Gocce di caldo
Un chilometro in meno ma praticamente lo stesso tempo di ieri. Ma stavolta doveva essere veramente un lento. E lento è stato. Solite sensazioni, nonostante il tardo pomeriggio abbia offerto il meglio che il sole potesse dare: caldo sulla pelle e cielo azzurro. Corse d'estate in martesana. Ormai ho capito che le gambe senza forzare si adattano ad un ritmo attorno ai 4' 20". Ho dovuto tenerle a freno soprattutto nei primi chilometri, poi hanno fatto da sole. Deserto podistico sull'alzaia. Solo bici e qualche sparuto runner probabilmente persosi nel ritorno verso casa. Si potevano contare sulle dita di una mano. Vaglielo a spiegare che il clima giusto per correre non è a luglio ma a marzo.
Clima decisamente ostico. Non da phon in faccia, ma abbastanza pesante per pensare di correre senza fatica. Buona la prima parte dei 10 Km, ma ad inizio ritorno le cose sono nettamente cambiate. Per la prima volta quest'anno ho indossato il cappellino per provare a tenere la testa riparata. Da un lato molto meglio visto che il sole era decisamente pesante, ma dall'altra un po' di fastidio. Appena passato il giro di boa ho notato la macchia blu scura del sudore che si allargava pian piano sotto alla visiera, andandola a coprire tutta nel giro di qualche minuto. Da quel momento in poi è stato come se piovesse. Gocce di sudore che cadevano ad ogni sobbalzo sul viso come nel miglior temporale estivo. Credo di aver perso una buona parte di liquidi. Ma più del caldo è stato il continuo distrarmi dal tintinnio fastidioso sulla faccia a darmi noia. Ho notato anche che con l'aumentare della fatica ho involontariamente aumentato il passo. Evidentemente il fisico cerca di finire quanto prima lo sforzo per rifugiarsi sotto la doccia. Ma visto che domattina è già tempo di ritmi più alti ho preferito tenere le energie residue per quando ne avrò realmente bisogno. Per oggi 44' 10" sono stati più che sufficienti.