Marcia internazionale delle colline brianzole (Monticello)
La prevista giornata di sole non c'è stata. Anzi, il temporale di ieri si è prolungato per tutta la serata e tutta la notte fino a questa mattina. Alla partenza la pioggia è tutt'altro che pronta a finire e anche la temperatura dei giorni scorsi è scesa fino ai 6°C. Zio è a Lisbona per una mezza, quindi parto per la prima parte di gara solo insieme a Massimo. Con buon passo cominciamo il nostro sali-scendi mentre ci inzuppiamo da capo a piedi. La corsa di Monticello non è semplice. L'ho fatta una sola volta due anni fa e il ricordo della fatica è ancora nitido. Ma c'è da tenere conto che la mia corsa non è più la stessa. Mi sento bene nonostante questa settimana abbia fatto molta fatica. Con Massimo parliamo tanto fino a quando il terreno ce lo permette. Passando sull'asfalto delle vie in città nonostante la salita non abbiamo problemi. Ma quando scendiamo sui viali di campagna o lungo i sentieri collinari si fatica a stare in piedi e l'attenzione è rivolta tutta a dove si appoggiano i piedi. In poco tempo siamo al bivio tra i nostri due percorsi e rimango solo.
La cosa di cui subito mi sono accorto è che le distanze segnate sui cartelli di percorrenza sono completamente sbagliati. Cosa di cui a fine gara ho avuto piena conferma. Questa è una cosa che non capisco di molte corse: perchè non segnare i chilometri esatti? Comunque senza mai guardare il cronometro sono andato a sensazione senza preoccuparmi di risparmiare le forze, cercando di volta in volta di raggiungere i gruppi davanti a me. Il percorso mi è piaciuto molto. Non conosco bene la zona per cui molti paesi in cui siamo passati non li ho conosciuti. Solo grazie a qualche cartello so di aver attraversato Barzanò verso metà corse e Renate e Besana B.za nel finale prima di rientrare a Monticello. Proprio ad inizio gara ho rivisto il Gladiatore, Davide Chionna del reality The RUN, mio prossimo compagno alla Strongman Run del Norburgring ma non sono riuscito a salutarlo. Verso gli utlimi tre chilometri ho anche sbagliato strada. Guardando solo davanti a me e cercando di raggiungere una singola maglia arancio con buon passo non ho visto un cartello che deviava la strada a destra ed ho proseguito dritto su quello che era il tratto finale di due anni fa, come ben mi ricordavo. Dopo quasi cinquecento metri e una salita da rifare ci siamo voltati e siamo ritornati sui nostri passi fino all'incrocio mancato. Un testa a testa fino alla salita finale prima dell'arrivo dove ho staccato di qualche decina di secondi il mio improvvisato neo-compagno-avversario. Abbracci, foto e saluti all'arrivo dove ho chiuso in 1h 23' 42". Al giungere poi di chi aveva il Garmin ho scoperto che le mie sensazioni erano esatte e che i 19 Km previsti erano solo 17 Km. Meglio così, forze risparmiate in vista della Stramilano di settimana prossima.