Marcia delle pecore (Melzo)
Sicuramente non è una delle gare più belle come paesaggio ma è pur sempre la mia gara natale, nel senso della città. La prima volta che incontrai il GPA Mulino Vecchio era proprio a Melzo. Ed anche allora come oggi ci ero andato in Vespa. Allora avevo optato per la gara dei diecimila mentre oggi non potevo fare a meno di seguire il percorso dei 22,4 Km. Percorso leggermente cambiato dall'ultima volta che ci avevo corso e allungato di un chilometro. Oggi all'appello mancava Massimo, ma oltre a Walter, Zio, Filippo, Michele sono tornati alla carica anche Marco e Iacopo. La giornata mi è subito sembrata ottima per correre: sole caldo ma non asfissiante, neanche una nuvola, ma aria assolutamente fresca. E così è rimasto per tutta la mattinata. Alla partenza non eravamo molti e diversamente dalle altre edizioni è stata abolita quella unica. Le gambe oggi hanno dato segni di ripresa, non freschissime, ma sicuramente meno appesantite che nelle ultime settimane. Infatti dopo qualche centinaia di metri in compagnia ci ritrovimo subito soli io e Filippo. Passiamo per le strade del centro dove incontro amici di vecchia data. Ma poco prima del secondo chilometro siamo già in campagna. Il ritmo è attorno ai 4' 10" e Filippo si stacca.
La mia intenzione è di mantere una buona velocità per abituare le gambe a ritornare su passi veloci e imparare a recuperare senza rallentare troppo. La più grande difficoltà della corsa è legata al terreno. Essendoci molta campagna i sentieri sono completamente sconnessi, soprattutto nella seconda parte, con continue cunette e buche che danno più l'impressione di un trail che di una corsa classica. Sfioriamo le cascine più conosciute della zona arrivando alla zona industriale di Truccazzano per poi ritornare verso Melzo, ma al secondo bivio prendiamo la strada che costeggia la ferrovia fino a Pozzuolo. Questo è stato il pezzo peggiore, dove si è aggiunto anche il vento contrario per almeno quattro chilometri. Ai 10 Km ho quasi spaccato il cronometro passando a 40' 17", ma sarebbe da verificare l'esatto piazzamento del cartello. Arrivati al cavalcavia di Incugnate abbiamo proseguito per un anello intorno alle sue campagne fino a ritornare nuovamente allo stesso. Appena ho svoltato a favore di vento mi sono subito accorto del cambio di passo. Molta meno fatica e molta più facilità di corsa. Il tratto differente di percorso è stato poi quello che ci ha portato dentro a Pozzuolo, lungo le strade che percorrevo nelle mie prima uscite di corsa, quando ancora abitavo a Melzo. Tutto il centro-paese, poi la ciclabile verso Melzo, fino a ritornare in città. Quando ho visto il cartello dei venti chilometri mi sono subito accorto che di strada ne mancava ancora molta prima dell'arrivo. I vantaggi di conoscere le vie. Abbiamo sfilato per il quartiere delle Stelle, passando poi per il centro e ritornando verso il campo sportivo. Ho provato ad aumentare un po' il ritmo nell'ultima parte ritornando sotto il gonfiabile in 1h 35' 17". Non ci avevo minimamente pensato, ma alla fine è arrivato un nuovo personale. Sedici minuti esatti, tempi di altre corse ed altre strade. Con sorpresa ho anche ritrovato Marco in compagnia di Plinio ad aspettarmi, reduce dai suoi 10,5 Km. Domenica prossima alla Cortina-Dobbiaco scoprirò la verità sul momento di forma. L'importante è migliorarsi rispeto allo scorso anno. In settimana poi vedrò di studiarmi bene la tattica per non sbagliare la parte iniziale.