Il piacere di corricchiare
Dopo cinque giorni filati e ottanta chilometri nelle gambe la voglia di rifiatare è tanta. E soprattutto necessaria per evitare altri fastidiosi e, a questo punto deleteri, stop fuoriprogramma. Un bisogno mentale e fisico. Me ne accorgo soprattutto quando la sera crollo sul divano prima ancora di arrivare nel letto. Per questo tra ieri e oggi ho solo pensato a corricchiare lungo il Naviglio per ridare forza e sostanza alle gambe che si stanno allenando ma anche stancando. Non sono stati lenti rilassanti. Anzi. Ma sentire le gambe pesanti e lasciar decidere a loro come proseguire è la strada giusta per ritornare subito a riprendere il passo.
Anche perchè domani sarà già giorno di ripetute. Lunghe e dure. Ma sono fiducioso visti i risultati delle scorse settimane. Non credevo invece di fare così tanta fatica tra ieri e oggi. Soprattutto oggi. Sono probabilmente i chilometri di domenica alla Corsa del Principe delle Terre Verdiane a essere ritornati prepotentemente nei muscoli. D'altronde essendo a corto di chilometri dopo un anno e mezzo non poteva che essere così. Però nonostante la fatica di mettere una gamba davanti all'altra mi sono goduto due uscite tranquille, una serale ieri e una in pausa pranzo oggi. Uscite spensierate, con le gambe che faticano ma che comandano e la testa a vagare solitaria su altre strade. Il recupero-infortunio sembra proseguire bene, con gli addominali che solo ogni tanto e soprattutto a riposo o a freddo si fanno sentire. Fulvio è molto fiducioso per i risultati degli ultimi giorni, speriamo non si sbagli.