Ripetute 1x2000 7' 20 + 10x400 1' 24"
Come al solito le ripetute sono andate. E andate bene. Ormai i ritmi li conosco a memoria, le gambe girano a dovere. Anche quando la voglia non è troppa i risultati però arrivano. A dir la verità credevo che l'allenamento di oggi sarebbe stato più semplice vista l'imminenza della gara nel week-end. Ma non credo di essermi appesantito troppo. In effetti il ritmo imposto da Fulvio sulle ripetute brevi nei quattrocento è stato più lento di qualche secondo rispetto al solito. Che non vuol dire non fare fatica anzi. Certo, il lungo da duemila iniziale ha fatto sembrare il resto uno scherzo, ma gli ultimi allunghi hanno richiesto molta più concentrazione che il resto dell'allenamento. E correre gli ultimi due sotto il sole caldo appena spuntato tra le nuvole, mi ha fatto quanto mai apprezzare il fresco del cielo coperto.
La sorpresa negativa di giornata è stata la fitta che mi è venuta alla gamba sinistra nell'ultima parte dei duemila. Un dolore, provato anche in altre occasioni, che è partito dall'anca fino al piede. Mi sono visto zoppicare, faticando a piegare gamba e piede nella speranza che passasse. Ed è passato. Senza tornare. Forse una piccola infiammazione temporanea ad un nervo o qualcosa di simile. Per il resto tutte le ripetute sono state sotto i tempi previsti dal Prof: 3' 32" per i 2 Km 1' 23" per i 400 m. Lungo l'anello del centro sportivo di Carugate ero praticamente solo. Solo qualche altro runner incrociato durante le fasi più veloci. Bella la tranquillità di queste giornate semi-autunnali. Meglio non svelare il piacere della corsa.
Rileggendo il grafico di questi 12 Km la cosa che più mi è chiara è che il lavoro sulla velocità fatti da gennaio fino ad oggi è servito. I risultati si vedono. Le Nike Lunaracer +3 hanno cavalcato l'asfalto senza problemi, rilanciando le gambe nei momenti di maggiore stanchezza. Adesso però forse viene la parte di esercizio più dura, quell'allenamento della potenza lipidica che costerà chilometri e sudore ben oltre i 49' 11' di oggi. Ma la maratona val bene un po' di fatica.