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Roncobello-Laghi Gemelli

Finalmente. Dopo due anni di attesa ho potuto sfogare la voglia di provare i 22 Km di andate e ritorno ai Lagi Gemelli. Sembrava ormai diventata un'impresa impossibile. Ogni qualvolta avevo inmente di provare la corsa, ufficiale o no, qualche intoppo mi aveva sempre fermato. Ma questa volta... Non ho neanche puntato la sveglia troppo presto e in meno di mezz'ora ero già in strada armato di scarpe da trekking, zainetto da corsa, borraccia, cappello, occhiali, cambio maglia e antipioggia per eventuali sorprese in alta quota.

La prima parte di salita è la stessa del giorno prima. Essendo però passata da poco la gara ufficiale per la strada trovo ancora i segnali per il taglio dei tornanti, riuscendo così a seguire il verso percorso di corsa. Il taglio dei tornanti comporta si meno strada, ma allo stesso tempo anche salite più ripide in mezzo agli alberi. La teperatura è più che accettabile col sole che si alza sempre di più. Quando arrivo a Mezzeno il cronometro segna 37', praticamente come il giorno prima. Lungo il parcheggio trovo tanta gente che si prepara a partire per la mia stessa strada per la gita giornaliera. Io passo correndo e prendo un certo vantaggio. La prima serpentina in mezzo ai prati è abbastanza ripida. Cedo presto il passo di corsa e supero i primi gruppi con una falcata lunga e veloce allo stesso tempo. Qualcuno saluta scansandosi e lasciandomi strada. Mi ricordo abbastanza bene il sentiero (comunque segnato) dallo scorso anno e in 50' mi trovo alla roccia del bivio per i Tre Pizzi. Pensavo di metterci più tempo e acquisto fiducia. L'idea di mettersi gli scarponcini invece che le scarpe da corsa come consigliatomi da mio Zio, si rivela presto un'ottima idea. I piedi e soprattutto le caviglie subiscono poco il terreno dissestato e soprattutto hanno un ottimo grip grazie alla suola in Vibram. Mantengo bene il passo e tra le nuvole che coprono la cima intravedo la croce del passo a 2142 m. Nei pratoni tra una salita e l'altra supero di corsa i primi gruppi che si erano mossi presto in mattinata e in dopo poco mi trovo alla base della salita più ripida. Guardo verso l'alto i tornanti completamente rocciosi e in una decina di minuti sono in cima dopo 1h 17'. Ottimo tempo, visto che il limite del cancello di gara è a 1h 30'. Mi fermo un attimo per un sorso d'acqua e comincio la discesa fino ai Laghi Gemelli. Il sole intanto fa capolino tra le nuvole e finalmente mi riscalda un po' dalla fredda brezza della cima. Ormai chiunque si sia mosso per arrivare al rifugio l'ho lasciato indietro. Dopo la discesa ho ben chiaro in mente il sentiero tra i pascoli della malga fino alla diga e ricomincio a correre di buon passo. Quando arrivo al giro di boa il cronometro segna 1h 32'. So che ormai il più è fatto. Mi aspetta ancora solo la risalita verso il passo e poi la lunga discesa fino a valle. Riparto subito incrociando dopo poco tutti quanti erano in salita dietro di me. Qualcuno mi riconosce e sorride salutandomi. Basta poco a volte per acquistare un po' di fiducia. Dopo l'infortunio dello scorso anno sto molto attento a dove metto i piedi, ma mi accorgo di avere un ottimo ritmo. Il sole fa capolino anche da questa parte della valle mentre ripasso i pratoni, il masso del bivio, i sentieri e infine ritorno a Mezzeno. Mi fermo solamente per un sorso d'acqua al fontanile e riprendo il sentiero attraverso i tornanti. La previsione era di tornare alla partenza in circa tre ore, ma l'intermedio mi fa ben sperare su una decina di minuti in meno. Gli scarponcini che all'andata sembravano manna, nel ritorno, soprattutto nei tratti di asfalto, si dimostrano delle trappole mortali per i piedi. Tengo duro e sfrutto la velocità della discesa per recuperare tempo prezioso. Passato Capovalle so di essere in dirittura di arrivo. Mantengoil buon passo e senza guardare fermo il cronometro davanti a casa dove Sara e Thomas mi salutano. Quando guardo il tempo finale scopro di essere andato oltre ogni rosea previsione: 2h 41' 00". Mi siedo e riposo contento come un bambino. E già la testa pensa alla gara del prossimo anno. Chissà...