirsi. Ci sono anche i nostri tifosi: Sara, Davide, Marzia e amici. Ci troviamo puntuali alla partenza davanti all'entrata per i trecentosettantotto competitivi. Con sorpresa incontro Denny che finalmente quest'anno ritorna in gara. Ce ne fossero come lui. Facciamo qualche foto di rito e poi ci mettiamo alle spalle dei top-runner. Il pegio della giornata è segnato dal termometro, che al momento della sveglia segnava solo -8°C. Cielo coperto ma aria secca. I chilometri dovrebbero essere di 6,5 Km ma non ne abbiamo la certezza. Allo sparo come lo scorso anno supero all'esterno le fila che si allungano davanti a me. Remore della fatica già fatta cerco di non spingere troppo, ma al primo chilometro mi accorgo di essere già a 4' 30" spaccati. Poco dopo inizia la salita verso Cavareno e la pago quasi subito: secondo chilometro a 5' 30", ma la salita era tanta. Poi è il turno del lungo rettilineo verso Sarnonico, passando a poche decine di metri dalla casa di Davide e Marzia. La neve è bella, dura, ghiacciata. Ma la strada un po' stretta, dovuto alla poca neve caduta che limita i bordi tra l'erba che affiora sui lati. Mi riprendo a passo regolare A 5' passando il ristoro di metà percorso a Sarnonico e uscendo verso Fondo. Vorrei vedere alle spalle chi ho dei miei, ma per scaramanzia non mi giro. Prima del sesto chilometro all'entrata del paese abbasso un po' il tempo a 4' 45" allungando sul gruppetto di quattro o cinque col quale mi trovo. La neve come lo scorso anno comincia ad essere farinosa e i pidi, seppur con le ciaspole, affondano fino alla caviglia. I piedi cominciano ade essere congelati, mentre il resto del colpo è accaldato oltremisura. Sfilo tra le strette vie di fondo dove il pubblico si fa folto. La salita fino all'arrivo è dura, il fiato si fa cortissimo. La gente ci incita. Cerco di dare il massimo ma le gambe si alzano a fatica. Gli ultimi cinquanta metri sembrano allungarsi fino a quando non fermo il cronometro e mi piego su me stesso senza fiato. Il mio pubblico ancora non è nemmeno arrivato dalla partenza. Guardo il tempo 33' 06" sbalordito. Fa freddo quanto alla partenza ma non me ne accorgo da quanto fuma il mio corpo. Vedo Davide raggiungermi di corsa per portarmi la sacca col cambio che avevo colpevolmente dimenticato a casa. Poi a minuti arrivano tutti: Sara, Zio, Massimo con Simone, Chirstian... Non riusciamo ad aspettare Carmen perchè dobbiamo cambiarci il prima possibile. La fiumana di gente che si snoda da Romeno è solo all'inizio. Anche mio Zio si migliora di molto, per gli altri un ran bel tempo per essere la prima volta. L'handicap di non aver mai corso con le ciaspole non è da sottovalutare.
Ma la sorpresa più grossa l'ho avuta l'indomani, per caso, leggendo il giornale. Nella tabella dei primi uomini arrivati c'è anche il mio nome, 86° (103° in classifica generale). Non sarà un gran tempo, ma è pur sempre una soddisfazione. E il prossimo anno dovrò fare ancora di meglio.