Nessun sorriso alla Bluesmile Run... o quasi
Avevo cercato disperatamente un diecimila per provare a testarmi dopo questi primi mesi di allenamento post-infortunio, ma le cose non sono andate esattamente come avrei voluto. Ma lo spirito per affrontare la Bluesmile Run non deve essere certamente quello competitivo. E con i Corro Ergo Sum Runners ci siamo proprio divertiti.
Pochi ma buoni. E soprattutto grandissimi. Se il mio test non è proprio andato come voluto, invece sono stato contento di aver passato una bella serata insieme ai pochi Corro Ergo Sum Runners che si sono voluti unire per correre insieme alla Bluesmile Run. Perché alla fine abbiamo davvero corso insieme. Orfani del compianto Christopher, che per una sera ha dovuto scegliere il lavoro piuttosto che il divertimento, in cinque ci siamo ritrovati sotto il gonfiabile dell’arrivo sfoggiando i colori violarancio: insieme a me, Franco, Gianni, Gabriele e Tommaso.
Che avremmo praticamente corso insieme dall’inizio alla fine nessuno se lo sarebbe mai aspettato, nemmeno noi. Io che puntavo su Franco per avere un passo costante e controllato, Tommaso che avrebbe voluto essere guidato da Christopher per provare a migliorarsi dopo gli allenamenti fatti insieme, Franco e Gabriele che non avevano ben chiaro quello che avrebbero voluto o potuto fare, Gianni che ci avrebbe controllato a vista. Ma dopo lo sparo (o meglio in countdown) iniziale, tutto si è mescolato vorticosamente insieme.
Nessuno di noi aveva mai corso prima a Vimercate. Solo io avevo fatto da spettatore a Chiara, tre o quattro anni fa. L’unica certezza che avevo prima del via è che sarebbe stata dura. Un po’ per il mio stato di forma ancora troppo basso, un po’ per il percorso che sapevo essere nervoso, un po’ per il caldo davvero asfissiante e umido. Ma a luglio non si può certo pretendere di correre al fresco.
Con mia sorpresa ho scoperto passo dopo passo che la corsa sarebbe stata ancora più tecnica e dura, dovendo correre senza una vera chiusura delle strade. Un po’ pericoloso alla sera, ma vintage... dopotutto è bello anche non essere sempre troppo seri e severi. Ma la sorpresa più grossa è stata scoprire presto che la testa della corsa si è allontanata velocemente (e questo lo avrei potuto prevedere anche pensando di mantener un passo di 3’ 50” per tutta la distanza di gara) e che i Corro Ergo Sum Runners erano tutti attorno a me.
Il primo a sfilarmi è stato Gabriele, intorno al quarto chilometro. L’ho visto deciso, con passo regolare e una buona corsa e non sono mai stato così felice di essere superato come dopo aver riconosciuto la nostra maglia. Poi è stato il turno di Franco che intorno al quinto chilometro ha provato a prendere in mano le redini e a dettare il ritmo. Ma, pur provando ad accodarmi, dopo il settimo chilometro l’ho dovuto, mio malgrado, lasciar andare. Ma è stato comunque stato bello ricorrere insieme dopo tanto tempo. L’ultimo, a poche centinaia di metri dall’arrivo, è stato invece Tommaso, che mi ha rincorso a distanza per tutti i 10 Km (9,8 per la precisione) di gara, affiancandomi verso il finale. Il bello è stato vederlo allungare verso il traguardo quando l’ho spronato ad allungare. Chissà cosa avrebbe potuto fare con un cavallo di razza come guida. Gianni, ha chiuso il gruppo, subito dietro di noi. Ed il bello è stato sentire anche il commento dello speaker sotto l’arco di arrivo, che ci ha visto sfilare uno dietro l’altro, con le nostre canotte violarancio e che ha chiesto “ma quanti siete?”. Pochi, ma buoni.
Come già detto il mio test non è andato come speravo (39’ 49” il tempo finale). Ho addirittura corso peggio che alla Milano Linate Night Run, partendo circa allo stesso modo anche se avrei voluto evitarlo, resistendo solo per sei chilometri ad un ritmo alto ma di cui mi sarei accontentato, ma crollando sia di testa che di gambe nel finale. Non è certo questo il momento di tirare somme o pensare ai risultati. Ma certamente avrei voluto ripartire già da un gradino più alto. Il caldo è solo una scusa. Ma è stato anche quello che ci ha fatto finire con una bella serata seduti attorno ad un tavolino con una birra fresca in mano. La dieta la iniziamo domani.