Calma e pazienza, le virtù dei forti
Niente di più vero quando si parla di corsa. Ancor di più se di maratona. E' la calma che deve prevalere soprattutto quando l'ansia da prestazione sale. Non vuol dire arrendersi, solo non volere tutto subito. Se il lavoro c'è stato, i risultati arriveranno. Se il lavoro non è stato sufficiente, bisogna completarlo. Dopo ventiquattro ore tra pensieri, confronti, pareri, e-mail, scambi di opinioni è a questo che sono giunto. Ho lavorato bene, con costanza ma con anche qualche acciacco qua e là. Sapevo che qualcosa mancava e quel qualcosa è stato il buco nell'acqua di Verona. Sommato a tante altre piccole distrazioni il risultato poi non mente. Per cui c'è solo bisogno di continuare, ma nella giusta direzione. Domenica vedremo come andrà alla Mezza delle Groane, anche se non ci sarà un miracolo. Ma tra un mese sarà già volta per la SB Half Marathon a Santa Barbara, USA.
Euforia che sale se penso a quello. Ma in mezzo tanti piccoli intramezzi da scoprire giorno per giorno. Per il momento l'appuntamento più prossimo è già nel week-end. Rivincita, come detto l'altro ieri. Ma anche allenamento, come ripromesso oggi. Mentre correvo lungo il Naviglio mi sono concentrato su questo, sugli obiettivi da portare avanti. 10 Km sul percorso casalingo tutti a sensazione. Una leggera progressione, un po' per smollare le gambe pesanti e un po' per sfogare la voglia. Alla fine un buon medio in 40' 54" che mi ha lasciato anche abbastanza stanco. La sveglia di stamattina alle cinque non ha certo aiutato. Devo stare attento a non farmi prendere troppo la mano. So bene che i miei muscoli son ben delicati. Il tempo è stato amico, con una leggera pioggerellina rinfrescante. L'alzaia tutta per me, come a ricordarmi che la strada ce la si costruisce da soli. Bisogna solo seguirla.