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Ripetute 7x1000 3' 35" rec. 3' 00"

Ci sono giorni che sono fatti per correre. Per il tempo, per la voglia, per gli eventi, per gli obiettivi. E in questi giorni si sa ancora prima di iniziare che tutto andarà come deve andare. Il pericolo è solo quello di non riuscire a dosarsi, di voler fare troppo. Come quando in gara si parte a mille per poi trovarsi a metà strada senza fiato e gambe. Ma ogni step segnato dal cronometro è un'iniezione di fiducia, una spinta in più per la sessione successiva, una tacca aggiunta prima della fine. Ed è così che ho imparato a vedere sempre tutto. Un passo alla volta, ma sempre al massimo. Con l'obiettivo ben chiaro in mente. Una pausa per rifiatare, per concentrarsi e poi ancora una volta a denti stretti.

Dopo gli incontri degli ultimi giorni credevo che oggi al Ginestrino (il Centro Sportivo di Carugate, nda) avrei trovato molta gente e soprattutto qualche faccia conosciuta. Ma è andata diversamente. Meglio dal punto di vista tecnico. Quando c'è meno gente da superare anche lungo l'anello è più facile concentrarsi sul da farsi. Ennesima giornata fatta per correre dal punto di vista climatico, con i suoi 10°C, cielo azzurro e sole. Mi sembra quasi impossibile che la scorsa settimana uscivo ancora imbacuccato da testa ai piedi come se avessi dovuto attraversare un ghiacciaio.

Sarei voluto partire prudente nella prima parte di ripetute per capire come le gambe stessero dopo gli ultimi lavori, visto che ieri, nonostante il lento, la fatica l'ho nettamente sentita. Ma è anche altrettanto evidente che i lenti servono, visto che oggi alla prima serie il cronometro si è fermato subito sui 3' 30". Calcolando che sarei dovuto andare ai 3' 40" previsti da Fulvio, un po' troppo veloce. Quello che è venuto dopo invece è solo il frutto del recupero di forma che sta arrivando piano piano. I 7x1000 sono già un buon allenamento per resistenza e velocità e vedere che i tempi si sono sempre assestati attorno ai 3' 35" è stato un sollievo e una spinta in più: 3' 32", 3' 36", 3' 33", 3' 34", 3' 36" e 3' 36". La fatica è facilmente leggibile dal grafico del recupero, poco a poco sempre più lento scendendo del ritmo di 4' 30" del primo ai 5' 00" dell'ultimo.

A parte la stanchezza, il resto sembra sia andato tutto più che bene. Gambe affaticate ma senza dolori, addominali/inguine nella norma (ssshhhh! anzi forse un po' meglio). Evidentemente correre mi fa bene e rallentare i ritmo o, peggio ancora, stare fermo invece no. E' solo l'inizio e la strada ancora tanta, ma per arrendersi è ancora presto.