Deserto a mezzogiorno
Anche l'ora di pranzo è diventata un taboo. Normale essendo a luglio. A dir la verità credevo che neanche io avrei più corso nella pausa di metà giornata, ma per motivi organizzativi questa settimana ho dovuto cambiare idea. E a dire il vero, visto il tempo quasi clemente, non è andata poi così male. O meglio. Non c'è poi molta differenza con la temperatura della sera sperimentata nell'ultimo week-end, anzi. Caldo fa caldo tanto a mezzogiorno quanto il tardo pomeriggio, anzi forse a volte la sera è ancora peggio. L'asfalto e il terreno che trasudano il calore della giornata, mentre di giorno il nemico più forte è il sole che picchia sulla testa. Ma basta un cappellino per rimediare. Dopotutto basta solo un po' di ombra per rifiatare.
Cappellino che è diventato anche il metro di valutazione di caldo e fatica. In base a quanto tempo ci impiega a inzupparsi di sudore ed a cominciare a gocciolare dalla visiera posso capire quanto una giornata sia più o meno calda rispetto ad un'altra. E per i 12 Km di oggi è andata bene. Ho intravisto l'alone di sudore aumentare riempire la parte inferiore dell'aletta solo nel tratto di ritorno e solo negli uiltimi tre chilometri ho disperso gocce lungo l'alzaia. In giro pochi o nessuno. A parte i podisti, nemmeno i lavoratori in pausa pranzo che da inizio primavera hanno cominciato a riempire la ciclabile. Ma anche oggi sono riuscito a trovare una ragazza con pinocchietti e maniche lunghe. Per fortuna almeno in mano aveva una bottiglietta di sali.
Le gambe sono andate bene. Nessun particolare dolore. Solo fatica a prendere il ritmo inizialmente. Muscoli un po' atrofizzati e pesanti. Ma una volta sbloccati l'allenamento non è affatto pesato. E' servito soprattutto alla testa. Correre con tranquillità, rilassato, senza pensare a ritmo o classifiche. Correre per il solo piacere di farlo. Quello che rigenere testa, gambe e batterie. Non ho forzato, ma il leggero aumento nel finale è venuto da sè. E correre per 54' 17" senza salite e discese mi è sembrato quasi irreale. Agosto sarà così. Un lungo tranquillo cammino verso le prime gare di settembre, inframezzato solo di tanto in tanto da qualche allenamento di qualità.