Ripetute 3x2000 7' 10' rec. 3' 00"
Diamo la colpa al caldo. E' l'unica giustificazione che posso trovare. Perchè se così non fosse vuol dire che sto diventando una pippa. In realtà non è che facesse caldissimo, per intenderci non come a metà giugno, ma il sole ha scaldato. I tratti in ombra e quelli a cielo aperto hanno dato sensazioni completamente diverse. Ma non voglio nemmeno che sia una giustificazione. Le sensazioni durante l'allenamento non sono mai state di sforzo estremo, se non nel finale. Come ogni volta, che la conclusioni siano positive o che siano negative, quello che vorrei capire è il perchè dei risultati. Perchè è sempre da lì che poi bisogna ripartire. Sorridendo.
Dopo tutto, a parte il finale, gli 11 Km di allenamento devo dire sono andati bene. Caldo ma non umido e un'atmosfera che mette voglia di uscire. E infatti anche il Naviglio era ben popolato. E qualche ingorgo mi ha rallentato in alcuni punti. Pronti-via, alla prima sbarra appena dopo Bellinzago, ho dovuto rallentare il passo appena lanciato per aspettare il susseguirsi nel passaggio stretto a lato strada. E qualche secondo è andato. Ma soprattutto è stato lo stop-and-go ad essere pesante. Poco male visto che poi la prima sessione è andata esattamente secondo tabella, 3' 35" di media perfetto. Il recupero è stato leggermente più lungo del dovuto perchè ho volutamente aspettato a ripartire dopo aver attraversato l'unico vero incrocio che incontro sull'alzaia, ad Inzago. Ed ho fatto bene, visto lo slalom che ho dovuto fare tra auto, scooter e biciclette in coda al semaforo. E ripartire con lo slancio della discesa è poi tutt'altra cosa.
Seconda serie ancora a buon ritmo. Gambe un po' più stanche ma ancora sotto controllo. Avevo messo in considerazione di perdere qualche secondo proprio per le caratteristiche di questo tratto e così è stato. La salita al quinto chilometro, lo slalom tra le sbarre e l'inversione a U a metà ripetuta non potevano non incidere, soprattutto sulle gambe. Anche se poi nel ritorno qualcosa ho inevitabilmente perso. La sensazione generale è stata di andar perdendo le energie. E non è possibile visto che la scorsa settimana ho fatto lo stesso allenamento controvento, senza subire così tanto.
Terza parte decisamente più dura. Speravo che il tracciato piatto e dritto mi aiutasse a riprendere la giusta velocità, ma così non è stato. Gambe pesanti, ginocchia basse, fiato corto. Il sole in faccia è stato un fastidio continuo. D'altronde quando non si sta bene ogni piccola distrazione incide pesantemente. Mi sono accorto subito di essere sotto ritmo e non ho mai guardato il cronometro fino a fine allenamento per non lasciarmi influenzare negativamente. Ma non è servito a molto. La velocità è andata calando di passo in passo, come se avessi un elastico legato in vita che diventava sempre più teso. Sudore a litri e fiato corto. Brutte sensazioni, soprattutto di non controllo sulla corsa. Un solo trascinarsi alla fine, sapendo di essere finito. E il seguente chilometro di recupero ne è la riprova visto che le gambe nemmeno si alzavano da terra. Guardando i precedenti, invece, tutti appena sopra i 4' 30", sono rimasto quasi stupito. Evidentemente il ritmo medio ce l'ho, ma manca il lavoro aerobico più intenso. Ci lavoreremo.
Tutto sommato i 44' 39" non sono neanche male. L'altra cosa che non mi torna è leggere di allenamenti super-veloci e tempi stratosferici di molti altri, in un periodo in cui correre non è sicuramente facile. E mai che possa vedere i loro tracciati gps. Io non ho nulla da nascondere, che corra bene o che corra male. Che male c'è a dire oggi ho fatto fatica? Tanto poi la strada, in tempo di gara, non mente. Basta dare un occhio su Garmin Connect o su Strava. E già che ci siete aggiungetemi ai vostri contatti. Sempre che non abbiate anche voi qualcosa da celare...